QIBLAH
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo arabo che propriamente significa il tratto d'orizzonte che sta di fronte a un osservatore, ma che nel linguaggio tecnico dei musulmani designa la direzione della [...] Ka‛bah, ossia del gran tempio della Mecca, verso cui è d'obbligo rivolgere la faccia durante la preghiera rituale, sotto pena d'invalidità della preghiera stessa. Nelle moschee tale direzione è indicata ...
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MISILMERI (A. T., 27-28-29)
Vincenzo Epifanio
Città della provincia di Palermo, da cui dista 15 km. La congettura che ivi esistesse un casale di musulmani è in relazione col nome, che si ritiene appunto [...] d'origine araba. Comunque tal nome è certamente anteriore al paese e si presenta in varie forme dal sec. XII al XVI. Il castello maestoso e pittoresco, che ancora vi si ammira, sorse nel sec. XIV. Misilmeri ...
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Giurista musulmano (n. Medina tra il 709 e il 716 - m. ivi 795), fondatore di una delle quattro scuole giuridiche, appunto quella malikita, tuttora vigente fra i musulmani sunniti. M. espose la sua dottrina [...] nel Kitāb al-Muwaṭṭa᾿ ("La via spianata"), una raccolta di circa 300 ḥadīth, con lo scopo di codificare la legge, il diritto e le pratiche religiose secondo il consenso della comunità (igmā῾) e la tradizione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Massimo Pontesilli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Cinquecento la presenza europea in Asia costituisce una novità significativa [...] nell’attuale Orissa, sulla costa orientale – fondato nel 1434 e giunto alla sua massima estensione nel XV secolo, soccombe ai conquistatori musulmani.
La Cina Ming
Per tutto il XVI secolo e circa la prima metà del successivo, la Cina è retta dalla ...
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autovittimizzazione
(auto-vittimizzazione), s. f. Vittimizzazione di sé stessi.
• [Jacques] Sémelin mette in parallelo il genocidio nazifascista degli ebrei, quello dei tutsi nel Rwanda, quello dei musulmani [...] nella ex Jugoslavia. Un parallelismo pignolo in cui anche l’autopsia dell’orrore di una vicenda riesce a dire qualcosa dell’altra, senza riduzionismi faciloni d’una cultura che si smacchia la coscienza ...
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taqiyya Nella religione islamica, la dissimulazione della fede, ammessa in caso di grave pericolo dalla legge sacra. La maggiore applicazione di questo concetto ha luogo da parte dei musulmani sciiti [...] anche nei riguardi della maggioranza sunnita ...
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Il suo nome completo è Muḥammad ibn Muḥammad ibn Yaḥyà ihn Ismā‛īl. Uno dei più ragguardevoli matematici musulmani, nato a Būzagiān nel Qùhistān (provincia della Persia di NE., ad occidente del fiume di [...] Herāt; la località è ora chiamata Sheikh Giām) il 1° ramaḍān 328 ègira (10 giugno 940 d. C.). Fatti i primi studî matematici in patria, nel 348 èg. (959 d. C.) si trasferì a Baghdād, ove dimorò sino alla ...
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Durante la guerra del 1992-95, Srebrenica, cittadina situata nella Bosnia orientale, era un’enclave sotto il controllo dell’esercito bosniaco attorniata da città serbe, che ospitava migliaia di musulmani [...] Corte ha affermato che il massacro di Srebrenica è configurabile come genocidio, riconoscendo l’intenzione di annientare i Bosniaci musulmani da parte dell’esercito dell’allora Repubblica Serba, ma ha ritenuto la Serbia non responsabile del medesimo. ...
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n Epiteto onorifico con cui è noto il fondatore della dinastia ayyubita di Egitto e Siria Yūsuf ibn Ayyūb (Takrīt, Mesopotamia, 1138 - Damasco 1193), conosciuto tra i musulmani anche come al-Malik an-Nāṣir. [...] di soccorrere. La pace (1192) lasciò però il sultano padrone di quasi tutta la Palestina, e nella sostanza riconobbe la conquista musulmana e la distruzione del Regno di Gerusalemme. Morendo l'anno dopo, Ṣ. ad-D. divise tra il fratello al-῾Ādil e ...
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Filosofo e mistico musulmano di Spagna (Murcia 1217 - Mecca 1270), noto in Occidente per le risposte alle questioni filosofiche e teologiche proposte dall'imperatore Federico II ai dotti musulmani del [...] suo tempo, e alle quali, trovandosi I. S. a Ceuta (1240), gli fu ordinato di rispondere dal sultano almohade ar-Rashīd: la risposta polemica, a noi giunta, è nello spirito e nello stile della scolastica musulmana. ...
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infedele
infedéle agg. e s. m. e f. [dal lat. infidelis, comp. di in-2 e fidelis «fedele»]. – 1. agg. Di persona che, per debolezza, per volubilità o per più consapevoli motivi, non osserva la fede dovuta, che abusa della fiducia da altri...
imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Presso i musulmani sciiti, il titolo...