Neuroistologo spagnolo (n. 1882 - m. Buenos Aires 1945). Svolse la parte più notevole della sua attività a Madrid, dove diresse il laboratorio di istologia normale e patologica della Junta para ampliación [...] e infine a Buenos Aires. Servendosi di metodi originali d'impregnazione al carbonato d'argento, ha precisato la morfologia e la istogenesi della neuroglia, descrivendo l'oligodendroglia e la microglia, e ha fornito una sistematica classificazione dei ...
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Mare interno compreso fra le coste meridionali dell’Europa, settentrionali dell’Africa e occidentali dell’Asia Anteriore. Si estende per circa 2.505.000 km2 (non considerando il Mar Nero e il Mar di Marmara), [...] tratta di un’area piuttosto regolare, dove la piattaforma continentale ha il suo margine a una profondità media di 110 m e una morfologia terrazzata. Essa è estesa per circa 4 km fra Taranto e Torre dell’Ovo, mentre l’estensione varia tra 8 e 20 km ...
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In genetica, l’insieme delle caratteristiche morfologiche e funzionali di un organismo determinate dall’interazione fra la sua costituzione genetica e l’ambiente. Il f. indica sia la specifica espressione [...] di un determinato organismo: esso comprende quindi tutti i prodotti o tutte le manifestazioni dei geni di un essere vivente quali, la sequenza amminoacidica delle sue proteine, l’attività dei suoi enzimi, la sua morfologia e il suo comportamento. ...
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L'Ottocento: biologia. Botanica e tassonomia vegetale
Brigitte Hoppe
Botanica e tassonomia vegetale
Dalla fine del Seicento iniziò a diffondersi in tutta Europa, non soltanto fra principi e nobili ma [...] 'superiori' (funghi a cappello, prataioli), note fino ai primi decenni del XIX sec., e li classificarono in base alla morfologia del tallo. Solo Louis-René Tulasne, insieme con il fratello Charles, studiò i corpi fruttiferi, la formazione delle spore ...
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SPADOLINI, Igino
Claudio MASSENTI
Fisiologo, nato a S. Miniato (Pisa) il 26 novembre 1887. Libero docente di fisiologia sperimentale nel 1917. Ha insegnato chimica biologica, come incaricato, nella [...] (1936) a Pisa e (1942) a Firenze. È direttore dell'Archivio di Fisiologia.
Si ricorda per le ricerche di morfologia, di ematologia e di elettrocardiologia, ma soprattutto per gli studî personali e della sua scuola, sull'innervazione estrinseca dei ...
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Evoluzione culturale
John Tyler Bonner
Introduzione
Con l'espressione 'evoluzione culturale' si intendono comunemente i mutamenti nelle attività culturali, il patrimonio culturale delle società umane. [...] in numerose specie di vespe sociali; l'esempio a noi più noto è quello delle api mellifiche.
La specializzazione morfologica è particolarmente evidente nelle società di grandi dimensioni e complesse di alcune specie di formiche e termiti in cui le ...
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Origini dell'uomo
Emiliano Bruner
Rispetto alle altre discipline scientifiche, l'antropologia presenta una rara anomalia, ovvero la completa circolarità tra osservato e osservatore. L'uomo è al tempo [...] l'Europa e l'America Settentrionale nel Paleocene (intorno ai 65-55 m.a.). In termini di aspetto generale, avevano una morfologia e uno stile di vita molto simili ad alcuni Roditori moderni. Nel periodo successivo (Eocene, 55-35 m.a.) queste forme ...
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specie biologia Nella sistematica biologica, categoria che rappresenta l’unità fondamentale di base del sistema di classificazione. S. sistematica S. comprendente diverse sottospecie (dette anche s. elementari [...] meglio i componenti di una comunità riproduttiva. Pur se la s. biologica non si basa sulla morfologia, i caratteri morfologici dei singoli componenti possono essere utili per la diagnosi di differenti s. biologiche; in qualche caso, esperimenti ...
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La variabilità del corpo nelle popolazioni
Gabriella Spedini
L'approccio allo studio della diversità
All'interno della specie, la circolazione dei geni è aperta in tutte le direzioni, dato che per definizione [...] , tra un razza e l'altra, in modo da assicurare la stabilità della categoria. Il criterio più seguito è quello morfologico, rispetto al quale la suddivisione risulta più o meno articolata, a seconda del numero dei caratteri che si considerano. Così ...
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McCLINTOCK, Barbara
Marco Vari
Genetista statunitense, nata ad Hartford (Connecticut) il 16 giugno 1902, morta a New York il 2 settembre 1992. È stata professore associato presso l'università di Missouri [...] Society of America ed entrò a far parte della National Academy of Sciences. I suoi primi studi hanno riguardato la morfologia dei cromosomi del mais, e in particolare la correlazione tra i tratti genetici visibili e i loro marcatori cellulari.
In ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione delle forme. Con sign. particolari: 1. In...
morfologico
morfològico agg. [der. di morfologia] (pl. m. -ci). – Che concerne la morfologia (nei varî usi di questo termine), o, più genericam., che si riferisce alla struttura, alla forma: indagine m., in anatomia comparata; caratteri m....