Scrittore giapponese, nato a Tokyo il 7 marzo 1924, morto ivi il 22 gennaio 1993. L'esperienza dell'adolescenza trascorsa a Mukden (Shenyang) in Manciuria, dove visse anche i difficili momenti della sconfitta e della resa del Giappone al termine della Seconda guerra mondiale, ebbe un ruolo determinante nella formazione intellettuale di A. e fu alla base della sua consapevolezza di non possedere radici ...
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Poeta rumeno, nato a Rusavat (distretto Buzan) il 24 maggio 1923, morto a Losanna il 24 maggio 1985. Laureatosi in lettere all'università di Bucarest, esordisce nel 1940 pubblicando alcune liriche nel periodico Curentul literar ("Corrente letteraria"). La prima raccolta di poesie, Panopticum (1943), è giudicata troppo contestatrice dalle autorità del regime dittatoriale pro-nazista, che ne impediscono ...
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Linguista, nato a Perugia il 26 novembre 1922, professore di Storia della lingua italiana nell'università di Roma "La Sapienza" dal 1962 (nel 1968 e nel 1971-72 nell'università di California, Berkeley); socio dell'Accademia della Crusca (dal 1973) e dell'Accademia dei Lincei (corrispondente dal 1984; nazionale dal 1990); presidente (dal 1972) della Società Internazionale di studi francescani; condirettore ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e per gli inizi dell’insegnamento sulla cattedra di matematica dello Studio (1588-1592). ll padre Vincenzo, raffinato musicista e musicologo, aveva studiato a Venezia e aveva viaggiato a lungo, in Italia ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio di una parola in un significato detto figurato per effetto della sostituzione di un’altra parola.
Benché spesso associata alla ➔ metafora, la metonimia (la parola si pronuncia con entrambe le accentazioni: ...
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Scrittore russo, nato a Zapoljarnyj, nell'oblast´ di Murmansk, il 26 ottobre 1938, morto a Mosca l'11 maggio 1990. All'età di 17 anni si trasferì a Mosca dove si iscrisse alla facoltà di Lettere dell'università statale. Espulso dopo breve tempo per inadempienza agli obblighi militari, E. svolse lavori saltuari in diverse città della Russia e delle repubbliche sovietiche, come muratore, fuochista, guardiano, ...
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Scrittrice statunitense, nata a Cornwall-on-Hudson (New York) il 12 giugno 1892, morta a New York il 18 giugno 1982. Studia arte a New York ed esordisce giovanissima come giornalista. La sua prima opera, The book of repulsive women (1915), raccoglie otto ''ritmi'' e cinque disegni; si tratta per lo più di caustiche filastrocche sull'umanità degradata del Greenwich Village. Suoi racconti di grande incisività ...
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È, nelle letterature classiche, una forma di novellistica sacra, e perciò un succedaneo, o, se si vuole, un precedente pagano, dell'agiografia cristiana. Il termine "aretalogo", estraneo al greco classico, risale all'età ellenistica, dove compare nelle iscrizioni, mentre ricorre un paio di volte nella letteratura romana. La interpretazione di aretalŏgus come filosofo buffone, accolta per molto tempo ...
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Letterato, nato a Forlì il 15 febbraio 1926, morto a Bologna il 24 agosto 1997. Ottenuta la libera docenza nel 1969, dopo molti anni di insegnamento universitario, divenne nel 1981 professore ordinario di lingua e letteratura italiana all'università di Bologna, prima nel corso di laurea in lingue della facoltà di Lettere, e nel 1983 al DAMS. Ricevette numerosi premi letterari, ma si ritenne sempre ...
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Scrittore martinicano di lingua francese, nato a Fort-de-France il 3 dicembre 1953. Le sue opere saggistiche intendono individuare le caratteristiche precipue della cultura antillana, vista come intrinsecamente creola e quindi caratterizzata dall'incontro di tradizioni diverse che, venendo a contatto, hanno dato vita a una lingua e a una cultura totalmente nuove. Questo è il tema di Éloge de la créolité ...
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eco-centrale
s. f. Centrale per la produzione di energia le cui emissioni risultano poco inquinanti per l’ambiente. ◆ Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall’emissione di ceneri, polveri...
megawatt
‹-vàt› s. m. [comp. di mega- e watt]. – Unità di misura della potenza, pari a 106 watt, usata soprattutto per misurare la potenza prodotta, su grande scala, utilizzando le diverse fonti di energia; simbolo: MW.