(sp. Sevilla) Città della Spagna sud-occidentale (699.759 ab. nel 2008; 1.500.000 ab. considerando l’intera agglomerazione urbana); capoluogo della comunità autonoma dell’Andalusia. È situata sulla sinistra [...] la sede della Red eléctrica de España sull’isola della Cartuja (M. Bayón, 1991-92).
Regno di S. Uno degli Stati musulmani della Spagna, indipendente dal califfato di Cordova nel 1023 e durato fino al 1091.
Trattato di S. Concluso il 9 novembre 1729 ...
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(o Sassanidi) Dinastia iranica che regnò nella Persia dalla caduta del regno partico degli Arsacidi (224 d.C.) alla conquista araba (640 ca.). Al primo sovrano, Ardashīr, nipote dell’eponimo Sāsān, successero [...] , sanscrito e siriaco, e diede al paese una salda struttura amministrativa e sociale, che sopravvisse in età musulmana, insieme ad altri elementi della cultura sasanide.
La documentazione archeologica conferma la dinastia dei S. come la legittima ...
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Prithviraj III Chauhan
Sovrano rajput indiano (sec. 12°). Regnò (1169-92) su gran parte degli odd. Haryana e Rajasthan dalle due capitali di Ajayameru (od. Ajmer) e Dhillika (od. Nuova Delhi). Valente [...] indiano come simbolo del grande guerriero pronto al sacrificio per la libertà della patria. A ciò si aggiunse, nel secolo successivo, l’esaltazione dello spirito guerriero di un induismo pronto a prendere le armi per respingere la minaccia musulmana. ...
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Stato del Vicino Oriente; confina a E con l’Iran, a N con la Turchia, a O con la Siria e la Giordania, a S con l’Arabia Saudita e il Kuwait e, per un breve tratto, si affaccia al Golfo Persico.
Il nome, [...] portò al trono califfale gli Abbasidi fece dell’I. il centro dell’impero e la fondazione di Baghdad dette alla civiltà musulmana classica la sua capitale. Il 9° e 10° sec. sono l’età aurea dell’I. abbaside; l’istituzione califfale, continuata sino ...
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(arabo Dimishq o Dimashq) Città capitale della Siria (2.319.545 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana), situata a 688 m s.l.m. al piede orientale dell’Antilibano, sul fiume Barada, [...] ’avvento degli Abbasidi decadde a centro provinciale. Disintegratosi l’impero califfale, passò di mano in mano tra varie dinastie musulmane finché nel 1174 andò sotto il dominio del sultano ayyubita d’Egitto, Saladino. Agli Ayyubiti, che rimasero a D ...
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Nel mondo romano (dal 4° sec. in poi), contrapposto a cristiano, colui che si manteneva fedele alle credenze politeistiche e pratiche cultuali tradizionali. Il termine viene perlopiù connesso alla voce [...] cristianesimo, sia in senso più lato per indicare qualsiasi religione diversa dalla ebraica e dalla cristiana, ivi compresa la musulmana. Nel campo degli studi di storia delle religioni il termine ha solo significato storico ed è usato solo nel suo ...
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(App. IV, I, p. 226)
La Repubblica del Popolo di B.D. è una creazione politica, poiché i suoi confini non concludono uno spazio fisicamente o culturalmente unitario. Comunque la massima parte del territorio [...] mondo, di pari (o maggiore) ampiezza, ha una densità demografica tanto elevata. L'87ı dei Bengalesi professa la religione musulmana; gli altri sono quasi tutti induisti. La popolazione è in forte aumento. Nel 1987 l'indice di natalità risultava del ...
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ALTAVILLA, Guglielmo d', detto Braccio di Ferro
Raoul Manselli
Figlio di Tancredi d'Altavilla e della sua prima moglie Munella, giunse nell'Italia meridionale verso il 1037 con Normanni affluìti per [...] dirette di Guaimaro, che lo mandò, agli ordini di Arduino, col contingente bizantino che doveva nioccupare la Sicilia musulmana. L'A. rimase così in Sicilia tra il settembre 1038 e il 1040, distinguendosi specialmente nella vittoriosa battaglia ...
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Shahi
Dinastia di fede sciita che governò sul sultanato di Golkonda, nell’India centrale, dal 1512 al 1687. Il suo fondatore fu l’ex governatore bahmanide Qutb ul-Mulk, che dopo la disgregazione del [...] Gli S. furono dei mecenati delle arti e della cultura persiana; favorirono a corte l’emergere di una cultura sincretica indo-musulmana, appoggiando lo sviluppo della letteratura degli idiomi locali come telugu e dakhni, nonché della letteratura urdu. ...
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Sana’a (San‛ā’) Città dell’Arabia meridionale (2.779.317 ab. nell'aggl. urb. nel 2017), capitale dello Yemen. È situata a 2350 m s.l.m., su un altopiano, a E del rilievo che orla la sezione sud-occidentale [...] grande moschea nell’antico nucleo arabo. S. è uno dei più importanti centri culturali arabi, sede di una università musulmana e di altri istituti d’istruzione, e il principale scalo portuale del paese. Le poche industrie hanno carattere artigianale ...
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odio online
loc. s.le m. In internet e nei siti di relazione sociale, espressione di odio e di sentimenti razzisti, tramite discorsi, slogan, insulti rivolti contro singoli, specialmente se personaggi pubblici noti, o intere fasce di popolazione...
almohade
‹almoàde› (o almoade; anche almohàdico o almoàdico, pl. m. -ci) agg. – Relativo alla dinastia musulmana berbera degli Almo(h)adi che nella seconda metà del sec. 12° e nella prima del 13° dominò l’Africa settentrionale e la Spagna...