DOMENICONI, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque nei pressi di Rimini nel 1786, ultimo degli otto figli di un fattore, in una "onesta e agiata famiglia" (Pinelli, p. 15) di costumi particolarmente rigidi. [...] opera di Monti.
Nel 1818 il D. fu costretto ad abbandonare le scene per un improvviso disturbo vocale che gli fece temere di barbaro" di alternare la prosa con il teatro in musica, collaborò attivamente, malgrado la scarsa cultura, con numerosi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo spettacolo di intrattenimento novecentesco si è sviluppato in diverse forme, dal café [...] Paul Cézanne, Edgar Degas, Caran d’Ache, Erik Satie animano le serate di musica, di poesia, di Teatro d’Ombre. Per quasi vent’anni dell’esistenzialismo. Parodia, improvvisazione e poi letture di poesie, filosofia, musica jazz e soprattutto la ...
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DONI, Giovanni Battista
Gianfranco Formichetti
Figlio di Francesco e Giustina Lapi del Tovaglia, nacque nel 1594 a Firenze. Iniziò i suoi studi a Bologna per passare poi a Roma presso i gesuiti. Di [...] e all'uso della musica in scena; si considera poi l'alternanza di recitazione e canto, lo stesso concetto viene quindi ripreso più avanti quando si affronta il tema della improvvisazione degli attori. Per il D. è indispensabile affidare diverbi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Bolelli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Scritta in un periodo di mutamento radicale nel linguaggio musicale con l’affermazione [...] proposte di intrattenimento avanzate dal maestro di musica, dal barcaiolo e dal libraio.
In citati sono esemplificati nell’ottava rima improvvisata da Rizzolina sulla base di un pseudo-rappresentativa di questo genere d’opere, al pari degli altri ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Tomassini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Definire dei confini precisi per la musica strumentale non è semplice, perché nel [...] musica strumentale, che si sgancia del tutto dal canto e inizia ad acquisire una propria dignità “autonoma”. Pur restando nell’ambito di forme improvvisative rilevabile anche dalla loro raffigurazione nelle opere d’arte: infatti, anche se in contesti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’evoluzione della musica strumentale nel Seicento ha un valore culturale [...] l’emancipazione dei generi strumentali.
Giulio Caccini
Il canto
Nuove musiche e nuova maniera di scriverle
(...) lo affetto in chi sorta di appunto sul quale l’esecutore improvvisa la parte d’accompagnamento basandosi su un repertorio di regole ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le relazioni tra la musica colta europea (prevalentemente basata sulla scrittura) e [...] compositore ha assunto un ruolo d’importanza centrale. Questa figura, pratica fortemente segnata dall’improvvisazione; esso finirà per incontrarsi registrazione e la pubblicazione su disco di musica tradizionale (o di una soundscape documentation) ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà del Novecento l’improvvisazione diventa un modo di intendere l’ideazione [...] jazz che frantumano ogni possibile catalogazione di genere (è musica contemporanea, punto e basta), tre radicali, anzi estremisti, dell’improvvisazione totale e d’assieme. Sono Derek Bailey (1932-2005), chitarrista, Paul Rutherford (1940-2007 ...
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TROVAJOLI, Armando
Leo Izzo
– Nacque a Roma il 2 settembre 1917 da Italiano e da Angela Petrucci.
Si avvicinò alla musica all’età di cinque anni grazie al padre, che suonava il violino in orchestre [...] da lui guidata proponeva un jazz basato sull’improvvisazione, che faceva da contraltare agli arrangiamenti per lunga e prolifica: Trovajoli scrisse la musica di quasi tutti i suoi film, vincendo due Nastri d’argento: nel 1978 per Una giornata ...
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PASINETTI, Francesco
Giovanna Rendi
PASINETTI, Francesco. – Nacque il 1° giugno 1911 a Venezia, primogenito di Carlo, medico, e di Maria Ciardi, figlia a sua volta del pittore vedutista Guglielmo.
La [...] soluzioni formali, montaggio, musica) sempre attenta però a sull’autonomia del cinema come una forma d’arte a sé che «più intimamente partecipa direzione del Centro sperimentale di cinematografia.
Morì improvvisamente il 2 aprile 1949 a Roma a causa ...
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improvvisazione
improvviṡazióne s. f. [der. di improvvisare]. – 1. L’atto, il fatto d’improvvisare: i. di un discorso, di un sonetto, di una mazurca al pianoforte, di una parodia, di una scenetta comica. Usato assol., arte e uso di comporre...
musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che...