Nella traduzione della mela (in un'arancia) provo a denunciare me stessa, Un modo di possedere. La mia parte. Del frutto. Del piacere. Di arrivare a dire ciò che non posso ancora assicurare per mio unico [...] maschile che queste non provano più vergogna del proprio corpo e che sono padrone di se stesse: il femminismo diviene così un movimento che va a ristabilire il ruolo della donna all'interno della sfera pubblica, ridandole dignità, diritto di parola ...
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femminista
s. m. e f. e agg. [der. di femmina] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del femminismo: le rivendicazioni delle f.; proclamarsi femminista. Come agg., del femminismo, delle femministe: il movimento f.; i comitati f. per il suffragio...
movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, mettersi, essere in m., anche in senso...
Scrittrice e fautrice del movimento femminista in Germania, nata a Halberstadt il 2 luglio 1865, morta il 9 agosto 1916 a Zehlendorf, presso Berlino. Figlia del generale von Kretschmann, di cui pubblicò (1904) le lettere di guerra (1870-71),...
Creatrice del movimento femminista in Svezia, nacque in Finlandia nel 1791, ad Åbo, da ricca famiglia di origine svedese. Da bambina si trasferì con i suoi a Stoccolma, dove fu educata. Compiuti i vent'anni, accompagnò i suoi in un lungo viaggio...