Scrittore irlandese, nato a Foxrock, sobborgo di Dublino, il 13 aprile 1906, da un'agiata famiglia borghese che nell'Irlanda cattolica era di tradizione protestante e perciò rigorosamente puritana. Nel 1927 si laureò nel Trinity college di Dublino e l'anno seguente si trasferì a Parigi come insegnante d'inglese all'École normale supérieure, dove rimase fino al ritorno in Irlanda nel 1931. In quei tre ...
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Scrittore russo, nato a Ovsjanka (Krasnojarsk) il 1° maggio 1924. Perduti i genitori in tenera età, A. conosce l'orfanotrofio e la guerra (è anche ferito gravemente): tragiche esperienze, queste, il cui ricordo ritorna a più riprese nella sua prosa quale termine di paragone per situazioni di particolare tensione morale, in contrasto con la mollezza corruttrice dei costumi contemporanei (Vojna i sudby, ...
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Negli ultimi decennî si sono recuperate alcune fonti epigrafico-archeologiche relative al poeta, e alcuni frustuli della sua poesia. È confermato il dato tradizionale della cronologia dalla scoperta, a Taso, dell'iscrizione funeraria (fine 7° secolo) di Glauco figlio di Leptine, amico di A. e condottiero dei Parî. Si è altresì ritrovato in Paro un capitello ionico (fine 5°-inizi 6° secolo) con inciso ...
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Scrittore russo, nato a Kazan' il 20 agosto 1932. Figlio di Evgenija Ginzburg (1906-1977, autrice di Krutoj maršrut [trad. it. Viaggio nella vertigine, 1979]) e di un dirigente comunista, arrestati entrambi nel 1937, A. vive in un orfanotrofio per figli di detenuti politici, poi con parenti paterni, e infine, ottenuto il permesso di ricongiungersi con la madre al confino, a Magadan (1948-50). Iscrittosi ...
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Scrittore russo, nato a Leningrado il 27 maggio 1937. Figlio di un architetto, laureato in Ingegneria (1962), B. esordisce in letteratura nel 1959 con alcuni racconti apparsi su rivista. La sua prima raccolta, Bol'šoi šar (1963, "La grande sfera"), accolta molto favorevolmente dalla critica, lo colloca nell'ambito di quella scuola ''leningradese'' che con il disgelo scopriva la prosa psicologica e, ...
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A Francesco d’Assisi (1181 o 1182 - 1226), fondatore dell’Ordine dei Minori, santo, e protagonista di un rinnovamento spirituale fondamentale nella storia della cristianità, le fonti attribuiscono numerosi testi, tutti in latino. In latino sono anche i due soli autografi pervenuti: la chartula pergamenacea conservata nella Basilica di Assisi, che contiene su un lato le Laudes Dei altissimi e sull’altro ...
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. Si suole intendere per "ermetismo" quella tendenza della letteratura italiana contemporanea, quella poetica e quel gusto che, ricollegandosi alle correnti irrazionali della cultura e dello spirito europei, massime francesi, dal simbolismo al surrealismo, hanno trovato nella poesia e nella critica le loro manifestazioni preminenti.
La definizione di "ermetica" fu propriamente introdotta, intorno al ...
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Nacque da un Domenico a Gragnara di Brisighella, in Val di Lamone, nel pressi di Faenza (Valgimigli); l'anno della nascita, non noto, si deve inscrivere nel primo terzo del sec. XV.
Il C. era chiamato Mancino ("magister Mateus, Mancinus nuncupatus s), appellativo che, o appartenesse alla sua famiglia o alludesse a una menomazione personale, egli stesso, con gusto umanistico, amò grecizzare in Chiromono, ...
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Nacque a Chiavenna (Sondrio) il 9 febbr. 1869, da Giuseppe e da Teresa Morelli, ambedue di famiglia artigiana, e qui trascorse l'intera giovinezza. A Chiavenna nel 1888 pubblicò con lo pseudonimo di Ovidius la sua prima raccolta di Versi, in cui è evidente l'influsso del Carducci.
Nel 1892 si laureò all'Accademia scientifico-letteraria di Milano, con una tesi su La Raccolta giuntina di rime antiche. ...
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Scrittore e uomo politico, nato a Nikšič (Kolašin) il 12 giugno 1911 da una famiglia della piccola nobiltà montenegrina. Entrato nel Partito comunista iugoslavo (1932) durante gli studi all'università di Belgrado, imprigionato per la sua attività politica (1932-35) negli anni della dittatura di Alessandro, fu poi membro del Comitato centrale (1938) e dell'Ufficio politico (1940), principale organizzatore, ...
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eco-centrale
s. f. Centrale per la produzione di energia le cui emissioni risultano poco inquinanti per l’ambiente. ◆ Secondo gli 007 dell’ambiente, la eco-centrale creava «un alto tasso di inquinamento prodotto dall’emissione di ceneri, polveri...
megawatt
‹-vàt› s. m. [comp. di mega- e watt]. – Unità di misura della potenza, pari a 106 watt, usata soprattutto per misurare la potenza prodotta, su grande scala, utilizzando le diverse fonti di energia; simbolo: MW.