Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] vocalizzate, presto ampiamente svolto; per es. (dal cantico di Mosé, Deut., 31, cantato in VIII tono il sabato santo): - quello di S. Anna in Gerusalemme, tenuto dai Padri Bianchi del cardinale Lavigérie, gl'insegnanti si erano sforzati d'istruire gli ...
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TOMBA (gr. τάϕος, τύμβος, μνῆμα; lat. sepulcrum, locum, tumulus)
Goffredo BENDINELLI
Piero BAROCELLI
Luigi CREMA
Ernst KUHNEL
Vocabolo tecnicamente di ampio significato, indicando nell'uso comune [...] di S. Giuliano (Viterbo), in Mon. Lincei, XXXIII, iii (1931); R. Bianchi-Bandinelli, Clusium, ibid. XXX, ii (1925); C. C. van Essen, La parte di un lato nel cui mezzo troneggia il Mosè. Nelle concezioni michelangiolesche la scultura ha il predominio ...
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TEATRO
Mario Verdone
Il t. di prosa dell'ultimo ventennio ha preso caratteristiche che ne hanno modificato sensibilmente l'aspetto, determinando anche notevoli cambiamenti nella vita e nell'assetto [...] s'ispirano a Tarzan, Robinson Crusoe, Cenerentola, Freud, Mosè, Mao, Courage, infine alle Mille e una notte. , è del 1964; gli hanno fatto seguito Commedia nera (1965), Bianchi bugiardi (1968), La battaglia delle confessioni (1970), Fquus (1974). A ...
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FONTANA (lat. fons; gr. κρήνη; fr. fontaine; sp. fuente; ted. Springbrunnen; ingl. fountain)
Gamillo AUTORE
Olga ELIA
Gamillo AUTORE
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Per fontana s'intende una composizione architettonica o scultorea, [...] che segue tre lati di un vasto recinto di muro a scacchi bianchi e rosei.
Le fontane dell'altro tipo furono invece di regola figurativi o naturalistici, quasi sempre rocce, scene bibliche (Mosè), o animali fantastici, scaturisce l'acqua, la quale ...
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Quando viene riferito a un'opera letteraria o di arte figurativa o musicale, l'aggettivo anonimo significa che di tale opera non si conosce l'autore, sia che questi non sia mai stato noto o che si sia [...] erano in qualche modo in relazione coi testi stessi: il Pentateuco a Mosè, Giosuè a Giosuè stesso, Giudici e I Samuele a Samuele, II Fiacchi, ecc.), o latinizzati (Janus Plancus, Giovanni Bianchi); o anagrammi (Perlone Zipoli, Lorenzo Lippi; Ripano ...
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(fr. baton; sp. bastión; ted. Stock; ingl. stick). L'uso del bastone è stato ed è assai vario presso i differenti popoli e a seconda del loro grado di civiltà. Possono qui esserne ricordati, anche nel [...] come simbolo di potere si mutò in verga taumaturgica per Mosè, o per il Cristo, qual'è rappresentato nella primitiva dall'avere "Bel bastone, buon anello, spada lustra, guanti bianchi". La rivoluzione della fine del secolo rinnova la moda: nel 1793 ...
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. Comunità religiosa giudaica, negli ultimi secoli avanti l'era cristiana e nel primo secolo dopo. La prima notizia che ne abbiamo risale all'incirca all'anno 150 a. C.; con la distruzione dello stato [...] 'apparenza rude; vestivano abiti semplicissimi e preferibilmente bianchi, né li deponevano finché non fossero divenuti , che leggevano ed esponevano nei sabati, e per la persona di Mosè, fino a comminare la pena di morte per chi bestemmiasse il nome ...
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Pittore. Nacque a Firenze nel 1420, morì a Pistoia il 4 ottobre 1497. Né in documenti coevi, né in epigrafi, né in quadri firmati il nome di Benozzo appare seguito dal cognome di Gozzoli, aggiunto soltanto [...] d'oro ravvivati da squilli di rossi, gialli, bianchi e turchini; la piacevolezza del colore, la gaiezza del Nozze di Giacobbe con Rebecca, le Storie di Giuseppe ebreo e quelle di Mosè, la Caduta di Gerico, l'Incontro di Salomone con la regina di Saba ...
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Antica denominazione di una località sul fiume Kir (Kur), Oltre-Caucaso, sulle rive del Caspio, press'a poco nei confini dell'odierna repubblica sovietista dell'Azerbajdžan (Širvan e parte meridionale [...] armeni, che chiamano l'Albania Aguanir. Lo storico armeno Mosè di Corene chiama gli Albanesi Alani. Z. a denominazione uno dei tardi scrittori romani (sec. IV), essi hanno "capelli bianchi". Si può ritenere da ciò che fossero nordici o, in ogni ...
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Scrittore americano, morto a Byhalia (Mississippi) il 6 luglio 1962. Nel 1949 gli viene assegnato il premio Nobel per la letteratura; nel 1955 il premio Pulitzer e il National Book Award (per A fable); [...] ivi 1965.
Traduzioni italiane: I negri e gli indiani, Milano 1960 (contiene: Scendi Mosè, Non si fruga nella polvere e alcuni racconti); I piantatori e i poveri bianchi. Le donne del Sud ivi 1961 (contiene: Assalonne, Assalonne!, Gli invitti e alcuni ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; t. di salvezza, quella a cui...
manna1
manna1 s. f. [dal lat. tardo (biblico) manna, gr. μάννα, voce di origine orient.: cfr. ebraico mān]. – 1. Secondo la Bibbia, sostanza miracolosamente inviata da Dio come cibo agli Israeliti nel deserto: Quel duca sotto cui visse di...