(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] -sociali).
Comunque, per quanto si vada manifestando una crescente comunità d'interessi e di problemi fra i vari paesi, sono la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento il movimento del pendolo si sposta decisamente verso la seconda delle due ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] 43 seggi; MSI da 6 a 6,8% e da 139 a 161 seggi. Limitandoci ai comuni capoluogo, i seggi risultavano così assegnati: PCI da 839 a 1139 (e 15 andavano al di idee, e prima di tutto un movimento di indipendenza morale, come il coevo gruppo milanese ...
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Vecchio Testamento. - Critica del testo. - La ripresa degli studî biblici che si è avuta dopo la seconda guerra mondiale è stata favorita da importanti scoperte in Oriente, che hanno offerto nuovo materiale [...] la direzione della Scuola biblica dei domenicani di Gerusalemme (e quindi comunemente nota come La Bible de Jérusalem). In essa sono confluiti i risultati e le esperienze di tutto il movimento di studî che fa capo a quella scuola da sette o otto ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] nella sua unità come uno specchio d'acqua; esso è messo in movimento dal fatto che in diversi punti si formano centri di onde, i sistemi in quanto implicava una fase essenziale di variazioni nella comunità, di scelta poi da parte dei parlanti, e, ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] der Waerden adotta su basi euristiche l'ipotesi di una 'origine comune'; vale la pena di citare per esteso il brano in questione: un'altra. È giusto quindi parlare di un 'grande movimento progressivo', ma, discendendo dalle vette olimpiche di tutta l ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] è stata, c’è e si muove sosteneva che un italiano comune era sempre esistito e che non si doveva rinunciare all’autorità degli numero della «Plebe» (1870) – il primo giornale del movimento socialista –, per esempio, la cronaca negativa di una recita ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] 3050), non è stata trovata nessuna prova di un analogo movimento in senso contrario, che potrebbe aver trasmesso l'idea di legami sia con il semitico sia con il sumerico, pur avendo in comune con quest'ultimo, e con il più tardo urarteo, una struttura ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] cambi nel tempo (oltre che nello spazio) è nozione comune, fondata sulla personale esperienza di ognuno. Da una geniale infinito dipende da un verbo modale, aspettuale o di movimento, nella lingua antica il pronome atono sintatticamente determinato ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] gruppo. Non è però inevitabile che a tenere unita una comunità sia la religione. In letteratura è conosciuto il caso di un revival culturale nel 19° secolo per opera del movimento poetico dei félibres e del suo esponente più noto, Frédéric ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] in cui la lingua dei segni sembra venir adottata da tutta la comunità, sono state osservate anche nell’isola di Bali, in Ghana e in simmetrici o asimmetrici. Nei primi le configurazioni e i movimenti assunti dalle due mani sono gli stessi; nei segni ...
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movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, mettersi, essere in m., anche in senso...
comunismo
s. m. [dal fr. communisme; v. comunista1]. – 1. a. Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di Marx e Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i beni di consumo siano sottratti alla...