Nacque a Barcellona nel 1852 e morì a Madrid il 15 novembre 1928. Compiuti gli studî di giurisprudenza e di filosofia e lettere a Madrid, nel 1875 fu scelto coadiutore di geografia storica e di storia [...] poi professore in varî altri istituti superiori, fino al 1922 membro della Real Academia de la Historia e direttore del seminario di geografia economica diSpagna. Della sua vastissima produzione (che comprende quasi 400 lavori) ricordiamo la serie ...
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Giureconsulto italiano, nato di nobile famiglia ad Arezzo nel 1304. Studiò filosofia e poi diritto a Perugia sotto la guida del sommo Baldo, nella cui scuola ricevette una solida preparazione. Esercitò [...] uomini più dotti del suo tempo e da meritarsi il titolo di solidae veritatis doctor. A Firenze morì nel 1376, lasciando buoni commentarî al Digesto e ad alcuni libri del Codice (Bologna, Collegio diSpagna, cod. 82 e 238), e varî consilia (in racc ...
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Pittore, commediografo, impresario; nacque nel 1642 a Napoli, vi morì il 26 giugno 1732; dipinse soprattutto nature morte. Sebbene suoi maestri fossero Paolo Porpora e I. B. Ruoppoli, s'ispirò principalmente [...] ad A. Brueghel. Le sue opere furono molto ricercate dai contemporanei. Nel 1692 fu chiamato alla corte diSpagna. Tornato però presto a Napoli, si dedicò al teatro trascurando la pittura.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909 (con ...
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Nata a Lisbona nel 1503 da re Emanuele di Portogallo e da Maria di Castiglia, figlia di Ferdinando il Cattolico e d'Isabella, sposò nel 1526 il cugino Carlo V. Dal matrimonio nacquero Filippo, il futuro [...] II, e gl'infanti don Giovanni, don Ferdinando e donna Maria. Politicamente, sebbene avesse di nome la reggenza in Spagna nell'assenza di Carlo V, cioè per lunghissimi periodi, non ebbe parte importante negli eventi di quel tempo. Morì nel 1539. ...
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Alessandro VI papa. - La vita e il papato di A. furono improntati alla dissolutezza, all'accumulo delle richezze e al nepotismo, e per questo venne duramente attaccato da G. Savonarola. Fu però anche [...] lega con Venezia, Milano, Spagna e Impero (1495). Ma invano cercò (1496-97) di domare i riottosi baroni romani morì improvvisamente (non, come si disse, per veleno). Contemporaneamente, la costruzione politica di A. e di Cesare crollava. Ebbe fama di ...
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Nacque ad Ajaccio il 15 ag. 1769, morì a Longwood, nell'isola di S. Elena, il 5 maggio 1821; figlio di Carlo e Letizia Ramolino. Collegiale ad Autun, Brienne, Parigi, fu poi luogotenente d'artiglieria [...] (bandito il 21 nov. 1806), e con la formazione del granducato di Varsavia (al re di Sassonia) e del regno di Vestfalia (al fratello Girolamo). Messo in sospetto dall'atteggiamento della Spagna, la occupa (dal maggio 1808) e ne nomina re il fratello ...
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Generale e uomo politico romano (n. 106 - m. 48 a. C.). A 17 anni partecipò col padre, il console Gn. Pompeo Strabone, alla guerra sociale, dalla parte di Silla, contro Mario e Cinna. Nell'81 trionfò a [...] morì. Fu quindi mandato con imperio proconsolare (non avendo egli ricoperto ancora alcuna magistratura) in Spagna, poi la Spagna per mezzo di legati, restando a Roma. La morte di Crasso (53) ruppe l'equilibrio politico e lasciò l'uno di fronte all' ...
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Figlio (Pau 1553 - Parigi 1610) di Antonio di Borbone e di Giovanna d'Albret. Salito al trono (1589), dovette abiurare, ma concesse, con l'editto di Nantes (1598), libertà di coscienza e di culto agli [...] al trono. Padrone di Parigi nel 1594, costretta in tre anni di guerra (1595-97) la Spagna alla pace di Vervins (1598), riconquistò classi sociali dominanti per il rigido sistema fiscale. Morì accoltellato da F. Ravaillac, un fanatico cattolico. ...
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Uomo politico (Cava de' Tirreni 1567 - Port Mahon 1647). Discendente di una famiglia di setaioli. A Napoli, durante il periodo di governo del viceré duca d'Osuna (1619-20), ricoprì l'incarico di "eletto" [...] Spagnoli, cercò di realizzare l'antico progetto di riforma. Dopo aver coordinato le prime fasi della rivolta, sopraffatto dagli eventi, G. fu costretto a lasciare di nuovo Napoli (1647). Fatto di nuovo prigioniero, morì nel viaggio verso la Spagna. ...
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Figlio (1661-1700) di Filippo IV e di Marianna d'Austria, debole di salute, succedette al padre (1665). La madre, reggente, affidò il governo al gesuita J. E. Nidhard, provocando l'opposizione di don Giovanni [...] San Bartolomé de Villasierra, Don José stesso e, dopo la sua morte, il duca di Medinaceli. C. sposò Maria Luisa d'Orléans e, in seconde nozze, Maria Anna di Neuburg, che dominò il marito. Morì senza eredi nominando successore Filippo d'Angiò, nipote ...
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cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...
moresco
morésco agg. [dallo spagn. morisco, der. di moro «moro1»] (pl. m. -chi). – Dei Mori, cioè dei musulmani che, a partire dall’anno 711, occuparono la maggior parte della penisola iberica, rimanendovi fino al 1492: il capo pescatore era...