Indirizzo architettonico, urbanistico e del design che fa riferimento al complesso di teorie e di esperienze d’avanguardia elaborate, tra le due guerre mondiali, nell’ambito del Bauhaus, di De Stijl, del costruttivismo, del CIAM e dell’international style. In architettura, postulava l’abbandono degli stili storici, dell’eclettismo e del classicismo a favore di un linguaggio progettuale capace di sfruttare ...
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L’insieme delle misure tecniche, amministrative, economiche finalizzate al controllo e all’organizzazione dell’habitat urbano. Tre sono gli ambiti prevalenti di ricerca teorica e di applicazione pratica [...] come catarsi del disagio esistenziale nelle grandi città, le altre tese a riannodare il filo di una continuità storica interrotta dal ‘movimentomoderno’. 3.3 I modelli di Tange e Rossi. Nell’attività del gruppo giapponese Metabolism e di K. Tange la ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] forma. Temi e miti spesso messi in qualche modo in discussione e superati dalla stessa ricerca dei capiscuola del MovimentoModerno. Così il motivo della forma generata dalla funzione, radicalmente contestato dalle ricerche di M. Van der Rohe sullo ...
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(IV, p. 577; App. I, p. 157; II, I, p. 255; III, I, p. 133; IV, I, p. 160)
Dare una definizione precisa e pertinente del termine a. è pressoché impossibile, data l'ambiguità e la molteplicità dei parametri [...] nell'Eisensteinturm di Mendelsohn a Berlino, vi è il fattore ''inconscio'', il rifugio nell'innen (utero). Al contrario il MovimentoModerno presenta con Le Corbusier, Gropius, Mies van der Rohe, Oud, Breuer, la dissoluzione dello spazio interno, la ...
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INDUSTRIALE, DISEGNO
Carlo Chiarini
. Nella definizione d. i. il termine "disegno" (traduzione del vocabolo anglosassone design) sta per "progettazione" (per es. la disciplina che si occupa di d. i., [...] si è preferito, per i testi stranieri, citare, ove esista, la traduzione italiana.
N. Pevsner, I pionieri del movimentomoderno, Milano 1945; S. Giedion, Mechanization takes command, Oxford 1948; G. C. Argan, Walter Gropius e la Bauhaus, Torino ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] o la casa per un viticultore a Broni di I. Gardella, ambedue tra i più coerenti assertori dei principi del movimentomoderno nelle polemiche precedenti al 1945. Va però sottolineato che nei disegni dei progettisti settentrionali certe soluzioni dell ...
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(XIII, p. 9; App. V, i, p. 843)
Nell'articolata analisi del d. - procedimento ed espressione artistica autonoma o funzionale alla realizzazione di un'opera di pittura, scultura o architettura - svolta [...] , nel caso in esame, sensi e connotazioni particolari. La linea innovativa ha ispirato il d. delle avanguardie storiche, del Movimentomoderno e delle neoavanguardie della seconda metà del secolo, in più o meno aperta rottura con il passato. La linea ...
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LOS ANGELES
Anna Bordoni
Livio Sacchi
(XXI, p. 509; App. IV, II, p. 359)
Nel 1990 la conurbazione L.A.-Anaheim-Riverside contava 14.531.529 ab., la sola città 3.485.398. Tra il 1970 e il 1980 l'accrescimento [...] lo Shingle Style, dai riconoscibili influssi giapponesi, e Arts and Crafts (saranno rilette da Pevsner come anticipazioni del MovimentoModerno); o all'opera di I. Gill, equilibrata sintesi di tradizioni regionali e di protorazionalismo loosiano. La ...
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LONDRA (XXI, p. 448) - Architettura e urbanistica
Pia Pascalino
I problemi della ricostruzione postbellica non colsero di sorpresa le autorità inglesi e gli organi competenti. Con un notevole vantaggio [...] ad attuare programmi già impostati prima della guerra, molto legati quindi alle migliori esperienze internazionali del movimentomoderno.
Gl'interventi più innovatori di poco posteriori sono connessi alla grande trasformazione avvenuta all'interno ...
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Architetto e urbanista giapponese, nato a Osaka il 4 settembre 1913. Dopo gli studi d'ingegneria presso l'università di Tokyo, entrò nel 1938 a lavorare nello studio di Maekawa (v.) del quale divenne assistente. [...] con quella degli altri architetti connessi con il movimentomoderno (v. giappone, in questa App.), nel , in The Japan architect, giugno 1956; L. Benevolo, Storia dell'architettura moderna, Bari 1960; K. Tange e il suo gruppo, Un piano per Tokyo ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...