Medico, matematico, filosofo (Pavia 1501 - Roma 1576). Figlio illegittimo del giurista Fazio (Milano 1445 - ivi 1524), ebbe una fanciullezza travagliata; iniziati gli studî a Pavia e a Milano, li compì [...] sospensione che da lui ha nome, un celebre teorema sui moti ipocicloidali, una dimostrazione dell'impossibilità del motoperpetuo, osservazioni sulle resistenze di mezzo, ricerche sulla determinazione dei rapporti di densità di alcuni corpi in base ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] una precisa idea del principio di azione e reazione, e una convinzione non meno precisa circa l'impossibilità del motoperpetuo. Nonostante l'intralcio dovuto alla parziale adesione alla concezione aristotelica, l'intuizione di L. riesce a cogliere ...
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Nome d’arte di artista italiana (n. Catania 1972). Cresciuta in Sicilia, si forma artisticamente tra Londra e Milano, divenendo una delle pioniere e principali protagoniste della street art in Italia. [...] ), sua città natale, alle prese con l’alta parete di un grande silos per il grano sul quale dipinge il motoperpetuo di Scilla e Cariddi, i due mitici mostri marini che - contestualizzati nei modi figurativi dell’artista - acquisiscono le sembianze ...
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〈stëvìn〉 (latinizz. Stevinius o Stevinus, in it. Stevino), Simon, detto Simone di Bruges. - Matematico fiammingo (n. Bruges 1548 - m. forse Leida o L'Aia 1620). Dette numerosi contributi in vari campi [...] condizione d'equilibrio di un corpo appoggiato su un piano inclinato, in cui si postulava l'impossibilità del motoperpetuo di prima specie, per la prima volta utilizzata come principio scientifico; dalla condizione d'equilibrio erano fatte seguire ...
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COLOMBO, Giuseppe
Rita Cambria
Nacque a Milano il 3 dic. 1836 da Carlo, artigiano orafo, e Giacomina Perducchi, ex sarta, che dovettero raggiungere un certo benessere se dal 1845 poté frequentare il [...] C. raggiunse vasta popolarità dal 1868 con le conferenze serali presso la Società di incoraggiamento: rimase famosa quella sul motoperpetuo del 1873. Proseguiva intanto i corsi serali.
Dal 1868 al 1870 alternò lezioni di cinematica (con esempi sulle ...
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CIMAROSA (Cimmarosa), Domenico
Ariella Lanfranchi
Nacque ad Aversa (Napoli) il 17 dic. 1749 in un'umile casetta sita in Vico II Trinità. La sua era una famiglia poverissima: il padre Gennaro (e non [...] , che la Vernon Lee contrapponeva al sedentario compositore tedesco... [e che il Pougin definiva] una specie di modello del motoperpetuo..., sempre per strade e per cammini, oggi qui, domani là...". Cominciano così gli spostamenti del C. verso l ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] sono ora il pretesto per la presentazione in primo piano di una serie di tipi locali: maniaci inventori del motoperpetuo o del linguaggio universale, poeti-filosofi in vernacolo, teorici dell'amore e del nulla, ricchi possidenti di terre sterminate ...
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CAMINER, Elisabetta
Cesare De Michelis
Nacque a Venezia il 29 luglio 1751 da Domenico, storico e giornalista assai attivo ma di modeste ambizioni, e da Anna Meldini. Dopo aver ricevuto un'educazione [...] di galanterie all'ultima moda. L'aria sprezzante, il portamento virile, una mano in un fianco, e l'altra in un motoperpetuo, per serrar ed aprire il ventaglio, parer la fanno piuttosto un granatiere sull'armi, che una Poetessa da nozze... Mostrata a ...
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MAZZOLA, Valentino
Marco Impiglia
La gioventù di 'Tulèn'
Valentino Mazzola nacque il 26 gennaio 1919 a Cassano d'Adda, un paesotto distante una trentina di chilometri da Milano. Il padre, Alessandro, [...] Mazzola ebbe modo di mettere in mostra le sue qualità più importanti: dribbling, tackle, senso della posizione, motoperpetuo, intelligenza tattica e una versatilità fuori dal comune, per cui lo si poteva impiegare indifferentemente in difesa, al ...
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CESI, Beniamino
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 6 nov. 1845 da Napoleone e da Vincenza Simonetti. Avviato dal padre allo studio della musica ancora fanciullo, rivelò prestissimo, una singolare predisposizione [...] , della sua produzione in gran parte inedita si ricordano: Berceuse per violino e pianoforte (Milano 1914); Motoperpetuo per violino e pianoforte (ibid. 1914); Nonetto per due violini, viola, violoncello, contrabasso, flauto, clarino, corno ...
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moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinon. di movimento, a cui è però preferito...
perpetuo
perpètuo agg. [dal lat. perpetuus, propr. «che procede in modo continuo», der. di petĕre «dirigersi», col pref. per-1 indicante continuità]. – 1. Che non avrà mai fine, che durerà sempre, che è destinato a durare in eterno: o perpetüi...