MEGASTRUTTURE EDILIZIE
Gianfranco Carrara
Giorgio Zama
La dimensione e la complessità dei problemi che investono la città contemporanea, lo sviluppo della tecnologia nonché la possibilità di coinvolgere [...] . Il recupero della globalità, giustamente contrapposto all'asfittica settorializzazione degli zoning monofunzionali elaborati dal movimentomoderno, allarga la prospettiva degli interventi, e l'espressione ''nuova dimensione'', che sottintende la ...
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ROGERS, Richard sir
Fabio Di Carlo
Architetto britannico, nato a Firenze il 27 luglio 1933. Studiò alla Architectural Association School di Londra, dove si diplomò nel 1959, e alla Yale University School [...] interessato, per il valore dei partners.
Il pensiero di R. si muove in continuità con alcuni dei principi del Movimentomoderno: in particolare riconosce come proprie le matrici costruttiviste, futuriste e cubiste della cultura del 20° secolo. È uno ...
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LASDUN, Sir Denys
Luigi Biscogli
Architetto inglese, nato a Londra l'8 settembre 1914. Ha studiato presso l'Architectural Association di Londra. La sua formazione è stata improntata dallo studio delle [...] vivace temperie culturale postbellica in cui il ''germoglio britannico'' diviene rigogliosa fioritura.
La fedeltà ai principi del MovimentoModerno e soprattutto, allora, a Le Corbusier si manifestò fin dalla giovanile casa di Paddington (1938) per ...
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STEIDLE, Otto
Fabio Di Carlo
Architetto tedesco, nato a Monaco di Baviera il 16 marzo 1943. Ha compiuto gli studi alla Staatsbauschule (1962-65) e alla Kunstakademie (1965), entrambe nella città natale. [...] ; Partner.
L'opera di S. si pone, al di là delle oscillazioni stilistiche, come evoluzione di alcuni presupposti del MovimentoModerno, all'interno del dibattito critico degli anni Sessanta e Settanta, con una nota di costante polemica con le culture ...
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GIURGOLA, Romaldo
Susanna Pasquali
Architetto, nato a Roma il 2 settembre 1920, naturalizzato statunitense nel 1959. Laureatosi nel 1949 presso la facoltà di Architettura di Roma, prosegue i suoi studi [...] ), e professore dal 1971.
La sua architettura, influenzata dall'insegnamento di L. Kahn, affronta l'eredità del movimentomoderno in modo originale: nelle opere e negli scritti, che accompagnano costantemente la sua attività di architetto, G. afferma ...
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RIDOLFI, Mario
Manfredo TAFURI
Architetto, nato a Roma il 5 maggio 1904, ha iniziato la sua attività con una serie di progetti ispirati ad un gusto decisamente "novecentista", persistente anche dopo [...] Ricerche) e del recupero di alcuni valori qualitativi che sembravano essere stati ignorati dalle prime realizzazioni del movimentomoderno. Il quartiere Tiburtino a Roma (capogruppi L. Quaroni e R.), nel tentativo di aderire alla realtà quotidiana ...
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MARKELIUS, Sven Gottfrid
Vieri QUILICI
Architetto, nato a Stoccolma il 25 ottobre 1889; diplomato nel 1913 all'Istituto di tecnologia di Stoccolma e nel 1915 alla Reale accademia di belle arti, facoltà [...] (1930); sala di concerti a Hälsingborg (1932) (opere che testimoniano l'allineamento del M. sulle posizioni del "movimentomoderno"); la casa d'abitazione collettiva a Stoccolma (1935), nella quale si deve individuare un interessante tentativo di ...
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GIEDION, Siegfried
Francesco Paolo Fiore
Storico dell'architettura, nato a Praga il 14 aprile 1888 da famiglia svizzera, morto a Zurigo il 9 aprile 1968. Si diplomò in ingegneria presso la Technische [...] dall'interno le vicende del ''movimentomoderno'', proponendole come frutto delle nuove , incentrato sulla nozione di spazio-tempo, sulla continuità dell'architettura moderna con il passato e sullo specifico ruolo innovatore delle personalità di ...
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GRAU
Francesco Montuori
Sigla (Gruppo Romano Architetti Urbanisti) di un gruppo di architetti composto da A. Anselmi, P. Chiatante, G. Colucci, A. Di Noto, P. Eroli, F. Genovese, R. Mariotti, M. Martini, [...] Gruppo. Il fondamento di questa esperienza innovativa risiede nella ricomposizione della frattura operata dalle avanguardie del MovimentoModerno nei confronti della storia e della natura: storia che sarà intesa come sequenza non cronologica delle ...
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JOHNSON, Philip Cortelyou
Maurizio Gargano
(App. III, I, p. 890)
Architetto statunitense. Dalla metà degli anni Cinquanta J. inizia progressivamente ad abbracciare una visione dell'architettura più [...] connota a tal punto l'opera di J., da dividere la critica nel collocarlo, alternativamente, tra i maestri del MovimentoModerno o tra i padri dell'American postmodern style. Una sensibile ricerca della forma, nel continuo tentativo di affermare una ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...