L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] cioè l’insieme delle norme venerande su cui si basa la vita della civitas. Il fine dell’impero si realizza se il mosmaiorum non viene violato; questo è il limite della tolleranza religiosa di Roma. Ateismo è dunque non aderire a quest’ordine di cose ...
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Temistio
Città e dinastia
Federico Fatti
Costantino è, in Temistio, il creatore di Costantinopoli1. Non è l’uomo mandato dal Dio dei cristiani per la salvezza dell’Impero, come in Eusebio di Cesarea [...] – pur a Temistio ideologicamente così vicino2. Né il traditore del mosmaiorum, responsabile della rovina di Roma, come in Giuliano. Non è insomma un personaggio sul quale esprimere un giudizio storico. È invece colui che, riprogettando l’antica ...
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Costantino e il Senato romano
Rita Lizzi Testa
Costantino, il Senato di Roma e la sua aristocrazia
Sull’alta asta a forma di croce che Costantino ordinò di erigere nel Foro accanto alla sua statua colossale, [...] nella descrizione della sua attività legislativa: poiché la politica imperiale si valutava sulla base del rapporto con il mosmaiorum, che era considerato il valore supremo, il novando militiae ordine di Aurelio Vittore e il novator turbatorque ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] , da un lato, nelle capacità straordinarie di figure leggendarie come Numa, dall’altro nell’origine immemoriale del mosmaiorum, dei patrioi nomoi. I poeti vi hanno apportato le loro rielaborazioni, invenzioni umane che stanno alla base della ...
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Costantino e il monachesimo
Fabio Ruggiero
Lo scambio epistolare fra Costantino e Antonio
Nella Vita di Antonio, composta da Atanasio di Alessandria, si trova un breve capitolo dedicato alla relazione [...] una concezione politica: è il simbolo dell’Impero, del quale pur sempre rimane il cuore; è la concretizzazione del mosmaiorum, dei vetera instituta dell’età augustea; è, in certo qual senso, addirittura una fede, così che risulta inammissibile anche ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La formazione dell'impero bizantino
Antonio Carile
La formazione dell’impero bizantino
Il processo di trasformazione dell’Impero romano nell’Impero romano orientale, [...] della necessità di una unità religiosa nella fede e nel culto, che Diocleziano individuava nel ritorno al mosmaiorum, mentre Costantino tendeva più modernamente a risolvere in chiave enoteistica. Malgrado il peso crescente della militarizzazione ...
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Il 311: l’editto di Serdica
Joachim Szidat
Per la politica interna dell’Impero romano e per il ruolo che il cristianesimo assume all’interno di questa realtà statuale, gli anni 310 e 311 rappresentano [...] ».
69 Lact., inst. V 19,3: «ad maiorum iudicia confugiant [i persecutori], quod illi sapientes fuerint [gli di passi analoghi, cfr. ivi, pp. 392-393.
90 Ivi, pp. 391-392.
91 Cfr. Mos. et Rom. legum collatio VI 4,2-3.
92 Cfr. Eus., v.C. II 60,2 ...
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