Musicista italiano (Giulianova 1829 - Milano 1907). Studiò a Napoli con G. Ciandelli (violoncello), S. Mercadante e altri. Concertista di violoncello, acclamato in Italia, Francia, Austria, Germania, Inghilterra, [...] compose musica teatrale e dacamera. Lasciò un Metodo per violoncello (1873). ...
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Compositore tedesco (Eisenach 1685 - Lipsia 1750). Universalmente considerato come uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi, le sue composizioni furono ritenute dai contemporanei 'all'antica' per [...] disposizione un'orchestra e un buon organo, si dedicò, nei cinque anni che vi trascorse, a comporre e far eseguire musicada concerto e dacamera (tra l'altro, i 6 concerti dedicati all'Elettore di Brandeburgo) e di quando in quando si recò in altre ...
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Musicista russo naturalizzato statunitense (Oranienbaum 1882 - New York 1971). Compositore tra i più importanti del Novecento, ha rivoluzionato l'orchestrazione tradizionale e reinventato il balletto moderno [...] de cartes (1937). Tra le composizioni sinfoniche, sinfonico-corali e dacamera nascevano intanto: i 3 pezzi (1914) e il Concertino (1920 L'oiseau de feu, Petruška, Le sacre du printemps, la musica aderisce a un programma, a un soggetto, a un testo, ...
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Insieme di strumentisti che collaborano a un’esecuzione musicale, riuniti in un preciso ordine per gruppi di strumenti e disposti a semicerchio sia per motivi di acustica, sia per osservare i gesti e per [...] (l’o. sinfonica, che accoglie tutti gli strumenti delle diverse famiglie, può essere formata da oltre 100 elementi, l’o. dacamera prevede un numero limitato di musicisti), delle epoche storiche (o. barocca, o. classica ecc.) e del repertorio (o. d ...
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Musicista (Bergamo 1797 - ivi 1848). Celebre operista, la sua arte va considerata come il culmine della musica italiana nel suo momento di passaggio dal tiepido iniziale romanticismo del secondo Rossini [...] paralisi e nel 1846 della demenza. Fu riportato a Bergamo ove terminò i suoi giorni. Aveva composto 3 messe, 1 miserere, 2 Ave Maria, 66 opere teatrali, 1 oratorio, 6 cantate, 3 inni, 8 raccolte di pezzi vocali, molte musiche orchestrali e dacamera. ...
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Musicista (Fusignano 1653 - Roma 1713). Studiò a Faenza, a Lugo, a Bologna, dove fu allievo (circa 1666-70) di Giov. Benvenuti. Dal 1670 accademico filarmonico di Bologna, passò nel 1671 a Roma e vi studiò [...] 1685) Sonate a tre, ecc. (dacamera); op. III (1689) Sonate (da chiesa) a tre. ecc.; op. IV (1694) Sonate (dacamera) a tre, ecc.; op. V di un'epoca di singolare fervore nel campo della musica strumentale solistica e d'insieme. Con lui le ...
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Musicista (Firenze 1760 - Parigi 1842). Studiò con B. e A. Felici e con G. Sarti; aveva intanto già scritto, tredicenne, musiche sacre, teatrali e vocali dacamera. Dopo varie opere per i teatri italiani [...] da consentire al di scorso musicale uno svolgimento rispondente alla potenza dei temi, come avveniva nella sinfonia e nella musica (il quale poneva il Ch. al disopra di tutti i musicisti del tempo). Nel 1808 (ed era già ritornato nella solitudine ...
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Musicista tedesco (Gütersloh, Vestfalia, 1926 - Dresda 2012). Ha studiato a Heidelberg con W. Fortner e a Parigi con R. Leibowitz. Dopo i primi lavori scritti sotto l'influenza di I. Stravinskji e P. Hindemith, [...] Die schlafende Prinzessin, 1954; Maratona di danza, 1957; Undine, 1958), dell'oratorio Das Floss der Meduse (1968), di musica sinfonica e dacamera. È stato direttore artistico dell'Accademia filarmonica romana e del Cantiere d'arte di Montepulciano. ...
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Musicista statunitense (Danbury, Connecticut, 1874 - New York 1954). Allievo di suo padre George, e poi di D. Buck, R. Shelley, H. Parker, alternò l'attività di compositore con quella di uomo d'affari. [...] in New England (1903-14), musiche corali e corali-orchestrali, fra cui Lincoln the Great Commoner (1912), The masses (1915), An election (1921), brani per canto e pianoforte, per pianoforte solo (Concorde Sonata, 1909-15), per complessi dacamera. ...
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Musicista (forse Venezia 1667 circa - ivi 1740). Figlio di Matteo L., maestro alla corte di Hannover, fu allievo di G. Legrenzi. Dal 1687 in poi fu attivo quasi sempre a Venezia in S. Marco, dapprima quale [...] meglio del suo genio alla composizione chiesastica e alla vocale dacamera: i Miserere, i Crucifixus, alcuni madrigali e duetti , allo spirito della tradizione, e specialmente nella musica sacra conservò sempre una severità degna dei migliori tempi ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che...