Architetto e urbanista (Barcellona 1902 - ivi 1983). Dopo gli studî a Barcellona, lavorò con Le Corbusier (1929-30); svolse un ruolo importante nell'elaborazione e diffusione dei principî del movimento [...] moderno, nell'ambito del GATCPAC e dei CIAM, di cui fu poi anche presidente (1947-56). Progettò il padiglione spagnolo per l'esposizione universale di Parigi del 1937; nel 1939 emigrò negli USA, assumendone la cittadinanza nel 1951. La sua attività ...
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Architetto di origine georgiana (Tbilisi 1901 - Londra 1990), attivo soprattutto in Gran Bretagna dove è stato uno dei pionieri e divulgatori del Movimentomoderno. Lasciata la Russia nel 1922, a Berlino [...] fu in contatto con B. Taut e E. May, in seguito, a Parigi (1926-29), entrò nell'atelier di A. Perret e realizzò con J. Ginsberg l'edificio per appartamenti di rue de Versailles. Stabilitosi a Londra dal ...
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Architetto inglese (Londra 1914 - ivi 2001). Si formò a contatto con le prime espressioni del movimentomoderno in Gran Bretagna, collaborando (1935-37) con W. Coates (1895-1958), uno dei fondatori del [...] gruppo MARS, e aderendo al gruppo Tecton (1937-48). Dal secondo dopoguerra svolse un'intensa attività, elaborando il suo concetto di architettura come "paesaggio urbano", con elementi verticali e piattaforme ...
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Architetto e ingegnere italiano (Borgo Fornari, Ronco Scrivia, 1900 - Genova 1972). Aderì giovanissimo al movimentomoderno, legandosi all'ambiente razionalista della rivista Casabella di G. Pagano. La [...] sua opera è ispirata a Le Corbusier, cui si manterrà costantemente fedele, nel tentativo di conciliare i problemi dell'architettura con quelli della programmazione a scala urbana: case intensive alla Foce ...
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Architetto, pittore e scultore (Rouen 1873 - Parigi 1932). Formatosi all'École des beaux-arts di Parigi, S. esordì nell'ambito dell'art nouveau (villa Majorelle a Nancy, 1898; teatro Loïe Fuller per l'esposizione [...] all'espressionismo), elaborò in modo estremamente personale, sfuggente a una rigida classificazione, le tematiche del movimentomoderno (funzionalismo, prefabbricazione, casa economica, ecc.), con soluzioni di grande interesse soprattutto nell'ambito ...
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Architetto (Purmerend 1899 - Goldbach 1986). Esponente dell'ala più radicale e impegnata socialmente del movimentomoderno, dopo aver lavorato con H. Poelzig e M. Taut a Berlino (1922) e con J. A. Brikman [...] a Rotterdam (1925-28), partecipò all'esposizione del Werkbund a Stoccarda (Weissenhofsiedlung, 1928; per l'occasione progettò anche una sedia in tubolare d'acciaio) e alla fondazione dei CIAM (1928). Curatore ...
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Architetto svizzero (Wangen in der Aare, Berna, 1903 - Zurigo 1998). Fu allievo di K. Moser a Zurigo dove, dopo aver lavorato con Le Corbusier e in Svezia, aprì un proprio studio professionale (1932). [...] e insegnò alla Eidgenössische Technische Hochschule di Zurigo (1957-71), impegnandosi nella diffusione dei principî del movimentomoderno, convinto del ruolo dell'architettura quale mezzo del progresso umano. Realizzò le residenze Doldertal a Zurigo ...
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Architetto italiano (Modena 1910 - Roma 1973); prof. univ. dal 1950, insegnò (dal 1954) composizione architettonica a Roma. Progettò in collaborazione con L. Quaroni e F. Fariello gli edifici dell'attuale [...] Marconi all'EUR. Ben presto precisò il suo programma d'innesto nelle forme della tradizione sugli schemi del movimentomoderno, volgendo poi a un recupero lessicale dei valori storico-ambientali. Di quest'ultima tendenza sono espressione edifici come ...
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Critica e storica dell'architettura (Milano 1906 - ivi 1973). Fu allieva di R. Giolli (1889-1945), storico e critico d'arte d'impostazione crociana e tra i primi sostenitori dell'architettura moderna in [...] collaborò a riviste di architettura e d'arte (Casabella, Emporium, ecc.), contribuendo alla conoscenza e divulgazione del Movimentomoderno. Tra i suoi scritti: T. Garnier (1948); J. M. Olbrich (1948); Difficoltà politiche dell'architettura in Italia ...
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Architetto statunitense (Worcester, Mass., 1886 - Cambridge, Mass., 1955). Formatosi alla Harward Univ. e all'École des beaux-arts di Parigi, H. si avvicinò ai principî del Movimentomoderno, collaborando [...] (1929-34) con W. Lescaze e in seguito con L. Kahn (1940-42). Architetto supervisore, dal 1942, dell'amministrazione degli edifici pubblici, dal 1950 al 1954 diresse il dipartimento di architettura della ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...