In linguistica, elemento formativo che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica. I m. possono essere isolati, come le [...] prima pers. sing.).
Nella terminologia della linguistica statunitense morpheme è qualunque segmento di enunciato dotato di significato. Morfemica è il settore della linguistica strutturale che studia i m. sia in quanto unità minime significative sia ...
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semantema In linguistica, elemento della parola portatore del significato, in quanto separato dal morfema, cioè dal suffisso flessionale, che ne determina la funzione sintattica nella frase. Una volta [...] isolato il morfema, la parte residua di una parola può essere costituita da una sola radice o da una radice determinata da un suffisso di derivazione (tema derivato), o da due o più temi in composizione; si distingue in conseguenza il s. radicale e ...
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In linguistica, variante formale sincronica (o doppione) di un’altra parola (malinconia, melanconia), o di un altro morfema (nell’italiano dell’Ottocento: io avevo, io aveva). A. etimologici Vocaboli [...] di significato diverso risalenti per vie differenti alla stessa forma originaria (per es., le coppie vizio, vezzo; nitido, netto, derivate per vie diverse da lat. vitium e nitidus) ...
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Termine, introdotto da H. Frei e ripreso poi da A. Martinet, per designare le più semplici unità linguistiche dotate di significato: nella sequenza prendi la palla i m. saranno prend-, -i ‘seconda persona [...] presente’, l- ‘articolo determinativo’, -a (di la) e -a (di palla) ‘femminile, singolare’ (si tratta in questo caso di un m. discontinuo), pall-. Nella terminologia della linguistica strutturale statunitense a m. corrisponde il termine morfema. ...
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tagmema Nella corrente linguistica dello strutturalismo americano, unità minima dotata di significato grammaticale.
Nella teoria linguistica elaborata negli anni 1950 da K.L. Pike (tagmemica), la correlazione [...] sul presupposto che la lingua sia analizzabile simultaneamente secondo tre gerarchie strutturali: una fonologica (la cui unità minima è il fonema), una lessicale (la cui unità minima è il morfema) e una grammaticale (la cui unità minima è il t.). ...
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Biologia
In biologia molecolare, la produzione, mediata dai ribosomi, di un polipeptide la cui sequenza di amminoacidi è derivata dalla sequenza di codoni di una molecola di RNAm (➔ proteine).
Informatica
Conversione [...] controsensi, preferendo un metodo di t. fondato sul senso. Alla corrispondenza parola per parola, talvolta addirittura morfema per morfema, come capita di rilevare in molti volgarizzamenti medievali, si contrapposero metodi di t., prediletti in certe ...
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Medicina
Complesso di strutture che mantiene in reciproca contiguità due o più superfici ossee.
Classificazione
Gli elementi scheletrici che costituiscono le a. possono essere mobili, semimobili o fissi; [...] diversi, ciascuno individuato da una specifica forma lessicale (lessema) o grammaticale (morfema); un secondo livello di a. è dato dallo strutturarsi di lessemi e morfemi in fonemi. Gli elementi dotati di significato si dicono perciò unità di prima ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] autonoma si manifestano in quattro modi, che ai parlanti nativi dell’italiano appaiono come errori:
(a) sovraestensioni di forme e morfemi in una gamma di funzioni più ampia dell’italiano di nativi (tu non fuma «non fumi»; lui vai «va»; vedero ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] anche a fatti di carattere morfologico, sia pure di un tipo molto specifico, come i confini morfologici tra morfemi (➔ morfologia). Per es., in italiano settentrionale una regola di sonorizzazione colpisce tutte le ➔ sibilanti intervocaliche: ca[z]a ...
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Biologia
L’attività propria di una cellula, o di una sua parte, o di un organo, o di un sistema organico. Oggetto di studio della fisiologia, è intimamente legata alla forma o struttura, oggetto di studio [...] f. strumentali al piano dell’offerta formativa.
Linguistica
Il ruolo che un’unità qualsiasi della frase (fonema, morfema, unità lessicale, sintagma) svolge nella struttura grammaticale della frase stessa, cioè dell’intero enunciato. Si distingue ...
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morfema
morfèma s. m. [der. del gr. μορϕή «forma», sul modello di fonema] (pl. -i). – In linguistica, elemento formale che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica....
morfemica
morfèmica s. f. [dall’ingl. morphemics, der. di morpheme «morfema»]. – Settore della linguistica strutturale che studia i morfemi sia in quanto elementi lessicali, unità minime significative (m. lessicale, corrispondente approssimativamente...