Pittore e regista svedese (Lund 1880 - Berlino 1925). Dopo aver studiato a Milano e a Parigi, si trasferì in Svizzera, dove entrò in contatto con il gruppo dada di Zurigo e in particolare, dal 1918, con [...] e orizzontali su rotoli di carta, trasferì nel cinema queste ricerche lavorando a Diagonal-Symphonie, film astratto di circa 7 minuti, sorta di "sinfonia visiva" o "musica ottica", che fu presentato nel 1925 e resta un modello di cinema sperimentale. ...
Leggi Tutto
Pittore francese (Bordeaux 1840 - Parigi 1916), considerato il maggiore rappresentante del simbolismo pittorico. La sua produzione, caratterizzata da soggetti inusuali e bizzarri legati al mondo onirico, [...] (in particolare Mallarmé), fu particolarmente apprezzato dai Nabis, e in seguito dai surrealisti.
Vita
Appassionato di scienze naturali, musica, poesia, dopo aver studiato disegno a Bordeaux, nel 1858 R. si trasferì a Parigi dove subì l'influsso ...
Leggi Tutto
Pseudonimo (assunto nel 1937) del pittore, disegnatore e incisore Wolfgang Schultze (Berlino 1913 - Parigi 1951). Tra le figure più affascinanti della pittura del dopoguerra, influenzato inizialmente da P. [...] del segno e alla segreta, sottile vitalità di tutto il tessuto pittorico.
Vita
Fin da giovanissimo si dedicò alla musica, studiando il violino, e al disegno; fu anche appassionato di scienze naturali e studiò antropologia all'Istituto di studi ...
Leggi Tutto
FOSSATI, Giorgio Domenico
Lorenzo Finocchi Ghersi
Figlio di Pier Angelo, architetto, e di Maria Domenica Rippa Ferro, nacque a Morcote in Canton Ticino il 31 luglio 1705. Già nel 1716, chiamatovi dal [...] 1765-66 curò l'edizione di vari libretti d'opera, fra i quali quello della Didone abbandonata di P. Metastasio, con musiche di B. Galuppi, rappresentata durante il carnevale del 1765 nel teatro di S. Beneto. Fra gli incarichi architettonici dei suoi ...
Leggi Tutto
DELISI, Domenico
Gioacchino Barbera
Figlio dello scultore Benedetto e di Giuseppa Cattarinich, nacque a Palermo il 6 ottobre 1870. Orfano a cinque anni, fu educato severamente sotto la tutela di monsignor [...] di Palermo, che gli permise tra l'altro di insegnare per molti decenni disegno nelle scuole medie. Schivo e appartato, amante della musica, il D. visse e lavorò sempre a Palermo, nel suo studio di via Cavour, dove si formarono, fra i tanti allievi ...
Leggi Tutto
Aggettivo con cui negli USA degli anni 1950 fu indicato un movimento giovanile (beat generation) contraddistinto da un forte spirito di ribellione e di rifiuto verso i valori tradizionali della società [...] J. Kerouac, A. Ginsberg e W. Burroughs. Il movimento è analogo a quello inglese degli Angry young men.
Con l’espressione musica b. si indica un fenomeno tipicamente britannico, che prese forma tra il 1962 e il 1967 e si caratterizzò anzitutto per la ...
Leggi Tutto
Virtuale, estetica del
Daniela Angelucci
Il termine
L'aggettivo virtuale, dal latino medievale della scolastica virtualis, derivato a sua volta da virtus, ovvero facoltà, potenza, si presenta generalmente [...] , in modo differente, tutte le forme d'arte - basti pensare agli effetti del digitale sul cinema (v. digitale, cinema), sulla musica, o, per es., alle questioni che pone alla letteratura la creazione degli ipertesti nel Web, con la loro modalità di ...
Leggi Tutto
DE FILIPPIS DELFICO, Melchiorre
Chiara Garzya Romano
Nacque a Teramo il 28 marzo 1825 (Aurini, 1952, p. 299) da Gregorio, conte di Longano, e da Marina Delfico, figlia unica di Orazio, un nipote del [...] altre attestazioni del rapporto epistolare tra i due (ibid.; Scarselli, 1955).
Il D. morì a Portici nel 1895.
Dopo aver studiato musica il D. a vent'anni, nell'estate del 1845, poté allestire la prima opera al teatro Nuovo di Napoli, Il carceriere ...
Leggi Tutto
Pittore francese di origine russa (Buguruslan 1888 - Parigi 1975). Fra il 1910 e il 1912 studiò a Mosca, ove fu in contatto con N. Gončarova e M. Larionov. Subito dopo a Parigi frequentò l'Académie Russe [...] des Indépendants. Fu in contatto con i gruppi dadaisti di Barcellona e di Parigi; si avvicinò, poi, al purismo di A. Ozenfant. I dipinti della maturità, per lo più monocromi astratti, sono incentrati sullo studio dei rapporti fra musica e pittura. ...
Leggi Tutto
Storico, filologo, storico dell'arte italiano (Reggio nell'Emilia 1867 - ivi 1928). Compì vasti studî negli archivî di Modena, di Bologna, di Milano, cercando di ricostruire le biografie degli artisti [...] volumi su La corte di Ludovico il Moro (La vita privata e l'arte a Milano nella seconda metà del Quattrocento, 1913, 2a ed. 1929; Bramante e Leonardo da Vinci, 1915; Gli artisti lombardi, 1917; Le arti industriali, la letteratura, la musica, 1922). ...
Leggi Tutto
musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che...