Compositore e produttore discografico italiano (n. Ortisei, Bolzano, 1940). Dopo aver raggiunto una discreta notorietà come interprete di musicaleggera, negli anni Settanta è stato il pioniere della disco [...] alla realizzazione di diverse colonne sonore. Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti, si ricordano gli Oscar vinti per le musiche di Midnight Express(1978, Fuga di mezzanotte) e per i brani Flashdance... What a feeling (dal film Flashdance ...
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Strumento idiofono a percussione, costituito da una serie di lamine d’acciaio accordate cromaticamente, che si suonano mediante due bacchette (fig.). Sotto ogni lamina si trova un tubo metallico, nel quale [...] ogni mano, in modo da eseguire accordi di più suoni. Dotato di un’estensione di tre ottave, è in uso soprattutto nel jazz e nella musicaleggera, ma ha trovato largo impiego nell’ambito della musica colta contemporanea (G. Petrassi, P. Boulez ecc.). ...
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Musicista ungherese (Komárom 1870 - Bad Ischl 1948). Studiò al conservatorio di Praga. Dopo due opere, Rodrigo e Tatiana, scrisse molte operette e musicaleggera. Tra le operette, che sviluppano la tradizione [...] viennese degli Strauss, dei Millöcker, ecc., con una tendenza verso il patetico, hanno avuto maggior fortuna: Die lustige Witwe (1905) accolta con straordinario successo in tutto il mondo; Der Graf von ...
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Strumento musicale di origine sudamericana, formato da due zucche vuote o da due sfere cave di legno contenente semi secchi o sassolini. Vengono impugnate per un manico e scosse ritmicamente. Sono diffuse, [...] oltre che nelle orchestre di musica afro-cubana, anche nei complessi di musicaleggera. ...
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Televisione
Luigi Rocchi
Carlo Sartori
Giuseppe Santaniello
Aldo Grasso
Giuseppe Cereda
Federico di Chio
Peppino Ortoleva
(XXXIII, p. 439; App. II, ii, p. 964; III, ii, p. 914; IV, iii, p. 600; [...] a bassa definizione produce divi noti a tutti ma senza fans, come accade alle stelle del cinema o a quelle della musicaleggera e dello sport; divi che non incuriosiscono per le loro presunte qualità ma che si tende a fissare per sempre nel loro ...
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RADIODIFFUSIONE (fr. radiodiffusion; ing. broadcasting; ted. Rundfunk; sp. radiodifusión)
Renato CHABOD
R. Raoul CHIODELLI
Gino CASTELNUOVO
Luigi RACCA
Saul GRECO
L'importanza sempre maggiore assunta [...] , si cercò di variare al massimo i generi in seno all'unico programma quotidiano (musica seria, musicaleggera, rivista, prosa, informazioni, conferenze, radiocronache, ecc.); in seguito, le principali organizzazioni radiofoniche si attrezzarono ...
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GERSHWIN, George
Musicista, nato a New York il 28 settembre 1898 morto a Hollywood l'11 luglio 1937. Dopo una prima ed elementare pratica del pianoforte e dell'armonia dovette impiegarsi, sedicenne, [...] in una casa editrice di musicaleggera.
Cominciò però fin d'allora a comporre Songs (genere intermedio tra la canzonetta e la romanza) e ballabili, che, grazie alla freschezza dell'estro melodico e ritmico e a un loro tono tra il sentimentale e l' ...
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. Con questo nome o con quello più usato in passato di "telediffusione" (che tuttavia si presta facilmente ad equivoco data l'assonanza con il termine televisione) s'intende la trasmissione a più utenti [...] i tre normali programmi radiofonici, e due programmi supplementari rispettivamente per la trasmissione di musica sinfonica e operistica uno, di musicaleggera l'altro; questi ultimi due programmi sono registrati su nastri magnetici di lunga durata ...
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Cantante e compositore, nato a Jonia, attuale Riposto (Catania), il 23 marzo 1945. Ha esordito giovanissimo nella musicaleggera, suonando in vari gruppi beat e realizzando le prime incisioni (È l'amore, [...] Festival di Sanremo del 1981 con la canzone Per Elisa, cantata da Alice. Il motivo spirituale, sempre presente nella musica di B., si intensifica negli album successivi (L'arca di Noè, 1982; Orizzonti perduti, 1983; Mondi lontanissimi, 1985; Echoes ...
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Nato a Parigi, il 24 lugho 1803. Straordinariamente dotato per la musica fin dall'infanzia, ma assai indolente, fece studî mediocri e non acquistò mai una tecnica sufficiente per scrivere opere durature. [...] scrivere cinquantatré opere nel corso di venticinque anni.
Non tardò a riportare brillanti successi sulla scena. La sua musicaleggera, spesso triviale, piacque al pubblico. Lo Chalet (1834), il Postillon de Longjumeau (1836), il Roi d'Yvetot (1842 ...
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leggero
leggèro (o leggièro; ant. leggière o leggère, e leggièri o leggèri) agg. [dal fr. ant. legier, che è il lat. *leviarius, der. di lĕvis «lieve»]. – 1. Che pesa relativamente poco, che fa sentir poco il suo peso (contr. di grave, pesante):...
musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che...