MANCINI, Francesco
Angela Romagnoli
Figlio di Nicola e di Ippolita Squillace, nacque a Napoli il 16 genn. 1672. Forse ricevette i primi rudimenti musicali dal padre, un buon organista scomparso precocemente [...] rapporti, in primis con le numerose confraternite che promuovevano un'intensa attività devozionale e celebrativa accompagnata da musicaliturgica o paraliturgica e da oratori. I vertici della Real Cappella erano normalmente chiamati a comporre per le ...
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PEROSI, Lorenzo
Markus Engelhardt
PEROSI, Lorenzo (Pierluigi Giuseppe Maria Natale Ireneo Felice). – Nacque il 21 dicembre 1872 a Tortona (Alessandria) da Giuseppe e Carolina Bernardi, in una famiglia [...] tradizione di un’anima musicale, a cura di A. Zignani, Rimini 1999; S. de Salvo Fattor, Le condizioni della musicaliturgica nelle cantorie della Basilica Patriarcale di Venezia e della Cappella Pontificia di Roma, prima della nomina a direttore del ...
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CICOGNANI, Antonio
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Nacque a Faenza il 18 maggio 1857 (e non il 29 maggio 1858 come in Enc. della musica Rizzoli Ricordi)da Angelo e Maria Ghetti. Entrato al liceo musicale di Bologna (dove ebbe come [...] C. e l'inedita Missa hypomixolydica, elogiata per la sapiente costruzione contrappuntistica e considerata modello insigne di musicaliturgica moderna. Delle composizioni sacre del C., per la maggior parte inedite, si ricordano: Inviolata, mottetto a ...
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MAGNI
Vittorio Bolcato
Diversi componenti di questa famiglia originaria di Ravenna furono editori musicali e musicisti.
Bartolomeo, figlio di Giovanni, nacque a Ravenna nella seconda metà del secolo [...] livello della vita musicale nelle chiese cittadine; le sue composizioni, infatti, documentano l'assimilazione delle nuove tendenze della musicaliturgica del primo Seicento per voci sole e con il basso per organo.
Di questa "seconda pratica" musicale ...
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CAFARO (Caffaro, detto anche Caffariello o Caffarelli), Pasquale
Raoul Meloncelli
Nacque in San Pietro in Galatina (Lecce) l'8 febbr. 1715 (e non nel 1706 o 1716, come da più parti sostenuto), in quanto [...] della regina (13 ag. 1770); Cantata per la traslazione del sangue di S. Gennaro (1770).
Fu autore anche di numerosa musicaliturgica, tra cui messe a più voci con strumenti, motetti, salmi, antifone, litanie, responsori, e pubblicò uno Stabat Mater ...
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BORGHI, Giovanni Battista
Raoul Meloncelli
Nato a Macerata il 25 ag. 1738, si presume che in giovanissima età si sia trasferito a Roma, poiché il Florimo lo annovera tra i compositori della scuola romana; [...] esponente della tradizione classica e l'iniziatore dell'epoca della decadenza per la musica sacra (Radiciotti citato dal Tebaldini, 1921). Un giudizio sulla sua musicaliturgica è stato anche tramandato da una lettera (citata dal Radiciotti, Aggiunte ...
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MALERBI, Giuseppe
Paolo Fabbri
Nato a Lugo di Romagna il 22 ott. 1771 da Pier Crisologo e da Rosa Locatelli, ebbe istruzione localmente nel collegio Trisi e presso le scuole dei domenicani. A tali studi [...] Balletto, Cosacche e polacche, Minuetti) o in cui si utilizzano materiali quanto mai laici (la Marsigliese): la musicaliturgica italiana del primo Ottocento (e oltre) ben conosceva tali abitudini. Piuttosto, spiccano i numerosi brani pittoreschi e ...
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BOEZI, Ernesto
Giovanni Scalabrino
Nacque a Roma l'11 febbr. 1856 da Felice, disegnatore e impiegato della segreteria di Stato in Vaticano. Per volontà paterna, il B. studiò legge - con scarsa attitudine [...] L. Refice, E. B.(nel trigesimo della sua morte), in L'Osservatore romano, 30 genn. 1947; R. P., E. B. gloria della musicaliturgica, ibid., 2-3 febbr. 1948; O. Magnoni, Commemorazione degli accademici E. B. e R. Casimiri, Roma 1949; A. De Angelis, D ...
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CONSOLO, Federico (Federigo)
Dario Ascarelli
Nacque da Beniamino e da Regina Piazza ad Ancona l'8 apr. 1841, da una di quelle famiglie della media borghesia ebraica che aveva conservato integra la grande [...] à se placer parmi les plus distingué de son époque" (dall'introd. a Cenni sull'origine e sul progresso della musicaliturgica). Lasciato il conservatorio si trattenne ancora nella città belga dove, egli ricorda, "più tardi ebbi la fortuna di entrare ...
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BONFICHI, Paolo
Franco C. Ricci
Nacque a Livraga (Lodi) il 17 dic. 1769. Autodidatta, si dedicò presto allo studio della musica e fu organista nel suo paese. Nel 1787 entrò nell'Ordine dei serviti a [...] vocale da camera. Tutta questa produzione, scrive l'Oldrini, fu trasferita e classificata dal B. a Lodi. Della musicaliturgica vanno segnalati l'inno Stabat Mater dolorosa a due tenori e basso, 1795. Ed in fine il Christus factus est obediens (sic ...
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piano1
piano1 agg. e avv. [lat. planus «di superficie uguale; facile, chiaro, intelligibile»]. – 1. agg. a. Che presenta una superficie di andamento uniforme, senza avvallamenti o rilievi: via p., senza salite o discese; terreno p.; il lago...
canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...