LERCARO, Giacomo
Giuseppe Battelli
Nacque il 28 ott. 1891 a Quinto al Mare (Genova), da Giuseppe e Aurelia Picasso. Nel 1902, lasciata la famiglia di modeste condizioni, entrò a Genova nel seminario [...] il ricordo del sacrificio forse consapevole di un moderno "profeta". Ritiratosi alle porte della città l'antico ricordate si vedano: G. Alberigo, L., G., in Diz. storico del movimento cattolico in Italia, II, Casale Monferrato 1982, pp. 305-311; G. ...
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BONAMICI, Stanislao Antonio Domenico
Piero Treves
Nato a Livorno nel 1815 da Carlo e da Carlotta Olivero, ruppe ben presto i rapporti con la famiglia, la quale alimentò, o permise che sorgesse, e variamente [...] le ore decisive, le ore cruciali del movimento moderato e dell'ideologia giobertiana. E qui doveva intesa con il Gioberti e la fortunosa pubblicazione del suo Gesuita moderno.Con deliberazione del 25 febbr. 1846 il Consiglio di stato rifiutava ...
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GRASSELLINI, Gaspare
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Palermo il 19 genn. 1796 da Domenico, alto magistrato e poi presidente onorario del Real Patrimonio, e da Silvia Compagnone. Di famiglia appartenente [...] direttamente il problema della collocazione del Papato nel mondo moderno (Discorso sulla storia de' sommi pontefici letto nell' soprattutto negli ambienti liberali, simpatie e rapporti con il movimento nazionale, sull'onda anche di uno stile di vita ...
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GOLUBOVICH, Girolamo (al secolo Antonio)
Francisco Víctor Sánchez
Nacque a Costantinopoli il 7 febbr. 1865, da Antonio, marinaio, e da Lucia Obradovich, entrambi originari di Ragusa di Dalmazia (Dubrovnik); [...] , ha contribuito a dare un impulso decisivo, innovatore e moderno, alla promozione degli studi di critica storica applicata alle fonti e gli scritti di s. Francesco d'Assisi e del movimento francescano medievale europeo.
Il G., comunque, impostato il ...
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PIGNEDOLI, Sergio
Enrico Galavotti
PIGNEDOLI, Sergio. – Nacque a Felina, nell’Appennino reggiano, il 4 giugno 1910 da Omeo, di professione sarto, ed Emma Peretti, casalinga, e venne battezzato tre giorni [...] massimi responsabili dell’Ateneo e approfondì quelli con il movimento laureati di Azione cattolica, stringendo rapporti con mons. a cura di A. Nesti e A. Scarpellini, Firenze 2006, pp. 17-19; F. De Giorgi, Paolo VI. Il papa del Moderno, Brescia 2015. ...
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GUADAGNINI, Giovanni Battista
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Esine, in Valcamonica, il 22 ott. 1723, primogenito dell'unione tra Oberto, agrimensore, e la di lui seconda moglie Antonia Zanotti. [...] di colpo il G. da una posizione defilata nel movimento giansenista italiano a una di primo piano, facendone una Franzoni - G. Morelli - L. Santini, [Breno] 1989; V. Gioberti, Il gesuita moderno, Losanna 1846, pp. 422 ss.; A. Sina, L'opera di G.B. G., ...
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libertà
Stefano De Luca
La possibilità di scegliere il proprio destino
Il problema della libertà, nella cultura occidentale, è stato affrontato da due prospettive diverse: quella religioso-metafisica [...] Nel corso del 17° secolo, con lo sviluppo della scienza moderna, si afferma l’idea che la natura sia un ordine – uomo incluso – non sia che una combinazione di materia e movimento retta da ferree leggi meccaniche. Ne consegue che per il libero ...
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INCONTRI, Francesco Gaetano
Benedetta Costanza Tesi
Nacque a Volterra il 19 marzo 1704 dal patrizio Paolo Cosimo, cavaliere di S. Stefano e preposto dei Priori, e dalla nobile dama pisana Maria Corintia [...] . Giachi, Saggio di ricerche storiche sopra lo stato antico e moderno di Volterra, Firenze 1786, p. 169; F. Fontani, pp. 220-223, 255, 266, 358; E. Damming, Il movimento giansenista a Roma nella seconda metà del XVIII secolo, Città del Vaticano 1945 ...
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FRANCHI, Alessandro
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 25 giugno 1819 da Vincenzo, un notaio discendente da una famiglia di mercanti di campagna del Frusinate. Avviato alla carriera ecclesiastica, [...] ) parve restituire al F. una maggiore autonomia di movimento che, con qualche concessione al residuo intransigentismo (fu di conciliazione con l'Italia per un verso, con la società moderna per l'altro. Non era però questo l'orientamento immediato di ...
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DAVANZATI, Giuseppe Antonio
Jean-Michel Sallmann
Nacque il 29 ag. 1665 a Bari da Lorenzo, patrizio fiorentino, e da Eugenia Celia, nobile originaria di Atene.
I Davanzati costituivano un potente gruppo [...] del D. fu dunque di rottura con il movimento per la moltiplicazione delle feste, soprattutto patronali, che - riesumò tutto l'immaginario affastellato dall'Occidente medievale e moderno sulla sopravvivenza dei corpi dopo la morte.
Questa volontà di ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...