Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] forse di comprendere la logica seguita dagli antichi compilatori. La categoria di moto (ventivo) si riferisce alla presenza di un morfema che, per esempio, indica un movimento in direzione di chi parla nei verbi di moto. La categoria del tema si ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] del Novecento nella zona del Rio de la Plata. In esso si ritrovano, per es., l’adozione dallo spagnolo del morfema -s del plurale (fuciles, cappellettis), di suffissazioni (maternale, onestità), di proforme (lo che vuoi «quello che vuoi»), così come ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] e in generale nelle lingue isolanti (come il cinese), in cui ogni parola è formata da un solo morfema.
Come s’è accennato, le nominalizzazioni possono instaurare una struttura argomentale diversa da quella della parola di origine. Confrontando ...
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Gli impersonali sono verbi caratterizzati dalle seguenti proprietà:
(a) appaiono in costrutti privi di soggetto esplicito;
(b) nei tempi semplici il verbo è alla III persona singolare (piove, bisogna);
(c) [...] non marcata, o femminile, cioè forma marcata), con accordo a senso (➔ accordo) con il partecipante implicato logicamente, segnalato dal morfema si.
La presenza o assenza di accordo del participio passato riflette il tipo di verbo e di costrutto. Il ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] . Tra i secondi, si può citare un fenomeno tipico della lingua colta nella quale si è iniziato ad assegnare un morfema -a ‘ipergrecizzante’ sul modello dei maschili greci in -a (poeta, problema, teorema e sim.) a numerosi grecismi che avevano una ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] ] «i cani»; il livellamento analogico in -e dei nomi e aggettivi femminili in -i (per es., le vite verde «le viti verdi»); il morfema icché, nelle interrogative dirette e indirette (rispettivamente, [iˈkːe ˈδiʃe] «che dice?», [ˈdimː iˈkːe tːu ˈvːɔi ...
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Malgrado l’enorme diffusione mondiale di singoli tipi di giochi, in particolare del cruciverba, solo in Italia l’assieme dei giochi enigmistici ha dato vita a una tradizione continuativa, e solo in Italia [...] e ha resto quantitativo.
Esiste inoltre un gruppo di schemi in cui l’unità commutata non è il grafema bensì il morfema:
(22) a. battaglio / battaglia (cambio di genere)
b. lezio / lezione (falso accrescitivo)
c. suo / suino (falso diminutivo)
d ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] polacco o il francese, l’accento non può avere funzione distintiva, ma piuttosto funzione demarcativa, indicando la fine di un morfema o di un costituente di ordine superiore (per es., in francese, dove la posizione dell’accento svolge una funzione ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] lo stesso linguaggio settoriale la polisemia è un fenomeno normale: si pensi, per es., alla varietà di significati di morfema o di fonema in linguistica.
Di fronte al crescente bisogno di denominazioni tecniche e scientifiche agisce, infatti, il ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] del ➔ plurale dei nomi e degli aggettivi maschili avviene con meccanismi morfologici diversi rispetto a quelli dell’italiano: morfema zero (come in piemontese: ’l can «il cane» / i can «i cani»; ), plurale metafonico (come in romagnolo: spos ...
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morfema
morfèma s. m. [der. del gr. μορϕή «forma», sul modello di fonema] (pl. -i). – In linguistica, elemento formale che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica....
morfemica
morfèmica s. f. [dall’ingl. morphemics, der. di morpheme «morfema»]. – Settore della linguistica strutturale che studia i morfemi sia in quanto elementi lessicali, unità minime significative (m. lessicale, corrispondente approssimativamente...