CIMAGLIA, Natale Maria
Vito Masellis
Fratello di Domenico, nacque a Vieste (Foggia) il 12 sett. 1735 (come risulta dall'atto di battesimo) da Orazio e Grazia Abenante. Trasferitasi la famiglia nel 1739 [...] conoscenza (egli scopre la vera etimologia di toponimi sulla base, oltre che di radici latine, soprattutto di morfemi e fonemi, greco-semitici: Venosa-Vanas, ebr.: "terra incolta"; Puglia-Aplan:"terra arida").
Il libro Asculanensium antiquitates ...
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MANZONI, Piero
Sergio Cortesini
Nacque il 13 luglio 1933 a Soncino, presso Cremona, primogenito dei cinque figli di Egisto e di Valeria Meroni.
Il M., conseguita la maturità classica nel 1951, si iscrisse [...] a "mitologemi primordiali", ove l'artista sappia trovare i vasi comunicanti tra inconscio individuale e collettivo.
I morfemi dipinti allora - "ominidi" dalle grandi teste, con piccole antenne e appendici, sospesi su stesure pittoriche informali ...
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GENTILE da Cingoli
Sonia Gentili
Ignoriamo l'anno di nascita, che potrebbe essere collocato intorno alla seconda metà del XIII secolo, mentre la città d'origine di G. è unanimemente espressa, in sintagma [...] la loro forma e divengono lessemi attraverso una "prima articulatio vocis", per acquisire poi dalla "secunda articulatio vocis" i morfemi, cioè i modi significandi che le pongono in relazione tra loro in quanto parti del discorso. I maestri che ...
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MIGLIORINI, Bruno
Massimo Fanfani
– Nacque a Rovigo, il 19 nov. 1896, da Antonio Bindo, originario di Fiesso Umbertiano, insegnante di disegno nelle scuole tecniche della città, e da Erilde Delaito [...] fra lingua e cultura, la stratificazione sociale dell’italiano, i latinismi e il lessico europeo, il prestito di morfemi, il calco e l’irradiazione sinonimica, la metafora reciproca), e nodi particolarmente problematici dell’italiano (i nomi maschili ...
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CASTELNUOVO TEDESCO, Mario
Cesare Orselli
Nacque a Firenze il 3 apr. 1895 da Amedeo e Noemi Senigaglia, in una fami,glia di banchieri ebrei. Dalla madre ricevette le prime lezioni di pianoforte, per [...] qualità inventive; mentre nelle opere più vaste egli cede talvolta a un melodismo troppo facile ed immediato, a morfemi tradizionali, adagiandosi su strutture che procedono un po' accademicamente. Negli anni Cinquanta, con l'affermarsi - in Europa e ...
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morfema
morfèma s. m. [der. del gr. μορϕή «forma», sul modello di fonema] (pl. -i). – In linguistica, elemento formale che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica....
morfemica
morfèmica s. f. [dall’ingl. morphemics, der. di morpheme «morfema»]. – Settore della linguistica strutturale che studia i morfemi sia in quanto elementi lessicali, unità minime significative (m. lessicale, corrispondente approssimativamente...