SCUOLA POETICA SICILIANA, METRICA
CCostanzo Di Girolamo
Se appare a tutt'oggi accettabile un'idea dei Siciliani come "colonia italiana della poesia occitanica, parallela, con qualche decennio di ritardo, [...] autoctona all'ecumene della lirica cortese quando il movimento dei trovatori era ancora in pieno rigoglio, gli il confine del verso reso perentorio solo dalla disposizione grafica moderna dei testi poetici; ma lascia perplessi, nella stessa canzone ...
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Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] di questi poeti fu sproporzionato al loro merito. La lirica moderna in Francia e in Inghilterra cominciò a scriversi sulle loro orme anche in relazione alle dispute religiose suscitate dal movimento riformista in Italia, Gaspara Stampa, il cui ...
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Francesco Petrarca: Prose - Introduzione
Guido Martellotti
Sul finire del secolo XVIII il signor Jean-Baptiste Lefebvre de Villebrune, filologo avventato e caparbio, in un codice miscellaneo della biblioteca [...] a ben guardare si direbbe che sia proprio la sezione aggiuntavi dei moderni - che tratta in questo caso di un personaggio così caro e Cicerone. Il desiderio di scagionare Cesare nasce da un movimento cordiale di simpatia, e tutto il discorso si adegua ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] sforzano di riflettere, quasi barlumi sparsi nella decaduta modernità di perfezioni per sempre tramontate, che ci è dato come stancata e voluta concessione ai modi tradizionali (ma un analogo movimento non c’è pure in A Silvia!). Lo spunto del Canto ...
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Le Origini: Testi latini, italiani, provenzali e franco-italiani – Introduzione
Antonio Viscardi
Il presente volume vuole offrire un quadro quanto più possibile preciso della cultura letteraria italiana [...] antica; di una frattura profonda tra mondo antico e mondo moderno. E comune, in particolare, l'idea dell'esaurirsi e sono profondamente innovate, nei secoli XI-XII, ad opera di quel movimento che fu detto goliardico; ed è opera di uomini i quali - ...
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GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] partecipare attivamente alla vita politica e di entrare nel movimento antifascista clandestino. Quando tornò in Italia, le Debenedetti aveva rinnovato quella tradizione indirizzandola verso un più moderno approccio ai testi. Non a caso, un'importanza ...
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Carlo Goldoni: Opere
Filippo Zampieri
Lo storico registra il giorno 25 febbraio 1707 come data di nascita di Carlo Goldoni, e, per scrupolo d'informazione, rammenta il nome del padre, Giulio, di professione [...] concepire il teatro come pura azione scenica, come ritmo e movimento, che, avvertibile anche nelle commedie di carattere, si riporta del Gigli, e le laboriose contaminazioni tra l'antico e il moderno, tra il dotto e il popolare, in cui spiega la sua ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] loro appendice e palinodia in Par. XXVI.
Con un movimento che appartiene alla topica degli esordi (specie in opere in pratica la normativa metrica del II libro si fonda sui moderni e mette fra parentesi i «predecessori». Qui la Commedia (Purg ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] l'esperienza stilistica dei moralisti, la prosa robusta dei declamatori, densa di effetti patetici e di movimenti appassionati. Non estraneo dunque al gusto moderno, ma uomo d'ordine per istinto e per consuetudine, il Peregrini, come già aveva fatto ...
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CALUSO DI VALPERGA, Tommaso
Piero Treves
Nacque a Torino, di doviziosa famiglia comitale canavesana, il 20 dic. 1737, da Amedeo e da Emilia Doria, genovese. Ultimo di una numerosa figliolanza e di cagionevole [...] più accurate effemeridi (fra cui equazioni del centro, movimento medio per ciascun giorno, logaritmi della distanza dal o inconsapevole forzatura di un Settecento sabaudo assai più "italiano" e "moderno" che in effetti non fosse, e di un C., pertanto, ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...