Termine usato per connotare la condizione antropologica e culturale conseguente alla crisi e all’asserito tramonto della modernità nelle società del capitalismo maturo, entrate circa dagli anni 1960 in [...] è una tendenza critica, promossa nel 1961 da P. Johnson, nei confronti degli assunti del razionalismo o del cosiddetto MovimentoModerno (il concetto di funzione, la flessibilità distributiva, la pianta libera ecc.). I testi di P. Blake (Form follows ...
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Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] a partire dalla Germania degli anni 1920 e divenne poi un aggregante filone di ricerca per tutto il cosiddetto movimentomoderno internazionale. Dal punto di vista degli esiti formali, nel r. si prediligono superfici nude e luminose, ampie vetrate, ...
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Arte e letteratura
Genericamente, la tendenza a riprodurre quanto più fedelmente possibile, nell’opera d’arte, la natura o il reale: lo scrittore tenta di vietare a sé stesso, più o meno radicalmente, [...] contrasto con l’astrazione medievale, mentre si dirà ‘realista’ un quadro di G. Courbet, ‘realisti’ gli iniziatori del movimentomoderno nelle Fiandre, nel 15° sec., e ‘verista’ certa pittura del tardo 19° sec. che, muovendo da premesse filosofiche ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] moderna, sistema generalizzato di idee, valori e credenze, finalizzato a guidare i comportamenti collettivi – e i movimenti, Proletaria (PSIUP), in seguito alla confluenza in esso del Movimento di unità proletaria, fondato nello stesso anno da L. ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] possono avere accompagnato per vie autonome, o anche preceduto, il movimento di formazione del R. in Germania; ma è in Germania l’arte medievale, ne afferma la vicinanza spirituale all’uomo moderno. E al tempo stesso si precisano le esigenze di stile. ...
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Movimento filosofico (detto anche neotomismo) inteso a restaurare il realismo, sulla base dell’indirizzo aristotelico-tomistico, contro le tendenze della filosofia moderna. Sorto a Piacenza a opera di [...] ).
La n. italiana, che era giunta a esaurimento per il suo carattere negativo di pura opposizione al pensiero moderno, riprese lena con la fondazione nel 1909 della Rivista di filosofia neoscolastica e la creazione (1921) dell’Università Cattolica ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] viventi sono assimilati a macchine, e le loro funzioni a movimenti meccanici; soltanto l'uomo è fornito di un'anima immateriale nel cogito l'atto di nascita della speculazione idealistica moderna, ma trascurando gli altri aspetti dell'opera di ...
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Filosofo e storico della filosofia (Castelvetrano 1875 - Firenze 1944). Discepolo alla Scuola normale superiore di Pisa di D. Jaja (che lo avvicinò al pensiero di B. Spaventa), di A. D'Ancona e di A. Crivellucci; [...] fisica e sportiva; rinnovò le scuole di tipo moderno e professionale. ▭ Notevole anche il suo impegno luogo un processo che doveva portare allo sfaldamento dell'unità del movimento attualistico, il quale si divise in due opposti indirizzi: l ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] di concepire l’esistenza del vuoto e quindi d’intendere il movimento se non in termini puramente relativi. In un mondo pieno che impronterà di sé tutta la fisica e la matematica moderna. Con l’affermazione di una possibilità logica di strutturare le ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...