Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] concepire il rapporto tra Chiesa e Stato, tra mondo risorgimentale e pietà cattolica. Senza essere un cattolico-liberale, del 12 dicembre 1892, cit. in G. De Rosa, Il movimento cattolico in Italia. Dalla Restaurazione all’età giolittiana, Bari 1970, p ...
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Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] storico con la Rivoluzione francese prima e con quella risorgimentale dopo? Al di là del naturale processo di formazione variabile secondo i tempi e le località in relazione al movimento dei prezzi dei generi di prima necessità, del costo quotidiano ...
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Il protestantesimo in Italia tra emigrazione e immigrazione
Paolo Naso
L’emigrazione all’estero ha notevolmente influito sulla vita dell’evangelismo così come oggi l’immigrazione in Italia contribuisce [...] rilevare, infine, l’impianto culturale ‘risorgimentale’ che caratterizzava questa esperienza: il
29 P. Naso, Come una città sulla collina. La tradizione puritana e il movimento per i diritti civili negli USA, Torino 2008.
30 G. Watts, The Waldenses ...
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Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] lo scenario nel suo insieme «non può sfuggire che ogni movimento e ogni azione è condizionata dalla loro incombente presenza», è dello Stato e infine la sconfitta dell’illusione risorgimentale che bastasse smantellare le strutture esterne di questo ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] realtà intransigente nei confronti del movimento nazionale trova la sua più forte incisività e presenta la sua maggiore ampiezza allorché, dal 1848 in poi, e soprattutto tra il 1860 e il 1870, il moto risorgimentale prende forma e progressivamente ...
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Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statuto di inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] il seppellimento dei principi su cui si era basato il processo risorgimentale. Una rottura al tempo percepita come tale dagli ebrei, o alzata, in maniera più o meno ampia, dal movimento cattolico liberale. Un’occasione perduta, perché la fine del ...
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PADULA, Vincenzo
Enrico Padula
PADULA, Vincenzo. – Nacque a Padula, allora nel Principato Citeriore del Regno delle Due Sicilie (oggi provincia di Salerno), il 16 ottobre 1831, terzogenito di Maurizio, [...] . 346, c. 27). Il passo mostra un limite generale del movimento, che si sarebbe rivelato tragicamente da lì a pochi mesi: l’ e in tal senso è stato richiamato dalla storiografia risorgimentale più critica, un passaggio rivelatore di una sensibilità ...
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sinistra
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sinistro; la distinzione fra destra e sinistra in senso parlamentare e politico segue l’esempio francese, che risale agli anni della Rivoluzione]. – 1. La mano che è dalla parte corrispondente al...
macchiaiolo2
macchiaiòlo2 (letter. macchiaiuòlo) s. m. [der. di macchia1, nel sign. che ha in pittura]. – Appartenente al movimento pittorico sorto a Firenze e in Toscana nella seconda metà dell’Ottocento con l’intento di rinnovare il linguaggio...