COSULICH, famiglia
Mario Barsali
Originaria di Lussinpiccolo (odierna Mali Lošinj) - cittadina dell'isola di Lussino (Lošinj) allora sotto dominio veneziano, nel golfo del Quarnaro (Kvarner) - appartiene [...] 1889 in un cantiere di Sunderland.
Se questo fu il primo piroscafo moderno dei C., fu anche l'inizio di una svolta, la trasformazione degli anni 1909-1914, Trieste 1965. Si veda poi Il movimento operaio e socialista in Italia e in Germania dal 1870 ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] , anche se nelle aree urbane e nelle regioni più evolute tendono a scontrarsi con l'affermazione dei modernimovimenti politici e sindacali. Talvolta sono proprio le huitang ad anticipare le forme di protezione tipiche del sindacalismo, anche ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] Gesuiti, Alcide De Gasperi e la ‘seconda generazione’
Il movimento cattolico non aveva di per sé un retroterra specifico in d’opposizione, cioè riguadagnare una leadership di fronte al mondo moderno. Non è un caso che ad accorgersene fosse uno dei ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] H., Die Baath-Partei. Portrait einer panarabischen Bewegung, München 1971.
Minganti, P., I movimenti politici arabi, Roma 1971.
Nuseibeh, H. Z., The ideas of modern Arab nationalism, Ithaca 1956.
Rossi, E., Documenti sull'origine e gli sviluppi della ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] «banditi». Ma pur con queste consapevolezze, appare difficile oggi accettare l’immagine di un compatto movimento ispirato a una moderna logica politica di difesa dell’identità cattolica tradizionale contro le novità moderne. Le figure più importanti ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] 17 novembre), ibidem, III, 7, p. 498; III, 8 p. 181; sul mondo moderno (20 ottobre- 5 novembre), ibidem, III, 5, p. 116; 3,6 p. 319; mondo cattolico dopo il concilio Vaticano II, in Storia del movimento cattolico in Italia, a cura di G. Malgeri, VII, ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] quale si svolse, M. Caffiero, Politica e profezia femminile in età moderna. Il processo di Valentano (1774-1775), "Cristianesimo nella Storia", 20, VI a Vienna, ivi 1937.
E. Dammig, Il movimento giansenista a Roma nella seconda metà del secolo XVIII, ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] e circoli di corte. Era qui che si coglieva la «modernità» del Regno di Sardegna rispetto alle altre componenti di un paese politica doveva fare i conti con un contesto civile in movimento. Non solo c’era un certo fermento nel mondo liberale ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] santità, il profondo carisma, e la considerazione per i tempi moderni: nella Gaudet mater ecclesia vede ‘la linea’ del concilio. sacerdoti e di laici impegnati nelle associazioni e nei movimenti; c) proposte operative: nel momento attuale seguire l ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] politica governativa tipica dei sistemi rappresentativi di tipo moderno, gli anni di Cavour al potere hanno un il secondo per un lungo mandato dal 1875 al 1883.
Altri movimenti rilevanti furono l’avvicinamento nel 1867 di Artom dalla Danimarca alla ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...