GIULIANI, Mauro
Salvatore De Salvo
Nacque a Bisceglie, presso Bari, il 27 luglio 1781 da Michele e da Antonia Iota. Compì i primi studi musicali a Barletta, insieme con il fratello maggiore Nicola, [...] F. Schubert e i fratelli Czerny. Il 16 e 23 apr. e il 10 maggio 1818, il G. eseguì, in trio con Moscheles e il violinista J. Mayseder, una riduzione dell'Ouverture, op. 115 di Beethoven.
Intorno al 1819 l'interesse per la chitarra nella capitale ...
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DOEHLER, Theodor
Bianca Maria Antolini
Nato a Napoli, da padre tedesco, il 20 apr. 1814, mostrò una precoce inclinazione per la musica.
Allievo di F. Lanza e poi di J. Benedict, si esibì come pianista, [...] , dove fu iscritto all'Accademia filarmonica. Nel 1838 suonò prima a Londra - dove fra l'altro frequentò la cerchia musicale di I. Moscheles -, poi a Parigi, tappa obbligata di ogni virtuoso di quel tempo. Nel 1839 fu a Monaco, poi a Londra, e fra la ...
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CLEMENTI, Muzio
Alberto Iesuè
Figlio di Niccolò, orafo e cesellatore di argenti, e di Maddalena Kaiser, nacque a Roma il 23 genn. 1752: fu battezzato in S. Lorenzo in Damaso il giorno successivo con [...] chiunque, compositore od esecutore, si avvicinerà al pianoforte. Non è inutile ricordare che suoi allievi furono J. B. Cramer, I. Moscheles, B. A. Bertini, C. Czerny, compositori a loro volta di studi, esercizi e metodi per il pianoforte. Suo allievo ...
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CAVALLINI, Ernesto
Sergio Martinotti
Nato a Milano il 30 ag. 1807 da Gerolamo e Felicita Bonetti, studiò clarinetto al conservatorio milanese con Benedetto Carulli, professore d'orchestra al teatro [...] C. rappresentò l'Italia con la violinista Teresa Milanollo, in una rassegna che vide presenti Liszt, Berlioz, Mendelssohn, Moscheles e Hiller), sempre riscuotendo calorosi consensi.
Nel 1846 era "virtuoso di Camera onorario" della duchessa di Parma ...
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CAMPORESE (Camporesi), Violante
Raoul Meloncelli
Nacque a Roma il 23 dic. 1785 da Giulio, noto architetto, e da Maddalena Belli. Avviata dal padre agli studi musicali, rivelò un singolare talento artistico [...] suolo inglese ebbe luogo nel settembre 1823 in occasione di un concerto di arie di Mozart e Jonimelli organizzato da J. Moschèles. Subito dopo lasciò l'Inghilterra e, fatto ritorno a Roma, parve voler abbandonare l'attività artistica, ma nel 1824 era ...
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COSTA
Raoul Meloncelli
Famiglia di compositori napoletani attivi in Italia e in Inghilterra tra il XVIII e il XX secolo.
Capostipite della famiglia fu Pasquale, nato nella seconda metà del XVIII secolo [...] i tempi nel repertorio sinfonico, discutibile caratteristica del suo stile più volte stigmatizzata anche dai suoi ammiratori, tra cui J. Moscheles, fu dotato di una tecnica superiore a quella di molti suoi contemporanei ma non ne abusò mai e rifuggì ...
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PAGANINI, Niccolo
Roberto Grisley
PAGANINI, Niccolò (Nicolò, Nicola). – Nacque a Genova il 27 ottobre 1782 da Antonio (1754-1817, nato dal matrimonio nel 1745 fra Giovanni Battista Paganini e Maria [...] concerti pubblici: ma i compositori coevi ne colsero le enormi potenzialità costruttive e musicali. Nei cataloghi di Moscheles, Chopin, Schumann, Liszt, Brahms, e poi di Rachmaninov (sulla cui musica coreografò Fokine), Busoni, Milhaud, Dallapiccola ...
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CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] , nella Parigi romantica non c'erano artisti stranieri (da Hummel a Mendelssohn, da Weber a Rossini, da Liszt a Moscheles) che non venissero ad onorare l'anziano musicista, che dal 1822 era diventato direttore del conservatorio succedendo a F. L ...
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