Biologia
Presenza in una popolazione di due o più genotipi per un dato carattere, o anche l’esistenza di una variazione fenotipica in una popolazione. Si parla di p. genetico quando un carattere mendeliano [...] , come, per es., variazioni negli introni o nelle sequenze ripetute che non vengono tradotte (p. del DNA).
P. morfologico
È stato studiato in vari generi di piante (Plectritis, Primula, Lythrum, Narcissus, Oxalis, Oenothera, Trifolium). Nella fig. 1 ...
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Ciascuno degli organuli presenti nel citoplasma con funzione digestiva dei componenti macromolecolari cellulari da eliminare. I l. appaiono come corpi rotondeggianti che si sviluppano dall’estremità distale [...] l. primari, quelli neoformati, che non hanno perciò un substrato da digerire, e i l. secondari, sacchi membranosi con morfologia diversa e che contengono substrati da digerire ed enzimi idrolitici. I l. secondari derivano da fusioni di l. primari con ...
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cellula microgliale
Vito Antonio Vetrugno
Tipologia di cellule abbondantemente presenti in tutte le regioni del SNC (Sistema nervoso centrale), incluso il nervo ottico e la retina. La cellula microgliale [...] tempo precoce dello sviluppo, le cellule microgliali migrano dal sistema circolatorio verso il cervello, dove assumono una morfologia ramificata e risultano fisicamente separate l’una dall’altra. Il ruolo fisiologico della microglia quiescente non è ...
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Cariotipo
Antonino Forabosco
Aspetto morfo-strutturale microscopico del corredo o complemento cromosomico di una cellula, quale si osserva nel corso della metafase mitotica. Può essere per questo definito [...] le sue implementazioni tecnologiche, sostituisce la microfotografia nello studio del cariotipo. Per la definizione del cariotipo, i parametri morfologici fondamentali sono la lunghezza del cromosoma e la posizione in esso del centromero che lo divide ...
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Evoluzione genetica dell'uomo
Sean B. Carroll
Che cosa è l'uomo, se il suo supremo bene e tutto il prezzo del suo tempo restringesi nel mangiare e nel dormire? Un bruto, e null'altro. Certo quegli che [...] della natura umana, ma sembra improbabile che i tratti che ci interessano di più ‒ il bipedismo, la morfologia scheletrica, la morfologia craniofacciale, le dimensioni cerebrali e la parola ‒ siano il prodotto della selezione di pochi geni di maggior ...
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L'Ottocento: biologia. La citologia
François Duchesneau
La citologia
La teoria cellulare, formulata da Theodor Schwann e rielaborata nel corso del decennio 1850-1860 da Robert Remak e da Rudolf Virchow, [...] dalla seconda metà del XIX sec., a un vasto programma di ricerca volto all'indagine congiunta delle aree della morfologia e della fisiologia. La cellula, ormai riconosciuta come l'organismo elementare e il costituente vitale primordiale di tutti i ...
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organogenesi
Fase dello sviluppo embrionale durante la quale si formano i tessuti e gli organi definitivi e si determina l’accrescimento del corpo dell’embrione. Caratteristica degli animali pluricellulari [...] da diversi processi, che prevedono l’attivazione di geni specifici, variazioni della velocità di divisione cellulare, della morfologia e dell’adesione delle cellule, comprendendo anche la morte programmata di alcune di esse (apoptosi). Durante l ...
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Particella virale submicroscopica (detta anche fago), endoparassita obbligata della cellula batterica, di cui provoca la lisi. I b. sono stati raggruppati in sei tipi differenti (A, B, C, D, E, F).
Come [...] o da RNA e sono circondati da un rivestimento proteico, il capside. Il tipo A, il più complesso, presenta una morfologia allungata, con una testa a struttura icosaedrica, un collare, una coda costituita da una struttura tubulare cava avvolta da una ...
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DELLA VALLE, Paolo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli l'11 genn. 1886 da Antonio e da Giuseppa Matronola; la sua formazione culturale risentì della personalità e dell'ambiente scientifico del [...] cromosomi, in Monit. zool. ital., XXI (1911), pp. 265-268; La continuità delle forme di divisione nucleare ed il valore morfologico dei cromosomi. Studi sui globuli sanguigni delle larve di salamandra maculosa, in Arch. zool. ital., V (1911), pp. 119 ...
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Cellule e tessuti
Tutti gli esseri viventi, anche quelli notevolmente diversi fra loro, possiedono una struttura di base comune: la cellula, che, da un punto di vista sia morfologico sia strutturale, [...] cavità del corpo che sono in comunicazione con l'esterno) o sierose (quelle che rivestono gli organi cavi). La morfologia degli epiteli di rivestimento e delle cellule che li compongono è in relazione alla funzione principalmente svolta. Dove prevale ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione delle forme. Con sign. particolari: 1. In...
morfologico
morfològico agg. [der. di morfologia] (pl. m. -ci). – Che concerne la morfologia (nei varî usi di questo termine), o, più genericam., che si riferisce alla struttura, alla forma: indagine m., in anatomia comparata; caratteri m....