BERTINI, Giuseppe
Angela Ottino Della Chiesa
Figlio di Giovan Battista, nacque a Milano l'11 dic. 1825; studiò all'Accademia di Brera con L. Sabatelli e G. Bisi, e vinse nel 1845 il gran premio di pittura [...] tra i suoi allievi, che ne riconobbero l'alta seppur dura formazione, uomini come Bouvier, Faruffini, Cremona, Ranzoni, Mosè Bianchi, Carcano, Tallone, Pelizza da Volpedo. E questo merito gli va riconosciuto, come quello, non certo trascurabile, di ...
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BIGNAMI, Vespasiano (pseudonimo Vespa)
Alberto Lorenzi
Nacque a Cremona il 18 ott. 1841 da Giacomo, apprezzato violinista e direttore d'orchestra, e da Teresa Fiocchi. Rivelò presto attitudini artistiche, [...] in lingua e in dialetto e uno dei più interessanti storici dell'arte del suo tempo. Dedicò studi a Eleuterio Pagliano, Mosè Bianchi, Cesare Tallone. Un suo volume,La pittura lombarda nel sec. XIX, pubblicato a cura della Società per le Belle Arti ...
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GIUSTINIAN, Pancrazio
Giorgio Ravegnani
Figlio di Marco, che fu procuratore di S. Marco de ultra, appartenne al ramo di S. Sofia della nobile famiglia veneziana. Non si conosce la data della sua nascita [...] in una chiesa di Costantinopoli.
Non si conosce il nome della moglie del G., ma ci sono noti quelli di tre figli: Dardi e Mosè, dei quali nulla si sa, e Marco che nel 1361 fu tra gli elettori del doge Lorenzo Celsi e nel 1364 andò in legazione dal ...
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FASANOTTI, Gaetano
Luciana Soravia
Nacque a Milano nel 1831. A 17 anni prese parte, volontario, alla prima guerra d'indipendenza. Dopo aver esordito come pittore di storia - si veda a questo proposito [...] Catalogo dei dipinti, Bergamo 1979, pp. 424 s.; M. Natale, in Museo Poldi Pezzoli Dipinti, Milano 1982, pp. 31, 174, tav. 444; Mosè Bianchi e il suo tempo. 1840-1904 (catal.), Milano 1987, pp. 260, 346; S. Rebora, in La pittura in Italia. L'Ottocento ...
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DELLA PORTA, Guglielmo
Carrol Brentano
Figlio dello scultore Giovanni Giacomo e di una Caterina, nacque a Porlezza probabilmente attorno al 1515 (Gramberg, 1964, p. 109); pronipote di Antonio detto [...] figura drammatica di Abramo, quella giacente del Cibo, di finissima fattura, e forse parte di altre figure come la testa di Mosè.
La bottega Della Porta continuò ad accettare commissioni: nel marzo 1536 per una fontana a piazza Nuova (Varni, 1866, pp ...
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GOLA, Emilio
Beatrice Avanzi
Nacque a Milano il 22 febbr. 1851 dal conte Carlo e da Irene Della Porta.
Laureatosi nel 1873 in ingegneria industriale presso il Politecnico di Milano, coltivò allo stesso [...] della pittura realista fiamminga, studiata durante i suoi viaggi, cui si aggiunse l'esempio delle impressioni milanesi di Mosè Bianchi. Partito da tali suggestioni, il G. giunse a un'interpretazione personale del tema attraverso la trascrizione del ...
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PAZZI, Enrico
Giovanni Fanti
PAZZI, Enrico. – Nacque a Ravenna il 20 giugno 1818, da Pietro e da Giuseppa Baldani.
Dopo aver frequentato le scuole primarie, dimostrando fin da piccolo spiccate capacità [...] arte che esprimesse anche una scelta di contenuto patriottico.
Nel 1852, per la famiglia Corradini di Ravenna, modellò la statua Mosè fanciullo calpesta la corona del faraone, ed ebbe la possibilità di presentare una replica in bronzo all’Esposizione ...
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PIETRO d'Ibernia
Michael Dunne
PIETRO d’Ibernia (de Hibernia, de Ybernia). – Nato probabilmente in Irlanda verso l’inizio del Duecento da famiglia gaelica o normanna, dopo un primo avvio agli studi [...] altri negli anni Cinquanta per discutere le principali opinioni di Maimonide (Sermoneta, 1969, p. 45). Gli sforzi di Mosè si indirizzavano in due direzioni: da un lato, la collaborazione con gli scolastici cristiani nella comparazione, traduzione e ...
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PACETTI, Camillo
Chiara Piva
PACETTI, Camillo. – Terzo di cinque figli, nacque a Roma il 2 maggio 1758 da Andrea, incisore di gemme, e dalla romana Lucrezia Saiocchi.
Si formò accanto al fratello maggiore [...] il passo aperta da Napoleone. Per la cattedrale realizzò alcune sculture colossali della facciata (S. Giacomo Maggiore, Mosè, La Legge nuova) e assunse la responsabilità di supervisionare il lavoro degli altri scultori coinvolti, fornendo alcuni ...
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GIOVANNI da Capua (Iohannes de Campana, de Campania, de Capua)
Mauro Zonta
Ebreo convertito al cristianesimo, attivo intorno al 1300 a Roma come traduttore in latino. Di G. non si conosce il nome ebraico [...] stampe quattro e cinquecentesche del Teisir.
G. tradusse anche alcuni scritti medici composti, in arabo, da Mosè Maimonide. Si tratta, innanzitutto, del Deregiminesanitatis (Maqalafitadbiral-sihha), noto anche come Dediaeta, trattato di igiene e ...
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Mose
s. m. inv. Acronimo di Modulo sperimentale elettromeccanico, ideato tra il 1988 e il 1992 per difendere la città di Venezia dall’acqua alta attraverso un complesso sistema di dighe mobili, in corso di realizzazione dal 2003. ◆ La vicenda...
NoMose
(No Mose, no Mose), agg. inv. Contrario alla realizzazione del Mose a Venezia. ◆ L’anima popolare. Che oggi cala in città, si mischia ai sindacati di base, ai centri sociali in arrivo da tutta Italia, alla gente di pianura, e sfila...