Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] » per un segno di punteggiatura si riferisca «a schemi ideali, non alle realizzazioni effettive di fatti prosodici» (Mortara Garavelli 2003: 46-47). Superata dunque la rigidità dello schema ascendente-discendente postulato come modello del tono della ...
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Nacque in Castel Gualtieri (diocesi di Parma), verso la metà del sec. XII; entrò nella congregazione dei canonici regolari di S. Croce in Mortara, e ne fu priore. Eletto vescovo di Bobbio nel 1184, venne [...] trasferito l'anno successivo alla più importante sede di Vercelli, che egli resse per vent'anni. In questa città istituì una cattedra di teologia, e celebrò nel 1191 il sinodo diocesano.
Dall'imperatore ...
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Regione della Lombardia (1250 km2 circa), in provincia di Pavia. È compresa fra il Ticino a E, il Po a S, la Sesia a O e a N una linea che convenzionalmente parte dalla Sesia, a Palestro, per arrivare [...] pioppicoltura intensiva fornisce la materia prima alle industrie della carta, mentre le colture foraggere permettono un fiorente allevamento di bestiame bovino che alimenta un’industria casearia assai prospera. Centri principali: Mortara e Vigevano. ...
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LUZZI, Luigi
Francesco Izzo
Figlio di Francesco e di Rosalba Rossi, nacque a Olevano di Lomellina il 27 marzo 1828. Dopo la morte del padre si stabilì nella vicina Mortara presso i nonni materni. Suo [...] e in seguito senatore del Regno di Sardegna. Il L. fu allievo dell'organista e compositore Gaudenzio Bertolli di Mortara; nel 1847 mise in musica l'Inno mortarese, su testo della poetessa Annunciata Negri, eseguito in occasione della proclamazione ...
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PALESTRO (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARACI
Alberto BALDINI
Paese della provincia di Pavia che sorge sulla sinistra e a poca distanza dal Sesia, sulla rotabile Vercelli-Mortara; rimonta almeno al sec. [...] XI e fece parte della signoria dei conti Borromeo. Il comune contava 3498 ab. nel 1901, ma ne aveva solo 2808 nel 1921 e 3294 (3019 nel capoluogo) nel 1931. Palestro è centro rurale (latticinî, bozzoli); ...
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La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] da Roma a marce forzate
(25) il signore si può accomodare
(b) uso della seconda persona con valore impersonale (es. da Mortara Garavelli 1988: 298):
(26) ed a quel suon diresti
che il cor si riconforta
(Giacomo Leopardi, “Il sabato del villaggio”)
(c ...
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Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato del valore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] (elemento negativo), e, nello stesso tempo, è un ponte da un essere a un altro essere (elemento positivo)» (cfr. Mortara Garavelli 2003: 59-60).
Tuttavia, un uso eccessivo del punto con effetti di triturazione sintattica comporta, da un lato, il ...
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Il punto interrogativo (detto anche, meno spesso, punto di domanda) è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura), composto da un punto sormontato da un tipico ricciolo ‹?›, che contrassegna l’interrogazione [...] segnalare «che si mette in dubbio (si prendono le distanze da, si ironizza su, ecc.) ciò che precede l’interpunzione» (Mortara Garavelli 2003: 95-96):
(3) è indubbio che l’Italia dei poveracci dell’immediato dopoguerra, per quanto viziata (?) da un ...
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Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] che sono stati (o si suppongono) già realizzati, come in (2), oppure non realizzati dal parlante a cui si attribuiscono (Mortara Garavelli 20012: 431):
(3) mi è dispiaciuto che tu non abbia detto: «Accetto volentieri la tua proposta»
o anche parole ...
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LESSONA, Carlo
Francesca Sigismondi
Nacque a Lanzo Torinese il 17 dic. 1863 da Silvio, magistrato, e da Domenica Castagneri. Studiò giurisprudenza all'Università di Torino. Ancora studente, pubblicò [...] XV [1898], pp. 33-47).
Nel 1899 il L. passò all'Università di Pisa, dove ricoprì la cattedra che era stata di Mortara, il quale aveva chiesto e ottenuto il trasferimento a Napoli. Nel 1903, rimasta vacante la cattedra di procedura civile di Napoli a ...
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business center
loc. s.le m. inv. Edificio, o settore di edificio, destinato a ospitare uffici e sedi di rappresentanza per attività imprenditoriali. ◆ Il nuovo piano industriale [dell’aeroporto di Bologna] prevede, inoltre, l’espansione del...
mortaio
mortàio (ant. mortaro) s. m. [lat. mortarium, con il sign. 1, da cui derivano gli altri per somiglianza di forma]. – 1. Recipiente di metallo, pietra dura, marmo, legno, vetro, porcellana, usato in cucina, in farmacia e nei laboratorî...