VOLO (XXXV, p. 552)
Gaspare SANTANGELO
Meccanica del volo. - Considerazioni generali. - Un sistema materiale per poter volare deve presentare adeguata conformazione o contenere dispositivi capaci di [...] In via generale ogni forza ed ogni momento è pure funzione delle derivate delle variabili elencate. Le azioni aerodinamiche sono, a rigore, di tipo "ereditario".
Per la descrizione del moto occorre associare alle [5] e (6] le seguenti altre relazioni ...
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TERMOIONICI, TUBI (XXXIII, p. 591)
Nello Carrara
TUBI I tubi termoionici ad alto vuoto, che più propriamente vengono oggi denominati tubi termoelettronici, consistono generalmente in un recipiente chiuso, [...] qnm la radice m della funzione di Bessel di prima specie di ordine n, o delle derivate delle medesime funzioni (calcolate per ρ velocità angolare:
È in sostanza il motodi un punto della periferia di una ruota di raggio ρ, che rotola, senza ...
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FISICA NUCLEARE
Renato Angelo Ricci
Introduzione. - La f.n. è nata con la scoperta del nucleo atomico (v. App. IV, ii, p. 624) nel 1911 da parte di E. Rutherford, ossia del luogo, minuscolo alla stessa [...] motodi rotazione come atomi in una molecola, fig. 3). Si tratta di energie di circa 70 MeV e momenti angolari J ≤ 40 ℏ, essendo ℏ l'unità quantistica di (scambio di gluoni) sottostante, così come avviene per le forze molecolari di Van der Waals per ...
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Magnetofluidodinamica dei plasmi
Roberto Pozzoli
Gli sviluppi più rilevanti della m. dei p. si devono al notevole incremento delle osservazioni sperimentali, riguardanti sia plasmi astrofisici e spaziali, [...] schema cinetico nel quale si effettua un procedimento di media sul motodi girazione delle particelle. Nella m. dei p. Chiude il sistema l'equazione per l'evoluzione di B, che deriva dalla legge di Ohm generalizzata, trattata in seguito.
Nello schema ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] ’, e che sia lo s. a dirigere il moto naturale. All’interno di questa concezione si spiega come mai Galileo non sia ’idea generale di s. non deriva da alcuna impressione individuale ma sorge dalla correlazione di gruppi di impressioni considerate ...
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Fisica atomica
Massimo Inguscio
Guglielmo M. Tino
(App. IV, i, p.817)
Le conoscenze sulla struttura atomica, divenuta una parte fondamentale della fisica del 20° secolo a partire dalle classiche esperienze [...] si propaga in direzione opposta al moto degli atomi. In realtà la prima proposta di raffreddamento di atomi con radiazione laser, fatta me521, 0, 11. Per la regola di selezione che deriva dalla conservazione della proiezione Jz del momento angolare ...
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METEOROLOGIA (XXIII, p. 73; App. II, 11, p. 301; III, 11, p. 92; per taluni aspetti della m., v. anche aeronomia; climatologia, in questa App.)
Vittorio Cantù
Nello scorso quindicennio il progresso della [...] punto nel giro di una quindicina di anni a partire dal 1918 da V. Bjerknes e dai suoi allievi e dal quale deriva l'impostazione del di nubi convettive allo scopo di valutare il trasporto di calore, umidità e quantità dimoto a essi collegato e di ...
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RELATIVITÀ
Christian Moller
Tullio Regge
Eugenio Garin
Relatività di Christian Møller
sommario: 1. Introduzione e panorama storico: a) il principio di relatività speciale. Sistemi inerziali; b) relatività [...] dalle (26), (28) e (30). Pertanto le equazioni di trasformazione della quantità dimoto e dell'energia derivano dalle equazioni di trasformazione delle velocità. Nel caso delle trasformazioni speciali di Lorentz (7) si ottengono, mediante le (18), le ...
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Criofisica
CCornelis J. Gorter e W. J. Huiskamp
D. de Klerk
H. C. Kramers
di Cornelis J. Gorter e W. J. Huiskamp, D. de Klerk, H. C. Kramers
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione; b) la ‛preistoria'; [...] un corpo si ha una velocità (momento) comune dideriva del sistema degli elettroni di conduzione; per la conservazione della quantità dimoto durante una transizione di una coppia, questa velocità dideriva non può mai andare perduta, e ciò spiega ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Ottica, scienza dei pesi e cinematica
Katherine Tachau
John D. North
Johannes M.M.H. Thijssen
Ottica, scienza dei pesi e cinematica
'Perspectiva': [...] deriva, inclusa la forza motrice e la disposizione a muoversi, vale a dire la sua gravità (gravitas) o la sua leggerezza (levitas). Stando a tale teoria, il generans agisce nel moto naturale come una sorta di causa motrice remota, per cui il motodi ...
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deriva
s. f. [dal fr. dérive; v. derivare2]. – 1. Trascinamento, da parte di una massa fluida in movimento, di un corpo galleggiante o immerso in essa, rispetto a una superficie fissa (fondo marino, superficie terrestre). Con sign. specifici:...
moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinon. di movimento, a cui è però preferito...