(VIII, p. 281; App. II, I, p. 477)
È la più popolosa città dell'Africa e di tutto il mondo islamico, capoluogo del governatorato omonimo (214 km2): nel 1986 la sola città raggiungeva i 6.053.000 ab., mentre il Grande C. si aggirava intorno ai 13.300.000, pari a circa il 28% della popolazione egiziana.
La vasta agglomerazione del Grande C. non s'identifica con una sola unità amministrativa; essa, infatti, ...
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(IX, p. 561)
Premessa storica alla deduzione della colonia latina di C. nel 273 a.C. fu la sconfitta delle forze alleate di Volsinii e di Vulci ad opera del console Ti. Coruncanio nel 280. In seguito i Romani costrinsero i Vulcenti a cedere buona parte del loro territorio, compresa la fascia litoranea, sulla quale si estese l'ager Cosanus (superficie 550 km2). Il nome della città derivò forse da un ...
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Architetto inglese, nato a Southend-on-Sea (Essex) il 22 ottobre 1936, fondatore ed esponente più rappresentativo del gruppo Archigram (v. App. V). Si è formato presso il dipartimento di Architettura del Bournemouth College of Art e poi a Londra alla Architectural Association, dove si è laureato nel 1960. Le sue idee e i suoi progetti hanno fortemente influenzato una larga parte del panorama architettonico ...
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Spesso erroneamente collegate ai cosiddetti disabili, le b. a. sono viste come ostacoli fisici e ambientali, ed evocano quindi stati e situazioni di svantaggio, che generalmente vengono fatti coincidere con le persone su sedia a ruote, le quali hanno assunto nell'immaginario collettivo, loro malgrado, il ruolo di metafora del disabile. Ne è conseguita una non corretta applicazione della pur importante ...
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Dall'ottobre 1937 al gennaio 1938, una missione italiana, diretta da G. Jacopi, ha fatto scavi nella zona, dove già i Francesi avevano condotto alcune campagne saltuarie di scavi dal 1904 al 1913, mettendo in luce un edificio termale. Gli scavi italiani hanno rivelato una piazza misurante m. 210 × 70, circondata su tre lati da un portico ionico con epistilio, fregio, cornice in marmo locale; il fregio ...
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Il nome della località è diventato noto dopo il ritrovamento del gruppo bronzeo di quattro figure dorate, venuto alla luce fortuitamente nel giugno 1946 in una fossa di deposito antica in località Santa Lucia di Calamello della frazione C. del comune marchigiano di Pergola in provincia di Pesaro e Urbino (da distinguere dall'omonimo comune nella valle del Metauro).
Il gruppo fu restaurato in varie ...
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Pittore, nato a Blainville, in Normandia, il 28 luglio 1887 e morto a Neuilly (Parigi) il 2 ottobre 1968. Artista tra i più significativi ed enigmatici di questo secolo, D., fratello minore del pittore J. Villon e dello scultore R. Duchamp-Villon, iniziò la sua carriera artistica a Parigi dipingendo giovanissimo opere che risentono prima dell'impressionismo, poi della pittura fauve. Attratto dal cubismo, ...
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Divinità maschile mesopotamica, di origine sumerica, che si trova associata con la dea Ishtar (v.). Dal mondo orientale è passata a quello classico con il nome di Adone (v.). Il suo nome appare originariamente nella forma Dumuzi (T. è la forma babilonese), interpretata comunemente, ma sembra a torto (secondo A. Falkenstein) come abbreviazione di Dumu-zi-abzu ("figlio legittimo dell'abisso", cioè di ...
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Nacque a La Spezia il 14 luglio 1938 da Michele e da Elvira Masini. Studiò musica elettronica con P. Grossi al conservatorio L. Cherubini di Firenze, dove si trasferì definitivamente nel 1956, quando sposò Silvio Vasta, da cui ebbe un figlio, Michelangelo.
Dopo aver lavorato in uno studio di radiologia, dagli inizi degli anni Sessanta, si dedicò all'insegnamento nelle scuole elementari. Con l'amico ...
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Nato a Rovereto (Trento) il 23 maggio 1896 da Giovanni e Paola Rufinasca, a sei anni rimase orfano di padre. Dopo aver studiato alla scuola reale superiore, nel 1915 si trasferì a Firenze, dove frequentò l'Accademia di Belle Arti, seguendo il corso di figura tenuto da A. Calosci e quello di bianco e nero tenuto da E. Mazzoni-Zarini. Da quest'ultimo, notissimo acquafortista, il C., che all'incisione ...
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eco-centrale
s. f. Centrale per la produzione di energia le cui emissioni risultano poco inquinanti per l’ambiente. ◆ Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall’emissione di ceneri, polveri...
megawatt
‹-vàt› s. m. [comp. di mega- e watt]. – Unità di misura della potenza, pari a 106 watt, usata soprattutto per misurare la potenza prodotta, su grande scala, utilizzando le diverse fonti di energia; simbolo: MW.