Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] cinese, in testa a tutti, con le scoperte geografiche e la rivoluzione industriale.
Ma man mano che progrediva, questa civiltà nata in alveo di Amintore Fanfani che si mise in moto il passaggio dalla previdenza al welfare state, ma i vari passi di ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] tra i tanti in un secolare moto regressivo che non aveva un culmine atto, chiamandoli a testimonio della rivoluzione trinitaria attuata nel corso del Simile a quella di Biandrata era l’idea di una tradizione di martiri e di eretici che avevano ...
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Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] Cattolica resiste e si oppone a questa opera della Rivoluzione, sicura di vincere perché sta per essa la parola del su gruppi che vi facevano riferimento, si rifletterono nel moto della ‘democrazia cristiana’, termine presto diventato un signum ...
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L'uomo medievale
Chiara Frugoni
Il Medioevo
Medioevo è una parola formata da due vocaboli di origine latina e significa "età di mezzo". Per lungo tempo si è pensato che fosse un'età 'buia' compresa [...] l'alimentazione è per lo più a base di cereali e di legumi.
La rivoluzione della staffa
Le popolazioni barbare, nell'8° I mulini medievali, sfruttando la forza dell'acqua, mettevano in moto i frantoi per frantumare le olive e ottenere l'olio, ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] cattolici liberali intuirono le potenzialità positive che il moto unitario poteva ingenerare nella Chiesa, ma, danesi; i privilegi, i pregiudizi e le pretese di ogni genere, le guerre, le rivoluzioni, le conquiste, le crociate; tutte le virtù, tutti ...
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Il Mediterraneo
Francesco Benigno
Il Mediterraneo non è un’espressione geografica, non indica solo una regione, e meno ancora il mare da cui prende il nome. È invece un’idea evocativa, espressa simbolicamente, [...] di rischio e di insicurezza, su una logica produttiva che si mette in moto per far fronte a tali rischi, sull’esistenza di fondersi con l’idea di una mediterraneità originaria, aperta e tollerante, violentata dalla rivoluzione dei Giovani turchi del ...
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Meridionale, questione
Francesco Barbagallo
Il Mezzogiorno prima dell'unità italiana
La questione meridionale si pone come problema fondamentale non appena si costituisce in unità lo Stato italiano, [...] rischiò di mandare in frantumi il nuovo Stato fu la rivolta dei contadini all'interno del vasto moto sociale e governati in Italia (a cura di P. Bevilacqua), Torino 1980.
Villani, P., Mezzogiorno tra riforme e rivoluzione, Bari 1962.
Villani, P., ...
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Costantino nella storiografia francese del Novecento: Marrou e Pietri
Jean-Marie Salamito
Maestro e discepolo
Henri-Irénée Marrou fu incontestabilmente uno dei maggiori storici europei dello scorso [...] . Troppo spesso si è parlato di una «rivoluzione costantiniana» includendo più o meno di supporla a priori nel nome di qualche astratto determinismo. Osserva cioè alcune concatenazioni di cause ed effetti che certo sono state messe in moto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Strumenti scientifici
Mara Miniati
Nei secc. 16° e 17° la produzione italiana di strumenti era tra le più ricche e varie d’Europa. Fu un periodo caratterizzato da una ricerca affannosa di strumenti [...] e istituzioni, in salotti e comunità locali, dipendente da influenze straniere giunte al seguito di governanti e potenti. Sono ormai vicini i tempi della rivoluzione industriale, della produzione legata non più agli artefici e alle loro botteghe, ma ...
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GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] tempi di Alfonso per le imprese che ei tolse a sostenere principalmente in Italia; onde nacque e fu poi propagato quel moto, postumo (1816), la lezione di Robertson poté dispiegarsi. Riassunta la "rivoluzione generale nei governi, negli interessi ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinon. di movimento, a cui è però preferito...