(App. III, I, p. 352)
Poeta e drammaturgo martinicano. Anche dopo l'indipendenza, raggiunta dalla maggioranza dei popoli africani intorno agli anni Sessanta, C. continua a costituire il punto di riferimento [...] di espressione non soltanto la possibilità di assumere la storia, ma anche una nuova e più attuale maturità del concetto di négritude, che si impone ai protagonisti dopo l'agognata indipendenza: Et les chiens se taisaient (1956); La tragédie du Roi ...
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TEATRO
Mario Verdone
Il t. di prosa dell'ultimo ventennio ha preso caratteristiche che ne hanno modificato sensibilmente l'aspetto, determinando anche notevoli cambiamenti nella vita e nell'assetto [...] Settanta Il mostratore di A. Chedid, Il pazzo di Layla di A. Chawki, Sette contro sette di C. Khaznadar. Il t. della negritude, di cui è rappresentante anche L. Senghor, si allarga al martinicano A. Césaire (La tragedia di Re Cristoforo, 1961, e Una ...
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negritudine
negritùdine s. f. [adattam. del fr. négritude (der. di nègre «negro»), termine coniato, o per lo meno diffuso, dallo scrittore e presidente del Senegal L.-S. Senghor (1906-2001)]. – 1. L’insieme dei valori proprî della tradizione...
paleonegritico
paleonegrìtico agg. [comp. di paleo- e negro, con l’infisso -it- presente nello spagn. negritos e nel fr. négritude da cui l’ital. negritudine] (pl. m. -ci). – In antropologia, che appartiene o si riferisce alle forme culturali...