Architetto e storico dell'architettura, nato a Orta (Novara) il 25 settembre 1923. Si è laureato in architettura a Roma e subito dopo ha iniziato la sua attività universitaria e professionale. Ha insegnato [...] l'architetto (1984).
La sua collocazione culturale e professionale, in linea con i princìpi e le tematiche del MovimentoModerno in architettura, lo hanno condotto fin dall'inizio ad analizzare e studiare la problematica dei rapporti tra le esigenze ...
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ROGERS, Ernesto Nathan
Manfredo TAFURI
Architetto, nato a Trieste il 16 marzo 1909; laureatosi presso il Politecnico di Milano nel 1932, nello stesso anno fondò, insieme a G.L. Banfi, L.B. di Belgioioso [...] lotta per una più sana e democratica espressione di vita associata e nella fedeltà ai principi metodologici del movimentomoderno. Scritti principali di R.: A. Perret, Milano 1955; Esperienza dell'architettura, Torino 1958.
Bibl.: M. Labò-R. Pane ...
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VAN EYCK, Aldo
Lamberto Rossi
Architetto e intellettuale olandese, nato a Driebergen il 16 marzo 1918. Nel 1942 si laurea al Politecnico di Zurigo. È espressione di quell'etica critico-anarchica che [...] CIAM (Congressi Internazionali di Architettura) e, consapevole della crisi ormai irreversibile del MovimentoModerno, è tra i fondatori del Team x, il movimento di revisione dell'idea di moderno in chiave storicista (A. e P. Smithson, G. De Carlo, G ...
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LURÇAT, André
Pia Pascalino
Architetto, nato a Bruyères (Vosgi) il 27 agosto 1894, morto a Sceaux il 12 luglio 1970. Con Le Corbusier e Mallet Stevens è tra i massimi esponenti del razionalismo francese. [...] alla speranza di risolvere vasti problemi urbanistici-residenziali in corrispondenza di nuove realtà sociali. È una delle ipotesi principali del movimentomoderno che L. ha sostenuto con una serie di studi e disegni sulla città e l'habitat tra cui il ...
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UTZON, Jørn
Lamberto Rossi
Architetto danese, nato a Copenaghen il 9 aprile 1918, ove ha studiato frequentando l'Accademia Reale di Belle Arti. Ha acquisito una notevole fama internazionale per aver [...] ma coerente carica formale, rappresenta una delle tendenze preminenti dell'International Style successive alla crisi del MovimentoModerno e del Funzionalismo.
Bibl.: P. Drew, Third generation. The changing meaning of architecture, Londra 1972 ...
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GIBBERD, Frederick
Manfredo TAFURI
Architetto, nato il 7 gennaio 1908 a Coventry. Laureatosi presso la scuola di Birmingham, sin dall'inizio della sua attività aderì al movimentomoderno, esplicando [...] all'interno della tradizione nazionale, tentando di eliminare i dati più aspramente polemici che caratterizzavano la lotta per il movimentomoderno in quegli anni, ed a ciò il G. ha dedicato anche la sua opera maggiore teorica (The architecture of ...
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Progettazione
Livio Sacchi e Roberto de Rubertis
Parte introduttiva
di Livio Sacchi
Si intende per progettazione l'ideazione di qualcosa e lo studio delle effettive possibilità e modalità di realizzazione [...] , Luogo e progetto, Roma 1976.
Ch. Jencks, The language of post-modern architecture, London 1977.
L. Quaroni, Progettare un edificio, Milano 1977.
C di p., vale a dire la possibilità di dare movimento alla figura, nel senso di rendere mobile sia l' ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] remote regioni dell'America settentrionale e dell'Australasia, ma finì per soccombere di fronte al più radicale richiamo del movimentomoderno; comunque, prima del mutare della corrente, una vivida impressione del G. si era imposta con successo a un ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36)
Marcello DELL'OMODARME
Ornella FRANCISCI OSTI
Fernando FERRARA
Per notizie geografiche, statistiche ed economiche, v. gran bretagna, in questa [...] sono stati la prima manifestazione pubblica, su larga scala, dell'accettazione da parte degli architetti britannici del movimentomoderno. Nel 1961 verrà completata la nuova cattedrale di Coventry (arch. Basil Spence), la cui unica navata sorge ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] di Stoccarda (1977-84) di J. Stirling (da poco scomparso) è il segno dell'ingresso di un maestro del movimentomoderno nel cosmo del citazionismo; ciò nonostante l'abituale virtuosismo di Stirling fa sì che l'alternanza di tradizione e avanguardia ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...