significato
Domenico Russo
Il contenuto dei segni che servono per comunicare
Tutti i segni che servono per comunicare hanno un loro significato. Di enorme importanza sono i significati dei segni linguistici [...] ben distinti tra loro e si escludono a vicenda. Stanno tutti nei libri di grammatica studiati e sono illustrati dalla morfologia e dalla sintassi. È qui che troviamo, per esempio, forme come-avo, che in italiano indica la prima persona singolare ...
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PSICOLINGUISTICA
Domenico Parisi
(App. IV, III, p. 100)
La p. è nata negli anni Cinquanta, come frutto della collaborazione tra psicologi interessati al linguaggio e linguisti, e ha svolto un ruolo [...] aspetti innovativi della p. degli anni Ottanta rispetto a quella dei decenni precedenti hanno riguardato un maggiore interesse per la morfologia e il lessico (Laudanna e Burani 1993), oltre che per il linguaggio parlato rispetto a quello scritto (che ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] di variabile sociolinguistica è stata poi estesa anche ai livelli più alti di analisi del sistema linguistico, cioè alla morfologia e, con qualche problema (dato che salendo di livello può diventare opinabile il postulato dell'identità di funzione e ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] antico tailleor 'piatto da portata', lampe 'lampada, torcia' e partie 'parte'. L'influsso francese si osserva anche nella morfologia, ad esempio il suffisso -ieren dal francese antico -eir, -ire compare in prestiti come il tedesco medio turnieren ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] nome, da un pronome o da una frase (nel caso delle soggettive; ➔ soggettive, frasi). Se usata metalinguisticamente, qualunque classe morfologica può ricoprire il ruolo di soggetto:
(22) molto è un avverbio
(23) in questa frase quando svolge il ruolo ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] dovuti appunto alla limitata conoscenza dell’italiano. Si tratta spesso di forme lessicali dialettali italianizzate nella morfologia (➔ italianizzazione dei dialetti), quali saffatte per vassoi, pistocchi per biscotti, sartania per padella, o di ...
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La definizione di gallo-italico, riferita tradizionalmente a un gruppo di dialetti settentrionali (piemontese, lombardo, ligure ed emiliano e romagnolo), è utilizzata anche per indicare nel loro insieme [...] bl-, fl-, secondo modelli condivisi dai dialetti meridionali e dal ligure ma non da altri dialetti settentrionali) e della morfologia (desinenze dell’infinito in -é e il tipo somo per la prima persona plurale dell’indicativo presente di essere) che ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] serie di colline, tra le quali si formarono, in epoca successiva, numerosi laghi. Si possono distinguere alcune grandi regioni morfologiche. A N, il litorale baltico, che si presenta pianeggiante e nell’insieme rettilineo, se si prescinde dalle due ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] in rima è usato ancora da Giacomo da Lentini, Chi non avesse mai veduto foco, 6 sembrara, in abile "gioco morfologico, certamente originario", con 3 sembraria; e da Cielo, Rosa fresca aulentissima (ed. M. Spampinato), 47 fòrano, 48 talgliàrami, 103 ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] palatalizzazione di a in sillaba libera si incontra in due sub-aree del gruppo gallo-italico, nel piemontese (con restrizione morfologica ai verbi della I coniugazione in -èr < -are) e nell’emiliano-romagnolo (bologn. [ˈnεːz] «naso»). Connessa ai ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione delle forme. Con sign. particolari: 1. In...
morfologico
morfològico agg. [der. di morfologia] (pl. m. -ci). – Che concerne la morfologia (nei varî usi di questo termine), o, più genericam., che si riferisce alla struttura, alla forma: indagine m., in anatomia comparata; caratteri m....