Stato insulare dell’Oceano Indiano, situato a SE della Penisola Indiana, da cui è separato dallo Stretto di Palk. Già possedimento britannico con il nome di Ceylon, dal 1948 indipendente nell’ambito del [...] di profughi dirette principalmente verso l’India. Numericamente di poco inferiori ai Tamil sono i Mori (8% della popolazione), musulmani, in gran parte discendenti da schiavi neri e in piccola parte da antichi navigatori arabi.
Il tasso d’incremento ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] 1.200.000 Greci dell’Asia Minore furono accolti entro le frontiere greche, mentre 600.000 fra Turchi e Bulgari musulmani lasciarono il paese. Questa vicenda diede l’avvio in Macedonia e in Tracia, dove furono prevalentemente sistemati i profughi, ad ...
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Organizzazione islamica di stampo jihadista, attiva soprattutto tra l'Iraq e la Siria, precedentemente noto come Isis (Stato islamico dell'Iraq e della Siria) o Isil (Stato islamico dell'Iraq e del Levante). [...] città di Mosul, e in Siria, con lo scopo di estendere la propria autorità su tutte le terre abitate da musulmani. Considerato un'organizzazione terroristica dall'Onu e da diversi Stati, dal 2017 lo Stato islamico ha progressivamente perso i territori ...
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Città e porto della costa del Marocco settentrionale (19 km2, 76.603. ab. nel 2007), sulla penisoletta che chiude a S l’imbocco orientale dello Stretto di Gibilterra. Con Melilla (➔) e le piccole isole [...] castello e all’abitato il nome di Sabta. Per la posizione di fronte alla penisola iberica fu a lungo disputata tra gli Stati musulmani di Marocco e Spagna, finché se ne impossessarono i Portoghesi nel 1415 e gli Spagnoli nel 1580. Dal 1694 al 1727 fu ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] al-῾Arabī, al-shaykh al-akbar ('il supremo maestro', m. 1240), probabilmente il più noto e il maggiore dei mistici musulmani di tutti i tempi, culmine di una tradizione specificamente andalusa che avrebbe contato, in una stessa epoca, Abū Madyan, al ...
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Nasser, Gamal Abdel
Politico egiziano (Alessandria d’Egitto 1918-Il Cairo 1970), presidente della Repubblica egiziana dal 1954 al 1970. Primogenito di un modesto funzionario postale, originario di un [...] re e contro il partito Wafd al potere; i Liberi ufficiali ne furono il principale esponente, insieme al movimento dei Fratelli musulmani. All’inizio del 1952, scontri con le forze britanniche di stanza sul Canale di Suez provocarono gravi disordini e ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] al fiume Duero e la capitale trasportata a León (dal 918 Regno di León). La vittoria di Ramiro II (931-51) sui musulmani a Simancas (939) ebbe risonanza europea. Nel periodo seguente, però, il conte di Castiglia si rese indipendente dal re di León e ...
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(it. Brussa) Città della Turchia nord-occidentale (1.431.172 ab. nel 2007), capoluogo della provincia omonima. È posta ai piedi del Monte Olimpo di Bitinia, in una regione agricola di cui è attivo centro [...] ), restò la città più venerata dai Turchi.
La città conserva avanzi di mura bizantine ma è notevole specialmente per i monumenti musulmani: Moschea Verde (1420), presso cui si trovano le tombe di Maometto I e di altri 11 sovrani, alcune delle quali ...
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GUINEA
Guido Barbina
Giampaolo Calchi Novati
(App. III, I, p. 801; IV, II, p. 124)
Con la fine dell'esperienza marxista (1984), la G. ha modificato sensibilmente la sua strategia economica, restituendo [...] etnica si presenta articolata: prevalgono i Fulbe (40%), i Malinké (25%), i Sussu (11%) e i Kissi (8%). I musulmani sono più diffusi degli animisti (rispettivamente 68% e 30%).
L'agricoltura rimane ancora la principale fonte d'impiego. La popolazione ...
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(XIV, p. 220; africa orientale italiana, App. I, p. 62; eritrea, App. II, I, p. 868; III, I, p. 567)
Regione dell'Africa orientale, già parte dell'Etiopia. Nel maggio 1991 il movimento indipendentista [...] , andò incontro a complesse vicende di ripetuti contrasti interni e scissioni, a causa anche della sua composizione con elementi musulmani (anzitutto) e cristiani, e della provenienza di essi da varie regioni dell'E. (altopiano e bassopiano). La sua ...
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infedele
infedéle agg. e s. m. e f. [dal lat. infidelis, comp. di in-2 e fidelis «fedele»]. – 1. agg. Di persona che, per debolezza, per volubilità o per più consapevoli motivi, non osserva la fede dovuta, che abusa della fiducia da altri...
imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Presso i musulmani sciiti, il titolo...