Regno fondato (1526) in India da Babur (discendente di Tamerlano) che conquistò vaste regioni dell'India nordoccidentale. Sotto Akbar e i suoi successori l'I.M. si estese a tutta l'India settentr. per [...] sotto Aurangzeb (1658-1707). Esso era fondato su strutture di tipo feudale, controllate dal governo centrale; i sovrani musulmani adottarono una politica di tolleranza religiosa nei confronti dell'induismo e delle altre religioni del subcontinente. L ...
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Città della Spagna (130.549 ab. nel 2008), nella prov. di Malaga (48 km a SO). Esportazione di frutta e sughero; giacimenti di ferro e piombo. È uno dei più noti centri turistici balneari della Costa del [...] Sol.
Corrisponde probabilmente all’antica Salduba. Preesistente alla conquista romana, fu centro importante anche in epoca imperiale; venne tolta ai musulmani dai re cattolici verso il 1488. ...
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Figlio (Siviglia 1285 - Jaén 1312) di Sancio IV, successe al padre nel 1295, ma fu proclamato maggiorenne solo nel 1303, dopo un periodo di lotte e torbidi interni e di contrasti con il Portogallo e l'Aragona. [...] Dovette cedere una parte del regno di Murcia al re d'Aragona, con il quale poi si alleò contro i Musulmani, conquistando Gibilterra (1310). ...
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INDIANA, UNIONE
Paolo DAFFINA
Giovanni MAGNIFICO
Maurizio TADDEI
. Ordinamento. - La costituzione promulgata il 26 gennaio 1950 ha fatto del Dominion dell'India (v. XIX, p. 1; App. I, p. 724; II, [...] residuo di poligamia. Quanto alle confessioni religiose il censimento del 1951 fornisce i seguenti dati: induisti 303,2 milioni (84,99%); musulmani 35,4 milioni (9,93%); cristiani (di tutte le denominazioni), 8,2 milioni (2,30%); sikh 6,2 milioni (1 ...
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DELLA TORRE, Pagano
Giuliana L. Fantoni
Figlio di Martino, conte di Valsassina, nacque in luogo e data a noi sconosciuti (la nascita è collocabile nella prima metà del sec. XII). Il padre, a causa dell'alta [...] statura e della forza erculea, si era guadagnato il soprannome di Gigante; venne ucciso dai Musulmani durante la seconda crociata (1147) alla quale aveva preso parte al seguito dell'imperatore Corrado III e di Luigi VII re di Francia. Il D. ebbe vari ...
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saqaliba
Denominazione araba, derivante dall’etnico «slavi» probabilmente attraverso il greco, degli schiavi provenienti dall’Europa orientale, e in seguito da altre regioni europee, fra i secc. 9° e [...] ad azioni militari e di pirateria o con il commercio di schiavi (➔ ). I s. furono usati per lo più come soldati negli eserciti musulmani, soprattutto in quelli califfali andaluso e fatimide, arrivando in molti casi a occuparvi altissime cariche. ...
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Stratego d'Oriente (n. Germanicea in Commagene 675 circa - m. 741), detto Isaurico da Teofane, da altri scrittori ritenuto siriaco, fu acclamato imperatore (717) in sostituzione di Teodosio III. Con la [...] passati in Europa, avevano attaccato Costantinopoli per mare e per terra, L. fiaccò definitivamente lo slancio aggressivo dei musulmani. Riportando la guerra in Asia, respinse gli Arabi sino all'Eufrate, sconfiggendoli in pieno ad Akroinòs (740). In ...
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Figlio (n. 1099 - m. 1149) di Guglielmo IX duca di Aquitania, sposò (1136) Costanza, figlia ed erede di Boemondo II principe di Antiochia, e ottenne così il principato, superando l'opposizione dell'ambiziosa [...] , Baldovino II. Durante il suo regno fu costretto più volte a lottare contro i Bizantini e contro i musulmani per difendere l'autonomia del proprio stato. Nel 1137, attaccato dall'imperatore bizantino Giovanni II Comneno, dovette riconoscersi ...
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Figlio (m. 1134) di Sancho Ramírez, regnò dal 1104, succedendo al fratello Pietro I; sposò nel 1109 Urraca, figlia di Alfonso VI di Castiglia ed erede del trono, già vedova di altro marito, ma i dissapori [...] , e le lotte che ne seguirono, gli fecero abbandonare ogni pretesa alla Castiglia, anche a causa delle ostilità con i Musulmani. Assediò e prese Saragozza (1118), vinse a Cutanda (1120), fece una trionfale scorreria attraverso i regni di Valenza e ...
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re‛āyā Nell’Impero ottomano, sino ai primi del 17° sec., i ‘sudditi’ che erano soggetti al pagamento delle imposte ed erano esclusi dalle cariche pubbliche. Successivamente nella pubblicistica europea [...] sui Turchi furono denominati r. i contadini cristiani in condizione di soggezione; a partire dal 18° sec. sino alle riforme del 1839 (quando il termine fu abolito), tutti i sudditi non musulmani. ...
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infedele
infedéle agg. e s. m. e f. [dal lat. infidelis, comp. di in-2 e fidelis «fedele»]. – 1. agg. Di persona che, per debolezza, per volubilità o per più consapevoli motivi, non osserva la fede dovuta, che abusa della fiducia da altri...
imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Presso i musulmani sciiti, il titolo...