àmmad VI Re del Marocco (n. Rabat 1963). Salì al trono nel luglio 1999 alla morte del padre, il re Ḥasan II. Subito dopo il suo insediamento si adoperò per mitigare il tradizionale rigore della monarchia marocchina. Alcune sue scelte sembrarono infatti indicare una cauta liberalizzazione politica del regime: in primo luogo il decreto di amnistia per i prigionieri politici, militanti islamici compresi, ...
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Militare e uomo politico egiziano (Kharṭūm 1901 - Il Cairo 1984). Diplomatosi all'accademia militare del Cairo nel 1920, si laureò successivamente in giurisprudenza e in economia. Nel 1948-49 partecipò alla campagna di Palestina acquisendo un'ampia notorietà nel paese. Fu fra i promotori del colpo di stato che nel 1952 costrinse il re Fārūq all'abdicazione; assunto il potere a capo del Consiglio del ...
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Poeta musulmano d'India (Sialkot, Panjāb, 1873 o 1877 - Lahore 1938). La sua opera in urdū e in persiano è ricca di esuberante lirismo e si sforza di adattare le forme tradizionali della lirica orientale per esprimere un ideale dapprima di nazionalismo indiano, poi di rinascita spirituale panislamica. Il Pakistan lo considera come il suo poeta nazionale. Opere poetiche principali: Terāne-i Muslim ("Il ...
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Romanziere, novellista iraniano (n. 1899 - m. 1977), tra i più popolari del periodo pahlavi. I suoi romanzi, dalla prosa semplice, sono tutti permeati di un languido pessimismo, i più noti portano il titolo delle protagoniste: Humā (1928), sulle vicende di una ricca ragazza; Parīčihr (1929), un'analisi psicologica di una relazione matrimoniale; Zībā (1931), una descrizione di una burocrazia corrotta. ...
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Miniatore persiano (sec. 16º); pittore di corte a Tabrīz e maestro di Ṭahmāsp I, fu celebre per l'abilità tecnica e il valore decorativo delle composizioni, ambientate in felici scenarî naturali (miniature del Dīwān di Ḥāfiz, 1533, Cambridge, Fogg art museum, e della Kḥamsa di Niẓāmi, 1539-43, Londra, British Museum) ...
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Sultano musulmano (sec. 19º) del regno di Sokoto (Africa centrale), di stirpe Fulbe. Figlio di ῾Othmān Danfodio, successe al padre nel 1816, dividendo l'impero avito col fratello ῾Abd Allāh. Sotto di lui fiorirono studî sul sufismo ...
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Sultano musulmano d'India (sec. 12º), che con una serie di fortunate campagne si creò un vasto dominio comprendente parte dell'Afghānistān e del Panjāb. Fu ucciso nel 1206. ...
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Mansour (Mansur), Adli Muhammad. – Magistrato e uomo politico egiziano (n. Il Cairo 1945). Laureatosi in Giurisprudenza nel 1967 presso l’università del Cairo e conseguito presso lo stesso ateneo il diploma [...] post-laurea in Scienze gestionali nel 1970, ha proseguito il suo iter di studi a Parigi presso la École nationale d'administration, dove si è diplomato nel 1977. Procuratore del Consiglio di Stato già ...
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Fuad Masum, Muhammad. – Uomo politico iracheno (n. Koya 1938). Nato nel Kurdistan iracheno, si è laureato in Legge presso l’Università di Al-Azhar (Egitto), specializzandosi in Filosofia islamica nel 1975 [...] e intraprendendo la carriera politica come rappresentante del Partito democratico. Tra i fondatori dell’Unione patriottica del Kurdistan, nelle cui file milita anche il presidente uscente J. Talabani, ...
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wahhabismo
〈vaa-〉 (o wahabismo) s. m. [dal nome del fondatore del movimento, Muhammad ibn ‘Abd al-Wahhāb (1703-1792)]. – Denominazione (originariamente polemica) di un indirizzo religioso musulmano di tipo dogmatico e radicale, fondato alla...
babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto,...