Musicista tedesco (Praga 1794 - Lipsia 1870). Studiò il pianoforte con D. Weber e M. Clementi e la composizione con J. G. Albrechtsberger e A. Salieri. Esordì giovanissimo sia come concertista sia come compositore. Svolse una fortunata carriera di virtuoso e di insegnante (al conservatorio di Lipsia) e compose numerose pagine strumentali, specie pianistiche ...
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Musicista ed editore di musica (Londra 1818 - Bois-le-Combes, Parigi, 1891). Allievo di I. Moscheles, fu compositore e pianista. Nel 1851, stabilitosi a Brunswick, sposò la vedova di un editore di musica, [...] di cui continuò l'attività dando vita alle Edizioni Litolff che nel 1940 furono poi assorbite dalla casa editrice C. F. Peters ...
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GIULIANI, Mauro
Salvatore De Salvo
Nacque a Bisceglie, presso Bari, il 27 luglio 1781 da Michele e da Antonia Iota. Compì i primi studi musicali a Barletta, insieme con il fratello maggiore Nicola, [...] F. Schubert e i fratelli Czerny. Il 16 e 23 apr. e il 10 maggio 1818, il G. eseguì, in trio con Moscheles e il violinista J. Mayseder, una riduzione dell'Ouverture, op. 115 di Beethoven.
Intorno al 1819 l'interesse per la chitarra nella capitale ...
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DOEHLER, Theodor
Bianca Maria Antolini
Nato a Napoli, da padre tedesco, il 20 apr. 1814, mostrò una precoce inclinazione per la musica.
Allievo di F. Lanza e poi di J. Benedict, si esibì come pianista, [...] , dove fu iscritto all'Accademia filarmonica. Nel 1838 suonò prima a Londra - dove fra l'altro frequentò la cerchia musicale di I. Moscheles -, poi a Parigi, tappa obbligata di ogni virtuoso di quel tempo. Nel 1839 fu a Monaco, poi a Londra, e fra la ...
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CLEMENTI, Muzio
Alberto Iesuè
Figlio di Niccolò, orafo e cesellatore di argenti, e di Maddalena Kaiser, nacque a Roma il 23 genn. 1752: fu battezzato in S. Lorenzo in Damaso il giorno successivo con [...] chiunque, compositore od esecutore, si avvicinerà al pianoforte. Non è inutile ricordare che suoi allievi furono J. B. Cramer, I. Moscheles, B. A. Bertini, C. Czerny, compositori a loro volta di studi, esercizi e metodi per il pianoforte. Suo allievo ...
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Schumann, Robert
Guido Turchi
Il grande romantico
Romanticismo musicale e Robert Schumann sono diventati un binomio indissolubile. Il grande compositore tedesco, che visse i decenni centrali dell’Ottocento, [...] il costume del tempo, come virtuoso – dopo che a nove anni aveva ascoltato a Karlsbad il prodigioso pianista Ignaz Moscheles.
Schumann era un artista dotato anche di febbrile attività intellettuale, culturale e critica. Si legò in grande amicizia con ...
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CAVALLINI, Ernesto
Sergio Martinotti
Nato a Milano il 30 ag. 1807 da Gerolamo e Felicita Bonetti, studiò clarinetto al conservatorio milanese con Benedetto Carulli, professore d'orchestra al teatro [...] C. rappresentò l'Italia con la violinista Teresa Milanollo, in una rassegna che vide presenti Liszt, Berlioz, Mendelssohn, Moscheles e Hiller), sempre riscuotendo calorosi consensi.
Nel 1846 era "virtuoso di Camera onorario" della duchessa di Parma ...
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Chopin, Fryderyk
Raffaele Pozzi
Il suono nuovo del pianoforte romantico
Pianista e compositore polacco dell'Ottocento, Chopin visse a Parigi nel clima culturale romantico. La sua opera, tutta dedicata [...] operarono nella prima metà dell'Ottocento come Karl Czerny, Johann N. Hummel, Friedrich Kalkbrenner, John Field, Ignaz Moscheles, Chopin si distingue per la forte originalità strumentale e musicale delle sue creazioni pianistiche. Nella sua 'musica ...
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CAMPORESE (Camporesi), Violante
Raoul Meloncelli
Nacque a Roma il 23 dic. 1785 da Giulio, noto architetto, e da Maddalena Belli. Avviata dal padre agli studi musicali, rivelò un singolare talento artistico [...] suolo inglese ebbe luogo nel settembre 1823 in occasione di un concerto di arie di Mozart e Jonimelli organizzato da J. Moschèles. Subito dopo lasciò l'Inghilterra e, fatto ritorno a Roma, parve voler abbandonare l'attività artistica, ma nel 1824 era ...
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COSTA
Raoul Meloncelli
Famiglia di compositori napoletani attivi in Italia e in Inghilterra tra il XVIII e il XX secolo.
Capostipite della famiglia fu Pasquale, nato nella seconda metà del XVIII secolo [...] i tempi nel repertorio sinfonico, discutibile caratteristica del suo stile più volte stigmatizzata anche dai suoi ammiratori, tra cui J. Moscheles, fu dotato di una tecnica superiore a quella di molti suoi contemporanei ma non ne abusò mai e rifuggì ...
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