L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] ŋso] penso, [ˈmãŋka] manca, [ˈtẽŋpo] tempo. La pronuncia di e e o toniche sost. masch.) e [koˈlːeːga] collega (voce del verbo collegare), che nell’italiano di Milano si pronunciano allo stesso sociolinguistica, Bologna, il Mulino.
Pasquinelli, Sergio ...
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Gli scambi dialogici scritti mediante più computer collegati in rete (posta elettronica e chat) rientrano nel sistema dei nuovi media (➔ Internet, lingua di). Alcune caratteristiche della posta elettronica [...] dell’alfabeto, della x al posto di per, del k al posto della c per rappresentare l’occlusiva (che abbonda di forme come qual’è, un pò, un’amico, un osservazione, si in luogo di della comunicazione, Bologna, il Mulino.
Antonelli, Giuseppe (2009), ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] diffondono nel parlato anche di adulti: ho visto un film turco un po’ ’na palla; questo lavoro è fatto alla porco cane; non , Rosanna (1981), Sul parlato, Bologna, il Mulino.
Spitzer, Leo (2007), Lingua italiana del dialogo, a cura di C. Caffi & ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] si cristallizza in un elemento grammaticale o lessicale: è il caso del già citato non ti scordar di me, così come di ( a caso → a casaccio, un po’ → un pochetto / un pochino (1994), Morfologia, Bologna, il Mulino.
Sensini, Marcello (1997), La ...
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Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] o moulin à vent «mulino a vento») come il vero processo compositivo del francese contemporaneo.
Essendo formate meno rigide (fare luce → fare chiarezza; prendere tempo → prendere un po’ di tempo). Lo stesso vale per i nomi: una parola polirematica ...
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L’impiego e la crescente diffusione della rete telematica Internet ha portato effetti importanti anche sugli usi linguistici dei suoi utilizzatori (detti talvolta, scherzosamente, internauti).
Nel trattare [...] (negazione, per né), se (in luogo di sé), pò (anziché po’; tra l’altro pò è la forma suggerita dal programma di scrittura di molti telefoni del XXI secolo.
Antonelli, Giuseppe (2007), L’italiano nella società della comunicazione, Bologna, il Mulino ...
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I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] clitici in funzione di soggetto, a differenza, ad es., del francese, ove je «io» è clitico, come tu « un concetto, o una poesia, mi sembra un po’ di esserne l’autore. Mi piace molto». […] grammatica italiana, Bologna, il Mulino.
Serianni, Luca (1988 ...
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Le congiunzioni coordinative (o coordinanti) sono parole funzionali invariabili il cui compito è quello di collegare tra loro due o più elementi linguistici (principalmente sintagmi o frasi; i cosiddetti [...] una vacanza e di stare un po’ solo
Una congiunzione coordinativa, dunque, esplicita nel primo coordinando può portare all’omissione del primo né:
(17) non si ode né . Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 1° ...
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Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] , Par. III, 67)
(19) – Ora è un po’ difficile. Ma ci penserò (Italo Svevo, Novella del buon vecchio e della bella fanciulla)
(c) Minimamente vale « a cura di L. Renzi & G. Salvi, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 2° (I sintagmi verbale, ...
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La pubblicità, in tutte le sue forme (su manifesti, nei giornali, in radio e televisione), è uno dei tipi testuali che più influenzano l’italiano comune, con coniazione di ➔ neologismi e prestito di parole, [...] gusto ha meno grassi, nei quali l’attenzione del lettore viene come sviata: che un prodotto dietetico due paghi uno; costa un po’ di più, piace un po’ di più; migliori prodotti, Testa, Annamaria (20073), La pubblicità, Bologna, il Mulino (1a ed. 2003). ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, al n. 3 b); t. la tenda, con movimento...
piarda
s. f. [forse dal fr. ant. piarde «zappa»], region. – 1. Nome dato alle zone golenali del Po, spec. quando corrono orizzontali, sovrastando la ripa fortemente inclinata del letto di magra: aveva fatto da tempo le opportune ricognizioni...