(ted. Siegfried o Sigfrid; ant. nord. Sigurdh) Eroe della tradizione mitica ed epica dei popoli germanici. I due gruppi di fonti letterarie in cui la sua figura è rimasta conservata, si distinguono non [...] zio del re. Nel mito di Sigfrido solo secondariamente si sono inseriti, alterandolo, ricordi storici.
Il personaggio nella musica
Sigfrido è figura centrale nella tetralogia di R. Wagner Der Ring des Nibelungen (L'anello del Nibelungo), dove appare ...
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La parte di uno scritto e, più spesso, di un’opera scenica, narrativa, o di un film, in cui sono introdotti a parlare due o più personaggi.
Letteratura
Prescindendo dalle opere sceniche, dove è nel suo [...] , Montesquieu, Voltaire), e nel 19° sec. (Operette morali di G. Leopardi, quasi tutte dialogiche), per declinare subito dopo.
Musica
Composizione vocale (per due o più voci accompagnate) del 16°-17° sec., su testo religioso o profano, in forme ...
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Travestimento burlesco di un’opera d’arte, a scopo satirico, umoristico o anche critico, consistente, nel caso di opere di poesia (meno spesso di prosa), nel contraffare i versi conservandone la cadenza, [...] p. è un tipo di messa, particolarmente diffuso nel 16° sec., che utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome (per es., la messa di Palestrina Assumpta est Maria ...
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Inglese, letterature di lingua
Valerio Massimo De Angelisi
Gran Bretagna
A cavallo tra secondo e terzo millennio la cultura letteraria britannica presenta una gamma assai ampia di soluzioni formali [...] romanzo storico d'ambientazione europea con Gardens in the dunes (1999); J. Harjo (n. 1951), poetessa muskogee influenzata dalla musica jazz (How we became human, 2002); L. Erdrich (n. 1954), scrittrice ojibwa che modula con faulkneriana sapienza i ...
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Nell'ambito degli studi umanistici la c. è fra i campi che hanno subito negli ultimi decenni le trasformazioni più radicali. Questo è avvenuto soprattutto grazie a un allargamento dei suoi confini, che [...] . D'altronde la letteratura ha sempre teso a trascendere le limitazioni della parola, descrivendo opere d'arte o brani di musica, e più in generale mirando a una dimensione visiva, sonora, o performativa.
Si parla sempre più spesso di crisi della ...
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SAMONÀ, Carmelo
Luciana Stegagno Picchio
Scrittore e ispanista, nato a Palermo il 17 marzo 1926, morto a Roma il 17 marzo 1990. Figlio dell'architetto Giuseppe S. (v. oltre), dopo la laurea in lettere [...] vivissimo, oltre a quelli ''stravaganti'' sul cinema (due acuti saggi su Buster Keaton, 1971, ristampati nel 1991) e sulla musica (una meditazione su Mozart, 1987).
L'esordio nella narrativa, a lungo rimandato, è del 1978, con il romanzo Fratelli ...
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Debenedetti, Giacomo
Paola Frandini
Saggista, critico letterario, scrittore e critico cinematografico, nato a Biella il 25 giugno 1901 e morto a Roma il 20 gennaio 1967. Una delle personalità più eminenti [...] universitaria (1958). Tra i contributi maggiori per questa rivista si segnalano: Chaplin-Charlot, Il doppiaggio in Italia, La musica e il cinematografo (poi raccolti da L. Miccichè nel volume Al cinema, 1983, antologia degli scritti sul cinema di ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo II
Luigi Baldacci
Giuliano Innamorati
Le nostre pagine altro carattere non vogliono avere che quello di giustificare l'impianto di questo secondo tomo, esercitando [...] tutta la sua attività politica e parlamentare non fu che un modestissimo pedissequo di Cavour: se ne dovrebbe concludere che la sua musica ebbe carattere borghese-moderato!
Certo i rapporti tra il Giusti e il Capponi, e cosi più tardi col Manzoni, il ...
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CICOGNINI, Giacinto Andrea
Magda Vigilante
Nacque a Firenze il 13 nov. 1606 da Iacopo, poeta e autore drammatico, e da Isabella Berti.
Il C. - la cui educazione, secondo una leggenda, sarebbe stata [...] 133; G. Macchia, Vita avventure e morte di don Giovanni, Bari 1966, pp. XIV-XV, XX, 7, 75, 81, 102. Sul teatro per musica dei C. cfr. A. Bonaventura, Di un dramma musicale rappresentato a Firenze nel 1646, in Rivista fiorentina, I(1908), pp. 28-34; V ...
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Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] di lavoro (per poi eventualmente tradursi in ungherese) anche per le sue opere narrative e poetiche. Attratto inizialmente dalla musica (fu compagno di stanza in collegio del futuro compositore Z. Kodaly, uno dei primi etno-musicologi, e scrisse poi ...
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musica
mùṡica s. f. [dal lat. musĭca, gr. μουσική, femm. sostantivato dell’agg. μουσικός «musicale» (sottint. τέχνη «arte»)]. – 1. a. L’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturate di suoni semplici o complessi, che...