Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Considerato il più grande drammaturgo inglese, ovvero il più grande uomo di teatro [...] infinito nelle sue facoltà, com’è preciso e ammirevole nella forma e nel movimento, com’è simile a un angelo nell’azione, com’è simile a un del teatro, al discorso postcoloniale si affianca quello femminista, il new historicism, che capovolge l’idea ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] e -ismo rispettivamente per i nomi astratti e per nomi di movimenti e tendenze; -izzare (da cui -izzazione) per i verbi certa riduzione dei suffissi -essa e -trice (forme di matrice femminista come la studente, la professora, la direttora non si sono ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è considerato il secolo della moda per antonomasia. Da un lato continua [...] della società del consumo di massa. Anche il femminismo, in un primo tempo ostile alla moda considerata uno Il prêt à porter degli stilisti funge anche da raccordo tra il movimento giovanile antimoda e la nuova cultura del corpo che nasce alla fine ...
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Massimo Campanini
Nell’aprile del 1904, Gran Bretagna e Francia stipulavano l’Entente cordiale. L’accordo poneva fine alla decennale contrapposizione delle due massime potenze coloniali che, con il cosiddetto [...] Olp avrebbe raccolto sotto la sua egida la gran parte dei movimenti palestinesi impegnati nella resistenza contro Israele. Nel 1969 la presidenza Shariati, Hasan Hanafi, Farid Esack e la femminista islamica Amina Wadud. Questi pensatori e attivisti ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] e sociali. La consorte fu assai vicina all'attività del D.; femminista, si occupò di politica e di cultura, scrivendo sul Giornale politica, che avrebbe potuto volgere in favore del movimento liberale e democratico che sperava di costituire. Preferì ...
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L'associazionismo e la sua distribuzione territoriale
Davide La Valle
Confrontando l’Italia con altri Paesi economicamente avanzati, è possibile constatare che la nostra è stata una nazione povera di [...] . Il decennio ha visto la diffusione dei piccoli partiti extraparlamentari e dei «nuovi movimenti sociali»: attraverso il movimento degli studenti, quello femminista e quello ecologista, i partiti tradizionali perdono il monopolio della capacità di ...
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Protestantesimo
HHeinz-Horst Schrey
sommario: 1. La fine dell'eurocentrismo e le sue conseguenze per il protestantesimo. 2. Mutamenti di struttura nel protestantesimo tedesco. 3. Le due correnti principali [...] trasmittenti programmi radiofonici e televisivi in più di 50 lingue.
Il movimento, che conta in tutto il mondo da 80 a 100 milioni di elementi ‛neopagani', come, per esempio, la teologia femminista. Vi è inoltre il timore che la radicalizzazione dell' ...
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GENONI, Rosa
Eugenia Paulicelli
I primi anni e il contesto storico-sociale
Rosa Angela Caterina Genoni nacque il 16 giugno 1867 nell’antico borgo lombardo di Tirano in provincia di Sondrio da una famiglia [...] e intellettuale, il Congresso dell’Aia la mise in contatto con una ben più ampia comunità: il movimento del pacifismo e del femminismo internazionale. Il congresso dell’Aia (che vide la presenza di 1230 delegati da tutto il mondo) avrebbe ...
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FOA, Vittorio
Andrea Graziosi
Nacque a Torino il 18 settembre 1910, terzogenito di Ernesto Ettore (1871-1966) e di Lelia Della Torre (1883-1968).
I fratelli maggiori, Anna (1908-2006) e Giuseppe (1909-1996), [...] una prospettiva politica tradizionale di sinistra (Dialogo, 2003, p. 21). I fattori fondamentali furono piuttosto il femminismo e i nuovi movimenti del 1977: il primo perché recideva le radici teoriche dell’ipotesi che aveva affidato le prospettive ...
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CIALENTE, Fausta
Nunzio Ruggiero
Nacque il 29 novembre 1898, nel quartiere storico di Stampace a Cagliari, dove suo padre Alfredo, un abruzzese di trentaquattro anni, ufficiale di carriera del r. [...] Il sodalizio con Sibilla incise anche sulla maturazione della coscienza ‘femminista’ della scrittrice, dopo la rilettura di Una donna: « droît, che nello stesso anno aveva fondato il movimento Giustizia e Libertà Egitto e dal marzo 1941 dirigeva ...
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femminista
s. m. e f. e agg. [der. di femmina] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del femminismo: le rivendicazioni delle f.; proclamarsi femminista. Come agg., del femminismo, delle femministe: il movimento f.; i comitati f. per il suffragio...
movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, mettersi, essere in m., anche in senso...