Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] delle Prose della volgar lingua di Pietro Bembo, uscite nel frattempo (1525), che gli si offrivano come guida soprattutto per i microfenomeni morfologici, determinando il passaggio di el (non raro in A e B) a il; di li a gli davanti a vocale; di il ...
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GIACOMELLI, Raffaele
Domenico Proietti
Nacque a Roma il 5 apr. 1878, da Francesco, di origine bolognese, primo astronomo presso il R. Osservatorio del Campidoglio, e Maria Marucchi, in una famiglia [...] nella prospettiva della verifica dell'AIS, sia per la tempestiva individuazione e la puntuale descrizione di numerosi fenomeni fono-morfologici e sintattici di diverse aree dialettali dell'Italia centrale (cfr. Vignuzzi, 1988, pp. 621, 629, 632). In ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] , ovvero sul significato, che ne è all’origine. Un toponimo può dipendere da un elemento del paesaggio (piante, morfologia del terreno, cambiamenti del corso di fiumi, ecc.), un elemento connesso con fatti di antropizzazione e di colonizzazione ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] la diffusione di ➔ italianismi vestimentari oltre confine (da dolce vita a ballerina a capri pants).
Nell’ambito della morfologia si manifesta un alto livello di libertà. Esso si riscontra nel metaplasma di genere delle forme con suffissi alterativi ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] : sulla prima sillaba nell’ungherese, sulla penultima nel polacco e sull’ultima (del sintagma) nel francese.
I processi morfologici possono variare anche le caratteristiche accentuali di una parola (Scalise 1994). Nel caso di prefissazione, ossia di ...
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Il dizionario (lat. mediev. dictionarium > dictio, -ionis «espressione, discorso») costituisce indubbiamente uno degli strumenti più importanti per la conoscenza e la salvaguardia delle lingue. Mediante [...] Un’ampia documentazione storica dei nomi propri che sono entrati nel lessico comune tramite processi morfologici, semantici e sintagmatici (suffissazione, prefissazione, confissazione, composizione, metonimia, usi sintagmatici, locuzioni) è data dal ...
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TRADUZIONE
Enrico Arcaini
Teoria della traduzione. - Nel corso dei secoli, la t. ha avuto varie definizioni che sembrano coincidere con le esigenze particolari dei tempi. Si è parlato di volta in volta [...] interessanti.
È stato privilegiato l'aspetto lessicale, con alterna fortuna, a seconda che le lingue siano più o meno sensibili al fatto morfologico derivazionale (due esempi paradigmatici sono il russo e l'inglese). È stato studiato anche l'aspetto ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] rispetto a spagn. la ola;
(f) l’accento di parola è mobile in base a una varietà di requisiti sia morfologici sia fonologici (➔ accento). Questo fatto dà luogo anche a numerose incertezze di pronuncia per quanto attiene alle forme flesse dei verbi ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] ), ma anche in testi scritti in toscano (uso in una serie di rime in -oso in Bondie Dietaiuti, fiorentino). Per la morfologia, si può portare a esempio il condizionale derivato dal piuccheperfetto latino, per es. sembrara, che si trova in Giacomo da ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] (2009), Vowel elision in Florentine Italian (PhD Thesis), Kostanz, University of Konstanz.
Loporcaro, Michele (1995), Un capitolo di morfologia storica italo-romanza: it. ant. ne ‘ci’ e forme meridionali congeneri, «L’Italia dialettale» 58, pp. 1-48 ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione delle forme. Con sign. particolari: 1. In...
morfologico
morfològico agg. [der. di morfologia] (pl. m. -ci). – Che concerne la morfologia (nei varî usi di questo termine), o, più genericam., che si riferisce alla struttura, alla forma: indagine m., in anatomia comparata; caratteri m....