Attore cinematografico inglese (n. Leeds 1943). Interprete emblematico degli umori ribelli del cinema inglese degli anni Sessanta e Settanta, dopo alcune prove significative (Poor cow, 1967; If..., 1968), [...] recenti occorre citare quelle nelle pellicole Barry Munday (2010), L.A., I hate you (2011), Silent hill: Revelation 3D (2012), Mozart in the jungle (2014), How to make love like an englishman (2014; Il fidanzato di mia sorella, 2015) e Corbin Nash ...
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CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] , L. C. nel centenario della morte, in Musica, I (1942), pp. 72 ss.; P. Espril, Les voyages de C., ou l'enfance de Mozart, Bayonne 1946; G. Rossi Doria, C., Rossini,Busoni in Incontri a Capri, Torino 1948, pp. 16-46; G. Confalonieri, Prigionia di un ...
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Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] . v. Waldstein s'interessano di lui, e il conte gli procura una borsa di studio per Vienna (dove B. avvicina W.A. Mozart), non sfruttata interamente perché di lì a poco egli doveva ritornare a Bonn per assistere la madre morente. Cinque anni ancora a ...
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Figura leggendaria di seduttore, che appare la prima volta nel Burlador de Sevilla y convidado de piedra (1630), attribuito a Tirso de Molina. La leggenda non ha alcun nucleo storico: il centro poetico [...] Contemporaneamente, il soggetto ispirò numerosissimi musicisti, tra cui H. Purcell (1676), C.W. Gluck (1760), e, soprattutto, W.A. Mozart (Don Giovαnni, su libretto di L. Da Ponte, 1787). Da ricordare ancora il poema sinfonico Don Juan di R. Strauss ...
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LÄNDLER
Guido Pannain
. Danza popolare tedesca in ritmo ternario (misura 3/4 o 3/8). Secondo F. M. Böhme, il ländler annunzierebbe il walzer. Per quanto vi sia incertezza sul preciso suo luogo d'origine, [...] della prima in altro tono (quello della dominante) o una variazione di essa, in ritmo e in melodia. Mozart, Beethoven, Schubert scrissero ländler nella schiettezza del loro spirito popolaresco.
Bibl.: I. Mendelssohn, Zur Entwicklung des Walzer ...
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HOLZBAUER, Ignaz Jakob
Andrea DELLA CORTE
Musicista, nato a Vienna il 17 settembre 1711, morto il 7 aprile 1783 a Mannheim, alla cui corte aveva tenuto l'ufficio di maestro di cappella dal 1753 al '78. [...] comiche, di quattro oratorî, è notevole specialmente per la händeliana larghezza impressa in alcune sue arie, mentre nello stile fiorito seguiva i maestri napoletani. Mozart lo stimò buon musicista e ne trasferì nel Flauto magico una melodia vocale. ...
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VALLETTI, Cesare
Giancarlo Landini
Nacque a Roma il 18 dicembre 1922 da Guido, medico, che morì quando Cesare era ancora in tenera età. La madre, Maria, si trasferì a Viterbo, dove lo educò con il fratello [...] Fu al Nuovo di Torino nel 1949 e nel 1951, cantò al Carlo Felice di Genova nel 1952 e nel 1953 (Don Giovanni di Mozart, Manon di Massenet e Il flauto magico); fu al Massimo di Palermo, tra l’altro nell’Amleto di Ambroise Thomas (1949); al Comunale di ...
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COLETTI, Filippo
Bianca Maria Antolini
Nato ad Anagni (Frosinone) nel maggio del 1811, compì i primi studi musicali a Roma, poi completati a Napoli con A. Busti.
Esordì a Napoli nella stagione 1834-35, [...] in opere dei fratelli F. e L. Ricci, di S. Mercadante, G. Persiani, P. A. Coppola, F. Hérold, W. A. Mozart (prima esec. a Lisbona del Don Giovanni), V. Bellini e specialmente G. Donizetti: restò leggendaria la sua interpretazione del Torquato Tasso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il recupero della musica antica e le esecuzioni storicamente "avvedute" dei repertori [...] fino a oggi, ha accolto sotto il medesimo ombrello la produzione haydniana e quella mahleriana, o un arco che muove da Mozart a Brahms, tendendo a escludere tutto quanto è avvenuto prima, da un lato, e, dall’altro, tutta la produzione musicale "di ...
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sinfonia Composizione per orchestra affermatasi nel 17° sec. come brano strumentale introduttivo di un’opera o di una cantata e divenuta nel 18° sec. una forma musicale da concerto autonoma e complessa.
La [...] opera di F.J. Haydn che tra il 1759 e il 1796 compose ben 104 s., a cui si aggiunsero le 40 s. di Mozart e le 9 di L. van Beethoven; questi compositori formano la triade alla quale gli storici delle musica attribuiscono il merito di aver definito i ...
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mozartiano
agg. e s. m. (f. -a). – Relativo al musicista Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) e alla sua opera: le sonate, le sinfonie m.; i 25 concerti m. per pianoforte e orchestra; la critica m. più recente; e con riferimento ai caratteri...
turco1
turco1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo turk (plur. di turkī) «le genti turche», che è dal pers. turkī o turk; in turco osmanico türk «turco»] (pl. m. -chi). – Della Turchia, stato storico e moderno, attualmente esteso, attraverso i...