Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] della lingua e quindi più permeabile alle innovazioni: anche i più rari fenomeni di prestito di fonemi e di morfemi sono sempre indotti attraverso il prestito di lessemi. Fra questi sono i nomi la categoria maggiormente interessata, anche se ...
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Gli affissi sono elementi (tecnicamente morfi legati) che si aggiungono a una radice per formare una parola morfologicamente complessa: per es., in invisibile in- e -bile sono affissi che si collegano [...] semitiche. Si tratta di affissi che si intersecano secondo moduli regolari alle radici triconsonantiche (che costituiscono morfemi lessicali non autonomi).
In base alla funzione, gli affissi si distinguono in flessivi e derivazionali (➔ formazione ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] del suffisso zero e della sottrazione di suffisso (prolungo «prolungamento»; spiega «spiegazione»); la presenza di morfemi aggiuntivi (i tranquillizzanti «tranquillanti»);
(b) i cosiddetti malapropismi, cioè parole storpiate sul piano del ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] Anche l’adattamento di termini provenienti da altre lingue segue principi analogici, per es. nell’attribuzione del genere con i morfemi flessivi della nostra lingua: il kimono, ma una pashmina «tipo di sciarpa» (1997, dal panjabi pashmina «lana»). L ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] dove, pur di disporre di un anglicismo di richiamo, lo si inventa. Se tali neoconiazioni muovono da morfemi già radicati in italiano (autostop, videobar), o seguono moduli tradizionali (babykiller «bambino-killer»), sono equiparabili alle formazioni ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] indica un abbassamento di tono), in quanto la distribuzione degli AT è regolata dalla lunghezza dell’enunciato, dal tipo di morfema interrogativo e da segnali di forza illocutiva, come la presenza di un elemento della frase focalizzato. Ad es., a ...
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morfema
morfèma s. m. [der. del gr. μορϕή «forma», sul modello di fonema] (pl. -i). – In linguistica, elemento formale che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica....
morfemica
morfèmica s. f. [dall’ingl. morphemics, der. di morpheme «morfema»]. – Settore della linguistica strutturale che studia i morfemi sia in quanto elementi lessicali, unità minime significative (m. lessicale, corrispondente approssimativamente...