GABBA, Carlo Francesco
Pasquale Beneduce
Nacque a Lodi il 14 apr. 1835 da Melchiade, insegnante di belle lettere e scrittore, e da Maria Cavezzali.
A Pavia fu alunno nel collegio "Ghislieri", poi studente [...] . discuteva in note a sentenza pubblicate su riviste - come nel caso della Giurisprudenza italiana, diretta da lui stesso e da L. Mortara a partire dal 1892 - e raccolte in cinque volumi (1882-1905) a Torino nelle Questioni di diritto civile (i primi ...
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MOISE, Giovanni
Domenico Proietti
– Nacque il 27 nov. 1820 a Cherso, capoluogo dell’isola omonima nell’arcipelago del Quarnaro (oggi in Croazia). Fu quinto dei sette figli di Benedetto e di Nicolina [...] francese e in particolare all’opera di N. Beauzée (che ebbero una certa fortuna in Italia nell’Ottocento: cfr. Mortara Garavelli, pp. 223-262) intendendo proporre una grammatica filosofica che oltre a insegnare le regole pratiche dello scritto e del ...
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I verba dicendi (espressione grammaticale latina che significa alla lettera «verbi del [o di] dire», analoga ad altre come verba iubendi «verbi del comandare») sono ➔ verbi che indicano azioni o processi [...] può essere introdotto da tre tipi di verbi, tutti collegati in qualche misura con la significazione di azioni linguistiche (cfr. Mortara Garavelli 1995).
Il primo tipo è costituito dai verba dicendi in senso proprio, quelli che significano un atto di ...
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ALBRICCI, Alberico Giuseppe
Giampiero Carocci
Nacque a Gallarate il 6 dic. 1864. Nominato sottotenente di artiglieria nel 1886, l'A., dopo un soggiorno in Africa (1888-1889) col grado di tenente, fu [...] , insieme con Diaz, la convenienza di seguire criteri più restrittivi di quelli proposti dal ministro della Giustizia, L. Mortara (e il decreto risultò un compromesso fra le due tendenze). Forse perché ingannato sulle loro intenzioni, fu debole nei ...
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Condottiero, nacque a Casale Monferrato tra il 1350 e il 1360 da famiglia nobile e fu battezzato col nome di Bonifacio, alterato poi in Bonifacino e abbreviato in Facino. Sembra che abbia appreso l'arte [...] , XXIV (1897); A. Colombo, Un contributo alla storia di F. C., in Boll. stor. bibliogr. subalpino, 1901; Boffi e Pezza, La novennale signoria di F. C. e Beatrice Tenda su Mortara (1404-12), in Bollettino della Soc. pavese di st. patria, V (1905). ...
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VINO
Giovanni DALMASSO
Agostino PALMERINI
(dal lat. vinum; gr. οῖνος; fr. vin; sp. vino; ted. Wein; ingl. wine).
Sommario. - Definizione. Dati statistici (p. 388); Mezzi per l'esercizio dell'industria [...] mila a vigneto specializzato, e 2943 mila ettari a coltura promiscua. Ora, ragguagliando (secondo un giusto concetto di G. Mortara) a vigneto l'estensione dei terreni a coltura associata sulla base del loro rendimento unitario (che s'accosta ai tre ...
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Diritto. - Nell'affrettato lavoro di codificazione che accompagnò il sorgere del regno d'Italia non venne affatto curata la precisione e la costanza della terminologia; così per azione s'intende talvolta, [...] vi sarebbe un diritto astratto d'azione spettante a chiunque in buona fede asserisce in giudizio di averlo (Degenkolb, Plosz, Mortara), secondo altri un diritto potestativo con cui si pone in essere la condizione per l'attuazione della volontà della ...
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MATTIOLI, Raffaele
Francesca Pino
– Nacque il 20 marzo 1895 a Vasto, nell’Abruzzo meridionale, secondo dei tre figli di Cesario, commerciante, e Angiolina Tessitore, originaria di Gissi.
Dopo aver frequentato [...] dirette dipendenze degli amministratori delegati.
L’ufficio studi Comit condusse, in collaborazione con quello della Banca d’Italia e con Mortara, la ricerca su L’economia italiana nel sessennio 1931-1936 (I-III, Roma 1938), volta a colmare l’assenza ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] participio presente persiste solo nella lingua giuridica, dove peraltro rappresenta un arcaismo: istante «colui che presenta l’istanza» (Mortara Garavelli 2001).
2.2.5Nomi d’azione. Il nome ottenuto mediante conversione da un verbo si forma perlopiù ...
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PORTALEONE, Abraham
Gianfranco Miletto
PORTALEONE, Abraham (Abraham ben David). – Nacque a Mantova il 18 marzo 1542 (secondo il calendario ebraico il 1° Nisan 5302) da David, proveniente da una famiglia [...] 1862), 44, pp. 625 s.; M. Steinschneider, Die Familie Portaleone - Sommo, in Hebräische Bibliographie, VI (1863), pp. 48-49; M. Mortara, Un important document sur la famille des Portaleone, in Revue des études juives, XII (1886), pp. 113-116; G. Jarè ...
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business center
loc. s.le m. inv. Edificio, o settore di edificio, destinato a ospitare uffici e sedi di rappresentanza per attività imprenditoriali. ◆ Il nuovo piano industriale [dell’aeroporto di Bologna] prevede, inoltre, l’espansione del...
mortaio
mortàio (ant. mortaro) s. m. [lat. mortarium, con il sign. 1, da cui derivano gli altri per somiglianza di forma]. – 1. Recipiente di metallo, pietra dura, marmo, legno, vetro, porcellana, usato in cucina, in farmacia e nei laboratorî...