Notaio e umanista (Chioggia 1318 circa - Venezia 1365). Notaio veneto (1342), vicecancelliere (1349) e poi (1352-65) gran cancelliere della Repubblica di Venezia, il suo nome è strettamente legato a quelli [...] Milano dove R. fu per la firma della pace e continuò fino alla morte di R.; tra l'altro fu R. a condurre nel 1362 le trattative e in cambio s'impegnò a lasciare in eredità a Venezia i suoi libri perché divenissero il nucleo di una biblioteca ...
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Poeta ceco (Praga 1810 - Litoměřice 1836); studiò filosofia e giurisprudenza; intraprese (1834) un viaggio a piedi, attraverso il Tirolo, a Venezia e Trieste. Visse solitario, nel mondo della fantasia [...] accesa da letture romantiche (Byron, i romantici tedeschi e polacchi), turbato e attratto dal pensiero della morte. Ebbe nella sua poesia momenti di singolare originalità (in alcune perfette liriche riflessive e nel suo capolavoro, il poemetto Máj " ...
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Umanista (Padova metà sec. 15º - Capodistria 1520). Dopo aver studiato a Padova, fu attivo nella vita culturale dalmata, a Sebenico e a Traù (1492-1500) e, soprattutto, a Capodistria dove dal 1514 sino [...] alla morte diresse la scuola di grammatica. Accanto a opere minori (Commentaria in Catullum; De bello Turcico; De insulis) litorale dalmata da Trieste a Dulcigno, fatta su esperienza diretta, contenuta nell'opera De situ orae Illyrici (Venezia, 1540). ...
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Letterato (Venezia 1520 circa - S. Benedetto Polirone, Mantova, 1590), dopo la morte della moglie si fece monaco cassinese prendendo il nome di Lorenzo. Fu anche filosofo, amico di P. Bembo e carissimo [...] discepolo di G. Cortese. Lasciò Rime d'argomento religioso e morale (1583) ...
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Medico e poeta dialettale (Venezia 1744 - ivi 1806). Lasciò una raccolta di vivaci Poesie (1806) d'intonazione burlesca, tra cui La polenta e La morte di Lesbin, sulle smanie d'una dama per la morte d'una [...] cagnetta; fu anche famoso buongustaio ...
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Letterato (Venezia 1688 - Cividale del Friuli 1752); fu somasco e professore. Scrisse per la morte d'Innocenzo XIII un poema d'imitazione dantesca: La Provvidenza. ...
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Personaggio letterario, protagonista del romanzo Der Tod in Venedig (1912; La morte a Venezia) dello scrittore tedesco Th. Mann (1875-1955). ...
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ZAPPI-MARATTI, Faustina
Raffaele Spongano
Poetessa, nata, forse nel 1679, in Roma, da un amore extraconiugale legittimato più tardi, e ivi morta il 20 gennaio 1745. Dal padre Carlo Maratti (v.), che [...] cui andò sposa due anni dopo. Anche i lutti per la morte di lui e d'un figlio bambino le dettarono quattro sonetti G. B. F. Z. e di F. Maratti sua consorte (5ª ed., Venezia 1736).
Bibl.: L. Morandi, Lucrezia romana in Arcadia, in Nuova Antologia, 16 ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] da una prevalente cultura del piacere e della morte. Il N. nasce all'insegna della critica Un secolo doloroso, in '900. Un secolo innominabile. Idee e riflessioni, Venezia 1998.
Sul declino dell'Europa:
J.M. Keynes, The economic consequences of ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] si può ritenere, grosso modo, chiuso nel 1941 con la morte, avvenuta in quell'anno, di Joyce e della Woolf, -cinetica lavora B. Riley (grande premio della pittura alla Biennale di Venezia del 1968) e opere cinetiche hanno prodotto anche K. Martin, P ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...
santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...