Pezzo di musica, di solito strumentale, che s’interpone tra due parti di un componimento vocale-strumentale, per es. di un oratorio, di un atto d’opera (➔ intermezzo) o anche di uno spettacolo non musicale.
Breve [...] composizione per organo, di solito improvvisata, eseguita (specialmente nella liturgia della Chiesa protestante e anglicana) tra due strofe di un corale o di un inno o frapposta ai versetti di un salmo ...
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Casa editrice di musica, fondata a Vienna nel 1901. In origine volta al mercato austriaco, si espanse fino a diventare una dei maggiori editori al mondo, artefice di edizioni storiche, come l’opera omnia [...] di C. Monteverdi. Nel 1972 iniziò, insieme alla Schott, la pubblicazione delle edizioni Wiener Urtext, volte al recupero filologico di opere classiche, da J.S. Bach, a J. Brahms, fino a P. Hindemith ...
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Compositore di musica, nato a Bradford (Inghilterra), da genitori tedeschi, il 29 gennaio 1863. Istradato nel commercio, il D. fu invece tratto dal suo temperamento a occuparsi di cose musicali e, già [...] circa, egli si volse, per quanto sprovvisto della guida d'un maestro, allo studio della composizione. Nel 1885 diventò insegnante di musica a Danville (Virginia) ma presto si recò (1887) presso il conservatorio di Lipsia e vi seguì per circa due anni ...
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Musicista e compositore italiano (Zagarolo 1904 - Roma 2003). Socio dell'Akademie der Kunste di Berlino dal 1958 e della Académie Royale de Belgique dal 1965, a P. è stata conferita la laurea honoris causa [...] non abdicò mai. Con le tradizioni musicali, a partire da quelle, tanto importanti per l'Italia, del teatro lirico e della musica sacra, si aprì per P. un costante confronto dialettico, che egli estese a comprendere anche i repertori popolari e i cui ...
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Compositore di musica (Burano, Venezia, 1706 - Venezia 1785). Alunno di A. Lotti. Celebre clavicembalista, fu ancora più acclamato per la sua produzione teatrale e oratoriale (112 opere, circa 20 oratorî). [...] Fino al 1741 in Italia (Venezia), si recò poi a Londra e dal 1765 in Russia, chiamatovi da Caterina II. Dal 1768 al 1773 lavorò ancora a opere per teatri veneziani. La sua arte, di viva espressione sia ...
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(o solmizzazione) In musica, teoria diffusa dal’11° a tutto il 16° sec. e oltre, nella quale si limitava l’ambito tonale in una serie di 5 toni e di un semitono, detta esacordo. Nel sistema completo si [...] distinguevano 3 tipi (trasportabili) di esacordo: il naturale (che nei nomi odierni coinciderebbe con le note do-re-mi-fa-sol-la), il duro (sol-la-si-do-re-mi) e il molle (fa-sol-la-si bemolle-do-re). ...
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In musica, brano eseguito secondo lo stile r., cioè secondo un modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa ma [...] segue le cadenze e le inflessioni della recitazione e del discorso. La nascita del r. è strettamente connessa a quella del melodramma e all’estetica seicentesca del ‘recitar cantando’. Nell’opera del Settecento ...
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tocco musica Percussione delle dita sulle corde di uno strumento per farle vibrare e trarne il suono. In particolare, nella tecnica pianistica, l’arte di produrre il suono nelle volute qualità d’intensità [...] e di timbro, che si manifesta nel modo di ‘toccare’ i tasti, con le tante imponderabili differenze che si ottengono nella pratica di un abile e sensibile esecutore. storia A Firenze, nel 15°-18° sec., ...
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(Mediterraneo - Arte - Musica - Tradizioni) Istituto museale nato su iniziativa della Fondazione Mediterraneo, con sede a Napoli in piazza Municipio, in un’ala dell’edificio dell’ex Grand Hotel de Londres [...] oggetti, memorie e altre espressioni culturali che creano vincoli tra popoli, ogni sala essendo dedicata a stati e città del Mediterraneo. Un intero piano della struttura è dedicato al musicista P. Daniele, di cui sono esposti chitarre, foto e video. ...
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Genere di musica rock. Nato negli anni 1980, è fortemente legato all’hard rock degli anni 1970, di cui esaspera le sonorità e le tematiche, incorporando anche alcuni elementi del punk rock. Si caratterizza [...] per lo sfruttamento intensivo delle sonorità metalliche degli strumenti elettrici, per l’impiego di ritmi ossessivi e per una vocalità urlata; nei testi e nei riferimenti iconografici e simbolici esibisce ...
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musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che...